CSdL: “Una medicina di base ‘non in salute’ non può provvedere alle cure dei cittadini”
Rinviato l’incontro di ieri sulla riforma pensionistica a data da destinarsi, il programma “CSdL Informa” è tornato, tra i diversi temi affrontati, anche sulle gravi difficoltà della medicina di base.
“Sappiamo poco della situazione interna, che è tenuta all’oscuro di tutti”, ha commentato Cinzia Casali, funzionaria della Federazione Pubblico Impiego CSdL. “Quello che sta succedendo in parte è una conseguenza della pandemia – ha aggiunto Cinzia Casali – con molti medici e infermieri che dopo essere stati impegnati senza sosta per lungo tempo nelle cure dei pazienti di Covid, ora giustamente hanno iniziato i loro periodi di ferie e meritato riposo. Oltre a ciò ci sono medici che sono andati in pensione, e lo avevano comunicato prima del 10 febbraio scorso, ma l’ISS non ha provveduto per tempo a sostituirli. Tutti questi fatti hanno contribuito a determinare le gravi problematiche e le carenze di personale in tutti i centri sanitari, oltre alla nota chiusura degli ambulatori di Acquaviva e Faetano. Tra questi problemi, vi sono forti difficoltà nelle comunicazioni con medici e infermieri in tutti i centri sanitari.”
“La nostra percezione – ha aggiunto Cinzia Casali – è che tra il livello politico e la dirigenza della medicina di base vi siano attriti di tipo personalistico. Non è accettabile che le conseguenze di questi conflitti ricadano sull’utenza, con disservizi e carenze sotto gli occhi di tutti.”
Il biglietto scritto a mano per annunciare la chiusura dell’ambulatorio di Acquaviva è l’immagine più impietosa ed emblematica dello stato di grave sofferenza della medicina di base; di fronte a tutto ciò, “le malattie non aspettano”, ha rincarato Cinzia Casali. Per la CSdL è evidente che una sanità ‘non in salute’ non possa curare adeguatamente e tempestivamente le varie patologie dei cittadini.
Sia la Federazione Pubblico Impiego CSdL che lo Sportello Consumatori hanno inviato richieste di confronto ai vertici dell’ISS e della medicina di base, ma finora da parte della dirigenza dell’Istituto Sicurezza Sociale non è arrivata nessuna risposta.
A che punto è il nuovo atto organizzativo dell’ISS? “È fermo da oltre un anno”, informa Cinzia Casali, mentre il Piano sanitario nazionale, che deve delineare gli indirizzi generali della sanità pubblica sammarinese, è stato approvato dalla Consulta sanitaria ma non è ancora approdato sui banchi del Consiglio Grande e Generale.
La CSdL rinnova la richiesta di accelerare il confronto sull’atto organizzativo e sul fabbisogno di personale dell’ISS, che rappresentano il banco di prova per verificare se vi è la reale volontà da parte dei responsabili politici e sanitari dell’ISS di risolvere i problemi della medicina di base, il cui valore fondamentale per mantenere alto il livello di tutele sociali dei cittadini è stato ribadito anche nella trasmissione di ieri dai vari relatori.
Tra le altre cose, nel corso della puntata di ieri, nel fare una panoramica delle problematiche del settore commercio e servizi in generale, si è registrata una significativa testimonianza di Diego Moretti, funzionario della FUCS-CSdL:
“Ci sono donne che hanno accettato lavoro umili e faticosi come le pulizie, ma vengono trattate in condizioni impossibili; orari massacranti senza giorno di riposo settimanale, straordinari, festività e domeniche pagati senza nessuna maggiorazione, e retribuzioni inferiori ai minimi contrattuali. Esprimo solidarietà a queste lavoratrici e a tutti i lavoratori che stanno subendo queste situazioni di sfruttamento, e faccio un appello affinché si rivolgano con fiducia alla nostra Federazione, la FUCS-CSdL, per ricevere la necessaria tutela”.
Oltre ai dirigenti citati, hanno partecipato alla puntata di ieri di “CSdL Informa” anche il Segretario Confederale William Santi, il Segretario FUPS Elio Pozzi, il funzionario FULI Davide Siliquini. Come sempre ha coordinato il dibattito Giuliano Tamagnini, Segretario Generale CSdL.
Se, come annunciato dalla Segreteria di Stato per la Sanità, entro il 19 luglio verrà inviata al sindacato una prima ipotesi scritta di riforma delle pensioni, di questo argomento si parlerà senz’altro nella prossima puntata di “CSdL informa”, in programma il 21 luglio.