Politica

Consiglio Grande e Generale: battaglia finale sugli ordini del giorno. Passa quello della maggioranza

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 26 OTTOBRE- 4 NOVEMBRE

VENERDI’ 30 OTTOBRE-seduta del Pomeriggio

            Il Consiglio grande e generale termina il dibattito sulla relazione della commissione d’inchiesta sul caso Banca Cis approvando l’ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza e bocciando i due Odg a firma rispettivamente di Libera e Rf. La condivisione bipartisan della relazione non è bastata quindi a portare a una conclusione unitaria del dibattito.

L’odg approvato (per voto palese dell’Aula) contiene in sintesi una censura per i Segretari di Stato pro-tempore e del Segretario Simone Celli, per il Ccr di Adesso.sm ma anche dei “singoli consiglieri che, tempo per tempo, possono aver sostenuto e protetto gli interessi particolari della proprietà e della dirigenza di Banca Cis”. E dà mandato, tra l’altro,  al Presidente della Commissione d’Inchiesta di trasmettere la relazione finale e i suoi allegati alla Magistratura “affinché quanto in essi rivelato possa contribuire alla determinazione delle responsabilità penali degli atti compiuti” e  “alla Commissione Affari di Giustizia affinché quanto in essi rivelato possa contribuire ad integrare il fascicolo relativo all’azione di sindacato nei confronti del Commissario Alberto Buriani”.  Infine viene espressa “riconoscenza e solidarietà a tutti coloro che – politici, membri della Presidenza, Dirigenza, Consiglio Direttivo e della Vigilanza di Banca Centrale, dipendenti, professionisti e cittadini – in virtù del proprio tentativo di resistere alle azioni poste in atto dal gruppo Confuorti e Grandoni, sono stati coinvolti in procedimenti giudiziari, diffamati, condannati ingiustamente e scherniti, e i di cui sforzi e meriti si sono resi evidenti solo grazie alla ristabilita realtà dei fatti”.

            La presentazione dell’Ordine del giorno da parte di Pdcs, Rete, Dml e Npr nelle repliche solleva le proteste in Aula da parte dei consiglieri di minoranza. Per Rossano Fabbri, Indipendente, che ha sottoscritto invece l’Odg di Libera, il testo presentato dalla maggioranza è “parzialmente rappresentativo di quello che è successo” e invita a “circoscrivere i responsabili con nomi e cognomi”. Giuseppe Maria Morganti, Libera, propone piuttosto che l’Odg contenga le conclusioni della relazione discussa in aula e non sia invece “un documento della maggioranza”.

Dalla maggioranza, il presidente della Commissione, Gerardo Giovagnoli, Npr, ammette la sua delusione per la presentazione di tre ordini del giorno distinti e sollecita l’aula ad uno sforzo maggiore per cercare ognuno di accettare che le responsabilità siano condivise e riguardino molti anni, quando al governo ci sono stati tutti- tranne Rete e Dml- e bisogna farsene una ragione”. Infatti “sarebbe un’occasione sprecata- ammette- se tutto quanto si riconducesse alla solita bagarre tra maggioranza e opposizioni”. Non solo, anticipa una sua possibile astensione al voto:“Mi troverei in difficoltà a votare un Odg che non riscuote larga maggioranza- motiva- piuttosto da parte mia mi asterrò”.

Guerrino Zanotti, Libera,rivendica la costituzione di parte civile dell’ex congresso di Stato nel processo Titoli, la collaborazione con il nuovo corso in Bcsm per il pdl “che ha messo la parola fine alla questione Cis”. Eppure “i risultati non li vedo nel vostro Odg- manda a dire alla maggioranza- mi resta solo l’amarezza”.

Anche Nicola Renzi, Rf si dice deluso dal dibattito: “Veramente pensiamo che l’odg della maggioranza riassuma i contenuti della commissione d’inchiesta?”.  Allora “abbiamo perso tempo perché chi comanda qua dentro se ne frega della commissione- lamenta- e lo aveva scritto un anno fa quell’odg, con la censura di una parte politica, c’era già l’obiettivo scritto e preciso del killeraggio politico, di far passare la menzogna per colpire un avversario politico”. Per Andrea Zafferani,Rf, l’odg della maggioranza è “vergognoso perché ignora l’80% buono della relazione e si concentra soltanto sugli ultimi 3 anni, non c’è onesta intellettuale e ignora la responsabilità dei partiti di maggioranza nella storia”. Per Matteo Ciacci, Libera, l’odg di Pdcs, Rete, Dml e Npr rappresenta “un errore politico enorme della maggioranza”, e insieme ad Alessandro Bevitori, Libera, denuncia l’assenza di censura nei confronti di Gabriele Gatti. Matteo

Zeppa, Rete, diversamente boccia l’Odg di Repubblica futura perché “parla unicamente di Bcsm e non cita per niente Buriani. Manca completamente il riferimento di quello che la Commissione tratta”.

