Maggioranza: l’appello al dialogo è finito
San Marino. La maggioranza è soddisfatta. Riuniti in conferenza stampa i tre rappresentanti dei tre gruppi consiliari, tracciano un bilancio tutto sommato positivo della lunga tornata consiliare a cavallo tra gennaio e febbraio. “In Consiglio si è respirato un clima diverso” precisa Lorenzo Lonfernini. “Le posizioni restano distanti ma non c’è stato scontro frontale e in alcuni interventi – ribadisce Luca Boschi – l’approccio è stato più costruttivo”. Apprezzata anche la disponibilità della minoranza sul decreto per il rientro dei capitali. Tuttavia, il capogruppo Giuseppe Morganti lancia l’ultimatum: “L’appello al dialogo è finito. Chi vuole scrivere una nuova pagina del paese deve condividere l’analisi e riconoscere che i problemi non dipendono dalle scelte compiute nel 2017. Noi abbiamo solo messo a nudo i problemi”. Rimane il rammarico per non essere riusciti a trovare l’unanimità sul piano di stabilità che, però, ha avuto un confronto lunghissimo in aula. E questo è giudicato positivamente da Lorenzo Lonfernini. “Al di là delle diverse sfumature – rimarca Boschi – le due bozze finali sono sovrapponibili all’80%. Le differenze non sono nel merito ma nel metodo”. In attesa che il piano di stabilità diventi oggetto di confronto con le forze sociali, economiche e naturalmente anche quelle politiche, si guarda con attenzione all’assistenza del Fondo Monetario per una certificazione internazionale. “Ci rivolgeremo al Fondo con un nostro progetto che difende lo Stato Sociale” assicura Morganti. In cantiere ci saranno interventi su tutti i settori, dal turismo alla riforma previdenziale, dal contenimento della spesa alle imposte indirette, senza mai smettere di investire sullo sviluppo per attirare grandi imprenditori che portino valore aggiunto alla nostra economia. C’è la consapevolezza che certe scelte potranno essere impopolari. Proprio per questo si chiede coraggio alla maggioranza e all’opposizione senso di responsabilità.