Indirizzo di saluto dell’Ecc. Reggenza Venturini II – Nicolini
Indirizzo di saluto degli Ecc. Reggenti, Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini, al Consiglio Grande e Generale.
In questa prima seduta consiliare da noi presieduta, desideriamo rivolgerVi il nostro più cordiale saluto. Nel formulare a Voi tutti l’augurio di un proficuo lavoro, esprimiamo il nostro più sentito auspicio affinché l’attività del Consiglio Grande e Generale possa svolgersi in un clima di confronto responsabile e costruttivo, rispettoso delle Istituzioni e delle loro regole, della dignità di tutti i Consiglieri e delle differenti sensibilità politiche e ideali da loro rappresentate. Con spirito di servizio e il massimo impegno, ci adopereremo per adempiere al nostro ruolo di garanti super partes delle Istituzioni e dei valori che sono a fondamento della nostra Repubblica e delle sue tradizioni di libertà, democrazia e civiltà. In questo particolare momento, ancor più forti devono essere l’impegno e la responsabilità per corrispondere con tempestività e incisività alle esigenze di una comunità che spera di poter al più presto ritornare a condizioni di normalità, nella vita quotidiana e nelle attività economiche, e di riuscire a guardare con maggior fiducia e speranza al futuro, proprio e a quello dei propri figli, forte anche della consapevolezza della prova affrontata. La nostra è una comunità di certo provata – anche duramente – dalla sofferenze e dai lutti, dalle pesanti conseguenze economiche, sociali e psicologiche di oltre un anno di pandemia. A questa comunità oggi ci sentiamo ancora più fieri e orgogliosi di appartenere perché, ancora una volta e proprio nei momenti più difficili e bui, essa ha saputo esprimere il meglio di sé stessa.
E’ nostra responsabilità, dopo aver superato la fase emergenziale, riuscire a valorizzare al meglio un patrimonio di valori, di solidarietà e di spirito di servizio, di intelligenza e di laboriosità, di impegno corale per conseguire obiettivi condivisi che rappresentano anche un’inestimabile risorsa per la ripartenza del nostro Paese. Ed è con realismo ma anche con la consapevolezza dei risultati conseguiti e delle nostre potenzialità, che dobbiamo guardare alle sfide da affrontare, con l’impegno prioritario di garantire una ripartenza in sicurezza, sostenere tutti coloro che più sono stati penalizzati dalla pandemia e incentivare il rilancio economico del Paese. Esprimiamo, pertanto, vivo compiacimento per una campagna vaccinale che sta procedendo speditamente e che, dopo aver garantito una più efficace protezione ai cittadini più fragili, sta coinvolgendo anche le più giovani fasce di età.
Una efficace vaccinazione di certo contribuisce ad un rapido ritorno ad una quotidianità più ricca di momenti di incontro e di socialità, ancor più importanti per i nostri giovani e per la loro crescita. Ma essa rappresenta altresì una condizione, se non sufficiente, di certo necessaria per una piena riapertura di tutte le attività economiche e commerciali. La tutela della salute pubblica e il rilancio della economia sono obiettivi e traguardi che coinvolgono tutti e, soprattutto in questo momento, chiamano in causa il nostro sentirci partecipi di una stessa comunità, l’impegno e la responsabilità a dare ciascuno un contributo per il benessere proprio e per quello della intera collettività. Cogliendo, tra l’altro, come è stato già autorevolmente sostenuto, una preziosa opportunità che, per le ben note difficoltà d’approvvigionamento, ancora manca a tante persone, al di fuori dei nostri confini.
Con profonda consapevolezza dell’opera da loro svolta, con grande professionalità e abnegazione e spirito di sacrificio esemplari, riteniamo doveroso rinnovare la riconoscenza di tutte le Istituzioni e della nostra cittadinanza a tutti coloro che, da oltre un anno sono in prima linea nella lunga e impegnativa battaglia per contrastare la pandemia, e oggi anche della campagna di vaccinazione: il personale medico e sanitario, la protezione civile, le forze dell’ordine e tutti i volontari che, anche in questa occasione, non hanno fatto mancare il loro contributo e la loro testimonianza di impegno civile. Il nostro paese ha bisogno di un rilancio economico che, unitamente al ritorno a condizioni di piena normalità, possa schiudere prospettive di crescita e di sviluppo e garantire una redditività.
Per questo obiettivo la politica deve con la massima responsabilità e senza indugi adoperarsi, portando avanti le riforme urgenti e indispensabili per sostenere lo sviluppo delle imprese e del nostro sistema produttivo, per incentivare nuovi investimenti, per creare nuove opportunità occupazionali e favorire l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Abbiamo un debito nei confronti degli imprenditori e dei lavoratori che durante questo lungo periodo di pandemia non hanno mai ammainato la bandiera e questo debito oggi dobbiamo impegnarci a onorare. Nell’invitare la politica tutta ad un impegno forte in questa direzione, desideriamo richiamare la convinzione, già espressa in occasione della nostra investitura, che un’azione politica responsabile e lungimirante debba sempre avere al centro della propria attenzione proprio i giovani. Avendo sempre presente non solo la nostra responsabilità nei loro confronti, il dovere di offrire loro l’opportunità di valorizzare al meglio la loro intelligenza, le loro capacità e potenzialità, ma anche la certezza che adoperarsi a sostegno dei giovani, della loro istruzione e formazione rappresenta di certo anche il miglior investimento che possiamo fare per il futuro della Repubblica. Un paese che mai come in questo momento non può permettersi di sprecare risorse e di non valorizzare adeguatamente le proprie potenzialità e di sostenere i nuclei famigliari.
Come sempre, nei momenti di crisi e di difficoltà, e ancora più per le misure di restrizione e di chiusura imposte dalla pandemia, sono state le famiglie, ed in particolare quelle più vulnerabili, a pagare un prezzo particolarmente alto, in termini di reddito disponibile ma anche di maggiore impegno richiesto a sostegno dei figli, degli anziani e di altri più fragili componenti il nucleo famigliare. La drammatica frattura che la pandemia ha inferto nei nostri percorsi di vita, di lavoro e di studio, ha contribuito a rendere più evidenti i limiti e la precarietà del nostro modello di sviluppo.
Confidiamo che la dolorosa presa di coscienza di questa realtà rappresenti anche l’occasione per tornare ad un atteggiamento diverso nei confronti dell’ambiente e della natura, non più predatorio ma rispettoso dei suoi ritmi, dei suoi equilibri e della sua biodiversità, di risorse limitate e non sostituibili dal valore inestimabile per la qualità della nostra esistenza. Confidiamo che la riscoperta del nostro territorio, di ritmi più lenti a contatto più stretto con la natura, possa portarci ad impegnarci con ancora maggiore convinzione per un benessere che non è solo materiale, ma anche opportunità di avere cura di se stessi, di vivere in una comunità ricca di rapporti umani e solidali, in un contesto ricco di bellezze naturalistiche e ambientali. Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari di Stato, siamo certi che non mancheranno il vostro sostegno e la vostra collaborazione per l’ordinato e proficuo svolgimento dell’attività parlamentare nel momento in cui siamo chiamati, con profondo attaccamento al nostro Paese e con alto senso dello Stato, a costruire un futuro di ritrovata serenità e stabilità per la nostra Repubblica. Certi del prezioso contributo dell’Ufficio di Segreteria e dell’Ufficio Segreteria Istituzionale, desideriamo ringraziare i nostri predecessori, Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini, che ci hanno agevolato nel compito di assumere al meglio questo importantissimo mandato. A voi tutti, al termine del nostro saluto, formuliamo il più sentito augurio di un buon lavoro