Con le dichiarazioni del voto degli Odg non si arriva a un avvicinamento delle tre parti. Sono così messi al voto i tre testi e, come prevedibile, viene approvato solo l’Odg della maggioranza. I lavori proseguono con la presentazione dell’assestamento di bilancio 2020 in seconda lettura e l’avvio del dibattito che però viene poco dopo interrotto, accogliendo la richiesta di poter esaminare con più tempo a disposizione gli emendamenti. La seduta viene interrotta e i lavori consiliari riprenderanno come da ordine del giorno martedì mattina.

Dichiarazioni di voto degli Odg al comma 5B

Eva guidi, Libera

E’ una grande sconfitta non essere riusciti a raggiungere un Odg unitario. Il nostro Odg riporta in modo molto puntuale e individua i protagonisti che nel tempo si sono dati il cambio dal 2006 al 2019 nella gestione del caso Cis, il quadro è preciso. Oggi l’Aula non ha trovato una posizione condivisa sulla relazione di una commissione di inchiesta condivisa, solo per moto di vendetta personale. Nell’odg di maggioranza non viene circoscritta alcuna responsabilità. E’ poco onesto, mancava poco per averci al nostro fianco, per individuare le responsabilità della relazione. E avete voluto mettere nel Ccr solo Adesso.sm, quando nei Ccr si sono alternati in tanti, si poteva trovare un’altra formulazione. I Ccr precedenti sono stati tutti perfetti? Non ci ritroviamo per questi due passaggi e per il fatto che la relazione parla chiaro nei passaggi di consiglieri che hanno preso soldi per il proprio partito in forma opaca. La questione del terreno del consigliere Bronzetti lo possiamo indicare come omaggio? Non ci ritroveremo nel vostro Odg, ci sembra ambiguo e dimostra mancanza di volontà di giungere a una narrazione condivisa. Vi invitiamo per contro di votare il nostro Odg, dove ci sono una serie di rilievi che potete trovare validi.

Rossano Fabbri, Indipendente

L’odg di maggioranza pur avendo contenuti condivisibili è frutto di compromessi politici al ribasso, non tiene conto della presa di coscienza che ha determinato la caduta del disastroso governo di Adesso.sm . L’odg di Rf si limita a dichiarazioni di intenti e a un piano di azione futuro, ma è omissivo di parti della relaizone e non tocca per nulla responsabilità evidenziate dalla relazione. L’odg che mi pare abbia rilievi più condivisibili e attinenti alle reali assuzioni di responsabilità in un dibattito come questo, per non svilire il lavoro della commissione, mi pare quello preparato -e da me sottoscritto- da Libera. Come indipendente appoggerò quell’odg.

Francesco Mussoni, Pdcs

L’odg di libera è vicino alla nostra posizione ma c’è una posizione storica, un aspetto politico.

Va riconosciuto un ruolo a Libera -C10 e Ssd – nella caduta del precedente governo, una condotta e una serie di azioni politiche sul finire di quella legislatura rilevanti. E’ chiaro che non possiamo concentrare l’attenzione di un Odg solo al segretario Celli, sarebbe improprio, ci riferiamo al congresso e al Ccr che presiedeva il sistema finanziario. Ci sembra illogico riferire il ragionamento solo a una persona. Questo non vuole dire che in termini politici condanniamo tutti i componenti del congresso e del Ccr, ma ci permettiamo di fare questa lettura collegiale, è inevitabile. Non è detto che sarà questo quello che emergerà in futoro, ma non possiamo fare diversamne in questa fase. Sosteniamo il nostro Odg che riconosce il lavoro valido della commissione, ma anche un percorso difficile politico, fatti gravi verificati sul settore finanziario nella nostra realtà che hanno evidenziato l’intreccio di persone legate al gruppo di Banca Cis che hanno influezato uno Stato, e non solo negli ultimi tre anni. Noi sosterremo il nostro Odg, non abbiamo le condizioni per sostenere l’Odg di Libera né quello di Rf.

