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UIP: il ruolo dei parlamentari nel promuovere la pace

Giochi del Titano

L’odierna giornata della 139^ Assemblea dell’Unione Interparlamentare a Ginevra, ha visto quale argomento principale del dibattito in plenaria il “Ruolo dei Parlamenti nel promuovere la pace nell’era dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico”. Dibattito nel corso del quale è intervenuta il Vice presidente del Gruppo Nazionale sammarinese Mariella Mularoni.

Il Consigliere Mularoni ha sottolineato la necessità che i Parlamenti colgano le opportunità offerte dall’innovazione e dallo sviluppo tecnologico -mettendo a disposizione gli strumenti legislativi adeguati – affinché possano essere al servizio della pace, della sicurezza, nonché contribuire alla prevenzione dei conflitti. Il ruolo dell’innovazione tecnologica unito al sodalizio tra politica e sviluppo sostenibile saranno la chiave del futuro di ogni società: questo è stato confermato anche dagli studi condotti sulla “crescita globale sostenibile a lungo termine e sul benessere della popolazione del pianeta”, dai Premi Nobel per l’economia Nordhaus e Romer, che hanno individuato metodi per affrontare alcune delle sfide fondamentali e più urgenti del nostro tempo.

Anche i Parlamenti sono chiamati a incoraggiare e farsi promotori dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. E’ pertanto opportuno che i Parlamenti sollecitino i rispettivi Governi a favorire la nascita di start-up ed iniziative imprenditoriali finalizzate alla promozione della pace. Tutto ciò senza però perdere mai di vista o sottovalutare i rischi connessi alla “velocità e dirompenza” della tecnologia. E’ bene dunque incoraggiare un uso consapevole e corretto delle tecnologie, in particolare tra i giovani, finalizzato al benessere futuro di tutti. I Parlamentari dovranno dunque, per primi, farsi promotori di un uso “etico” di questi strumenti. A tale proposito, il Consigliere Mularoni ha rimarcato l’esigenza di prevedere il finanziamento di progetti ad ampio respiro che coinvolgano tutti gli interlocutori, le Istituzioni, le organizzazioni internazionali, le Università e le associazioni di volontariato. L’auspicio è quello di “realizzare un collegamento tra il mondo della scienza e quello della politica creando una rete parlamentare attraverso le nazioni”.

Nella sessione pomeridiana è poi intervenuto sullo stesso argomento il Consigliere Davide Forcellini secondo cui la tecnologia può essere considerata l’insieme delle applicazioni che la scienza e la ricerca trasferiscono alle comunità civili. Tecnologia che però deve essere orientata a favorire una crescita umana ed economica secondo linee di sviluppo sostenibile e rispettose dell’ambiente: solo grazie ad un equilibrio in tal senso si può assicurare un processo di pace effettivo e duraturo. Processo di pace che dovrebbe coinvolgere più soggetti, a partire dal mondo accademico, politico e locali, nonché partnership strategiche tra innovatori, imprese, governi e filantropi. Anche i parlamentari possono contribuire in tal senso garantendo a tutti uguale accesso alla tecnologia, alla ricerca e alla scienza, con particolare riguardo alle nuove generazioni e al loro diritto all’educazione. Il Consigliere Forcellini ha concluso il suo intervento ricordando che la pace non può rimanere solo un ideale, ma deve diventare l’obiettivo principale che muove le nostre azioni. “Siamo parte di un’unica famiglia – ha aggiunto – il cui nome è Umanità ed è fondamentale creare le condizioni per la Pace in tutto il mondo”, poiché, come Bertrand Russell ha scritto nel 2009, “o l’uomo abolirà la guerra, o la guerra abolirà l’uomo “.

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