Attualità

USL festeggia l’ingresso nella Coalizione globale per la giustizia sociale

Con orgoglio e molta gioia USL ha di recente ricevuto dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) la comunicazione ufficiale dell’accoglimento della propria domanda di entrare a far parte della Coalizione Globale per la Giustizia Sociale. Un passo importante perché sintetizza alcuni irrinunciabili principi del Sindacato USL che sin dalla sua Fondazione si batte per i lavoratori, per la loro dignità, per un mondo più giusto dove oltre ai doveri, ciascuno ha dei diritti che devono costantemente evolvere. Non esistono dunque diritti astratti scritti soltanto sulla carta perché quelle tutele devono trovare piena attuazione nella realtà. Negli ultimi tempi non sono mancati richiami autorevoli sul fatto che la politica, specie in occasione delle grandi Convenzioni Internazionali, è solita proclamare soluzioni che però di fatto vengono dimenticate sul piano pratico. Esistono dunque anche i diritti dell’ambiente che sono ovviamente forieri di benefici per tutta la collettività. Diritti che hanno a che fare e sono legati a filo doppio con la sicurezza sul lavoro, pensiamo solo alle vittime del riscaldamento globale. Di qui l’impegno civile per fare in modo che quanto scritto nelle Convenzioni Internazionali non resti lettera morta, ma anche la consapevolezza che in questa corsa verso il green qualcuno rischia pure di rimanere indietro, perdere il lavoro, diventare ancora più povero di quanto lo era stato fin qui. Lo abbiamo visto accadere nei contesti internazionali con contraccolpi che si sono manifestati anche qui in Repubblica. Non tutti purtroppo hanno la capacità reddituale per affrontare determinati investimenti come, solo per citare alcuni casi, acquistare una nuova auto o dotarsi di pannelli solari. È qui che uno Stato lungimirante dovrebbe intervenire con decisione mettendo in campo aiuti reali, accessibili soprattutto da parte della fascia più fragile della popolazione. La tutela dell’ambiente e delle persone poi non si lega soltanto ai grandi investimenti che notoriamente portano con sé un giro d’affari non di poco conto, essa dipende da un cambio di mentalità che, come si evince dall’Agenda 2030, si traduce per esempio nel risparmio delle risorse idriche che a sua volta non consiste soltanto nel ‘chiudere i rubinetti’ agli sprechi ma anche e soprattutto nel vietare l’impiego di sostanze nocive per le falde acquifere, la fauna e la flora che abita un territorio. “Come USL saremo sempre vigili – ha dichiarato il Segretario Generale di USL Francesca Busignani – affinché temi che ad alcuni potrebbero sembrare piccoli ma che a ben vedere sono vitali, restino sempre nel radar della politica. Siamo al lavoro per un mondo più giusto dove le persone si sentano al sicuro e protette nella loro ‘casa’comune”.