Fernando Bindi, Rf

Il nostro Odg si è sforzato di essere per quanto possibile conseguente alle pagine della parte conclusiva della commissione di inchiesta in cui sono esposti temi e criticità, guardando in avanti perché non riteniamo che il Cgg debba sostituirsi ad altri organi che dovranno andare a vedere le responsabilità di tipo penale. D’altra parte abbiamo cercato di far capire che, per quanto riguardava noi, l’aderenza al lavoro della commissione. Nella commissione tutti abbiamo lavorato ognuno mettendo da parte la propria casacca politica, cercando di individuare un fenomeno che ha avuto origini molto più lontane e responsabilità gravi. Ma lo spirito che ci ha animato nello stendere l’odg è stato quello di guardare avanti e raccomandare atti politici o amministrativi, in modo tale che le criticità verificate possano essere superate. Il giudizio politico è già scritto nelle 200 pagine della relazione, un lavoro di equilibrio da parte di tutti i membri della commissione.Se si vuole guardare avanti, lo spirito di vendetta non è il migliore. Se si aggiunge la malafede le conseguenze per il futuro non saranno semplici .Voteremo il nostro Odg e certamente non voteremo quello della maggioranza.

Di seguito i testi degli Ordini del giorno presentati

ORDINE DEL GIORNO DELLA MAGGIORANZA (Pdcs, Rete, Dml, Npr)Approvato

IL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

Preso atto dei contenuti della Relazione della Commissione Consiliare d’inchiesta su presunte responsabilità politiche e amministrative legate alla crisi di Banca CIS – Credito Industriale Sammarinese;

premesso

che il lavoro d’indagine condotto dai membri della Commissione d’Inchiesta ha prodotto una relazione conclusiva unanime, aderente al mandato ricevuto, obiettiva ed organica nonostante la complessità anche tecnica dei fatti oggetto di analisi, della mole della documentazione acquisita e delle testimonianze escusse, che pemlette di analizzare, oltre ai fatti, anche dinamiche e logiche che hanno caratterizzato la vicenda in esame;

considerato che

condivide le risultanze, le considerazioni e le conclusioni finali espresse nella Relazione prodotta dalla Commissione d’Inchiesta;

fatti salvi i rilievi penali di pertinenza e di interesse dell’ Autorità Giudiziaria;

rilevato che

la gestione di Banca Partner prima e Banca CIS poi, si è dimostrata a dir poco oltre i limiti normativi vigenti in materia bancaria, con modalità di gestione da parte degli esponenti aziendali che dovranno essere attentamente valutate ai fini di verificare eventuali responsabilità;

da almeno dodici anni e in particolare nel periodo che va da fine 2016 al 2019, l’azione messa in atto dalla proprietà, dal Consiglio di Amministrazione e dall’Amministratore Delegato di Banca CIS, con il collegamento esterno del “gruppo Confuorti” e con la vicinanza del Commissario Alberto Buriani, facendo pressioni politiche su consiglieri e governo ha inciso sul cambio della dirigenza e della Vigilanza di Banca Centrale ed ha influito in modo significativo sugli assetti di tutto il sistema bancario e finanziario e sugli interventi messi in atto dal Governo;

tale gestione, oltre a provocare dissesto nel bilancio della stessa Banca CIS, ha paralizzato l’attività di Banca Centrale ed ha creato gravi conseguenze in tutto il sistema bancario e finanziario ed ha detenninato un aggravio dei conti pubblici pesando sull’intera collettività sammarinese;

tutto ciò premesso e considerato

IL CONSIGLIO GRANDE E GENERALE

censura il comportamento

dei Segretari di Stato pro-tempore e del Segretario Simone Celli in particolare, con il quale essi hanno protetto nel tempo il disegno messo in atto dalla proprietà e dalla dirigenza di Banca CIS in collegamento con il gruppo Confuorti, con il commissario Alberto Buriani e attraverso gli organi apicali tempo per tempo vigenti ed in particolare la dirigenza di Grais, Savorelli e Siotto in Banca Centrale;

il CCR di Adesso.sm per non essere intervenuto in tempo a contrastare il disegno suddetto, mancando di dar credito a tutte le segnalazioni motivate e circostanziate, presentate alla Reggenza ed al Consiglio;

dei singoli consiglieri che, tempo per tempo, possono aver sostenuto e protetto gli interessi particolari della proprietà e della dirigenza di Banca CIS;

dà mandato

al Presidente della Commissione d’Inchiesta di trasmettere la relazione finale e i suoi allegati alla Magistratura affinché quanto in essi rivelato possa contribuire alla determinazione delle responsabilità penali degli atti compiuti;

al Presidente della Commissione d’Inchiesta di trasmettere la relazione finale e i suoi allegati alla Commissione Affari di Giustizia affinché quanto in essi rivelato possa contribuire ad integrare il fascicolo relativo aH’azione di sindacato nei confronti del Commissario Alberto Buriani con le risultanze derivanti dalla stessa;

al Congresso di Stato di costituire l’Eccellentissima Camera come parte civile negli eventuali procedimenti penali nonché avviando azioni cautelari sul patrimonio delle persone coinvolte nei fatti illegittimi denunciati, per recuperare quanto più possibile del danno economico subito dallo Stato e dai cittadini;

al Congresso di Stato di predisporre gli eventuali interventi normativi e organizzativi per dotare ancor più il nostro sistema istituzionale di anticorpi affinché tali fenomeni non abbiano a ripetersi, dando attuazione in particolare alle raccomandazioni del GRE.CO circa i requisiti delle nomine degli organi apicali con particolare attenzione ai conflitti di interesse non solo nelle funzioni consiliari;

al Congresso di Stato di predisporre tutti gli interventi necessari per restituire a Banca Centrale piena funzionalità, autonomia e autorevolezza soprattutto riguardo alla funzione di vigilanza e controllo del sistema bancario

esprime

sentita riconoscenza e solidarietà a tutti coloro che – politici, membri della Presidenza, Dirigenza, Consiglio Direttivo e della Vigilanza di Banca Centrale, dipendenti, professionisti e cittadini – in virtù del proprio tentativo di resistere alle azioni poste in atto dal gruppo Confuorti e Grandoni, sono stati coinvolti in procedimenti giudiziari, diffamati, condannati ingiustamente e scherniti, ed i di cui sforzi e meriti si sono resi evidenti solo grazie alla ristabilita realtà dei fatti.

Ordine del giorno di LIBERA, Respinto

Il Consiglio Grande e Generale

Preso atto dei contenuti della Relazione predisposta dalla Commissione d’Inchiesta di cui si apprezza il livello di approfondimento, l’equilibrio delle conclusioni, frutto di un lavoro unitario di tutti membri che la compongono;

alla luce del contesto illustrato dalla Relazione dal quale emerge un sistema bancario e finanziario che, sviluppatosi grazie ai capisaldi degli anni ’90, e 2000 non sempre riesce ad adeguarsi agli standard di prudente gestione, trasparenza, collaborazione fiscale e antiriciclaggio imposti dal sistema internazionale e che in taluni casi mette in atto meccanismi di resistenza, soprattutto nei confronti delle istituzioni dedite alle attività di controllo, con l’appoggio di parti della politica;

considerando che lo sfondo di questo sistema bancario e finanziario in difficoltà è popolato anche da gruppi di potere che “grazie alla vicinanza con alcuni rappresentanti politici disseminati in vari schieramenti” riescono a determinare crisi di Governo quale ad esempio quello del 2008 e nascita di Governi più inclini all’appoggio dei propri interessi;

valutando inquietante l’infiltrazione di un potente gruppo di potere economico che è riuscito a collocare tutti i suoi uomini nella Banca Centrale acquisendone di fatto il potere;

ritenendo molto pesanti le considerazioni della Relazione sul contesto politico degli ultimi anni in cui, nel clima di altissima conflittualità “muro contro muro” tra minoranza e maggioranza e pertanto di totale incomunicabilità tra le parti, il Gruppo di potere di Banca CIS ha potuto agire in modo “pressochè indisturbato”

Il Consiglio Grande e Generale

esprime soddisfazione per la legge sulle risoluzioni bancarie n. 102/2019, predisposto con l’ausilio di Banca Centrale, condiviso con tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio e che, introducendo nuovi strumenti per la gestione delle crisi bancarie, ha permesso di evitare la liquidazione coatta di Banca CIS, anche con la collaborazione del sistema bancario sammarinese e di salvaguardare i risparmi dei cittadini e delle imprese;

esprime forte biasimo verso il Giudice Alberto Buriani, per i comportamenti e gli episodi evidenziati nell’ambito dei lavori della Commissione di Inchiesta e manda al Consiglio Giudiziario Plenario per quanto di competenza;

ritiene grave e censurabile quanto ben messo in luce dalla Relazione sui comportamenti dei {{ribelli grandoniani”, per avere anteposto nella loro azione politica la difesa degli interessi di un soggetto privato a discapito di quelli pubblici, condizionando il loro agire alla realizzazione di un disegno messo in atto da un gruppo di potere;

stigmatizza la condotta dell’ex Segretario di Stato Simone Celli per le azioni volte a condizionare le decisioni della Banca Centrale attraverso il suo Presidente nella direzione della vendita del Cis al gruppo Stratos;

esprime ferma condanna per gli ex vertici di Banca Centrale, Grais, Savorelli e Siotto, per aver gravemente danneggiato gli interessi dello Stato favorendo gli interessi del gruppo Grandoni fornendo sistematicamente informazioni false e fuorvianti agli organi sociali di Banca Centrale, al CCR, al Congresso di Stato e al Consiglio Grande e Generale in un quadro di ingannevole opacità e auspica che la Magistratura giunga il più presto a definire compiutamente il quadro delle responsabilità in capo all’operazione titoli e alle azioni correlate;

rileva le gravissime responsabilità politiche in capo all’Ex Segretario di Stato Gabriele Gatti, in accordo con parti della maggioranza che lo sosteneva, per aver allontanato nel 2010 il Capo della Vigilanza Stefano Caringi e indotto alle dimissioni del Direttore di BCSM Luca Papi e del Presidente di BCSM Biagio Bossone, impedendo così le ispezioni che avrebbero potuto rappresentare per tempo la reale situazione di dissesto di Banca Partner e lasciando che la stesse, potesse continuare indisturbata per altri 9 anni a moltiplicare debiti, oggi sulle spalle dello Stato, anche attraverso operazioni di acquisizioni bancarie, riconoscimento di crediti di imposta e accumulo di crediti deteriorati;

auspica che i procedimenti in corso inerenti alle vicende oggetto della relazione della commissione d’inchiesta e quelli che si origineranno da essa possano trovare l’adeguata e celere definizione per sanzionare eventuali responsabilità penali;

auspica che venga dato seguito alle azioni di responsabilità avviate attraverso l’applicazione del processo di risoluzione ai sensi della legge 102/2019 e alle azioni revocatorie, di recupero, nei confronti dei responsabili del dissesto;

invita il Governo

a recepire i suggerimenti della Commissione di Inchiesta nelle sue conclusioni affinchè, ferma restando l’autonomia della Banca Centrale, che non può essere sottoposta al potere politico, si adoperi eri per introdurre c autonomi e di effettiva finanziario; manda al Tribunale per accertare eventuali notizie di reato.

ORDINE DEL GIORNO di Repubblica Futura Respinto

Il Consiglio Grande e Generale

Udita la Relazione conclusiva della Commissione Consiliare d’Inchiesta su presunte responsabilità politiche o amministrative che hanno coinvolto la Società Credito Industriale Sammarinese – Banca CIS e sulle crisi bancarie,

dopo ampio ed approfondito dibattito,
Esprime apprezzamento

per il lavoro svolto dalla Commissione stessa e
Prende atto e condivide

le “Valutazioni e raccomandazioni finali” espresse dalla Commissione IO merito agli accadimenti oggetto d’inchiesta della stessa.

Alla luce di questo, dà mandato al Congresso di Stato di presentare uno o più progetti di legge o a porre in essere uno o più atti amministrativi per attuare le raccomandazioni espresse dalla stessa Commissione ed in particolare:

  1. una riforma dello Statuto di Banca Centrale che:
    a) definisca precise linee guida per la collaborazione tra BCSM e AIF;
    b) garantisca un corretto approccio all’autonomia di Bcsm dal potere politico correlato

ad una adeguata accountability rispetto alla propria attività;
c) addivenga ad una complessiva revisione dei meccanismi di governance della BCSM,

con l’obiettivo di definire correttamente i rapporti fra il Consiglio Direttivo e il Coordinamento della Vigilanza e le rispettive competenze, nonché le modalità per lo scambio di informazioni fra gli stessi; nonché di definire più chiaramente le rispettive competenze e autonomie del Ccr e di Bcsm, in particolare sul tema dei provvedimenti di vigilanza e sullo scambio di informazioni;

  1. d) preveda una revisione degli organi interni di Bcsm, delle competenze decisionali e dei controlli reciproci sul rispetto dei Regolamenti interni e delle regole previste nelle leggi, al fine di evitare che altre situazioni come quella dell’acquisto dei Titoli Demeter possano ripetersi;
  2. e) valuti nascita dì una” camera di compensazione” con criteri di riservatezza, in cui politici, paritetica tra maggioranza e opposizionef)  implementi il fondo a garanzia con somme adeguate al ristoro di crisi bancarie

(…)

Il Consiglio grande e generale

stigmatizza le evidenza emerse dai laori della commisisone circa i) i motivi della genesi di un sistema bancario e finanziario esploso in anni in cui non erano stati attivati i necessari controlli sulle degenerazioni che si stavano creando per effetto di precise decisioni del governo nel periodo 2002-20006; ii) la gravità del blocco dell’accordo di cooperazione economica avvenuto nel 2006 per decisione del medesimo governo; iii) ottenimento di vantaggi personali conseguiti da esponenti politici anche attualmente presenti all’interno del Consiglio grande e generale, nel rapporto con il mondo economico privato; iv) l’intervento improprio di un attuale Segretario di Stato su un Procuratore del Fisco affichè si opponesse all’archiviazioe di una sentenza; v) le strane e non pienamente trasparenti modalità con cui negli anni 2015-206 Grais e Savorleli furono scelti dal governo e da una parte maggioritaria del Consiglio direttivo allora in carica; vi) la presenza di una cricca di affari che si è insediata all’interno di Banca centrale in corrispondenza della venuta di Grais eSavorelli che ha influenzato decisioni di Banca centrale e tentato di influenzare quelle politiche per raggiugere obiettivi di dominio del sistema finanziario;

nonché Vii) il fatto che Banca cis nel 2013 sia stata l’unica fra le banche a poter godere di un credito di imposta senza limite massimo di importo; Viii) le sponsorizzazioni di Banca Cis a feste di partito per tanti anni, il Consiglio Grande e Generale

  1. constata che le ispezioni effettuate in Banca Cis nel periodo fra il 2009 e il 2018 non hanno avuto esiti risolutivi, con l’adozione di provvedimenti di vigilanza, anche per decisioni della stessa Banca Centrale che ha scelto di non andare avanti nonostante evidenze oggettive;
  2. mette in rilievo i tanti finanziamenti di cui Banca Cis ha potuto godere da parte di Banca Centrale fino al Dicembre 2018, fino a poco prima della sua liquidazione anche quando le condizioni della banca si stavano deteriorando e senza che ce ne fossero le condizioni stmtturali, tentando impropriamente, in almeno due occasioni, di ottenere approvazione da parte del Governo, tramite l’Assemblea dei Soci o il Ccr;
  3. censura la strumentale modificazione successiva di un verbale di una seduta del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, evidenziata chiaramente da una testimonianza avvenuta in Commissione, proprio in relazione ad uno dei prestiti concessi a Banca Cis;
  4. richiede quindi a Banca Centrale di presentare in Commissione Finanze una relazione, entro 6 mesi dall’approvazione del presente ordine del giorno, che metta in rilievo le eventuali criticità oggi esistenti nei processi ispettivi o nel!’ erogazione dei finanziamenti ed identifichi possibili elementi di miglioramento.

II Consiglio Grande e Generale, infine,

  1. 9. esprime sconcerto per i rischi a cui il Paese è stato sottoposto per la debolezza mostrata dalla politica e dai suoi organismi nei confronti del mondo economico privato per effetto della carenza di informazioni e di una scarsità di dialogo istituzionale fra le forze politiche e le strutture amministrative, nonché per i continui rimpalli di responsabilità che hanno avuto luogo negli anni e che hanno impedito lo sviluppo di un confronto costruttivo sui presidi del sistema;
  2. esprime forte biasimo per i rischi arrecati al Paese per effetto del coinvolgimento di istituzioni italiane, quali i servizi segreti e la Commissione parlamentare Antimafia, in vicende sammarinesi da parte del Presidente di Banca Centrale;

Il. auspica l’avvio di un processo condiviso e di un confronto istituzionale serio per rimuovere le criticità esistenti ed aumentare gli anticorpi del sistema;

  1. invita la Commissione di Inchiesta a proseguire al più presto l’analisi di altri eventi rilevanti del sistema bancario e finanziario, nell’ordine che riterrà opportuno seguire.

DIRE – 30 ottobre 2020

 

 

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