Normativa FACTA, gli adempimenti per i sammarinesi
Il tema FATCA relativo ai sammarinesi con cittadinanza statunitense è riecheggiato durante la campagna elettorale, ma siccome non è stato posto correttamente, riteniamo necessaria la seguente precisazione allo scopo di evidenziare il lavoro svolto e le prospettive aperte.
Gli obblighi per i cittadini americani, ovunque residenti, di presentare la dichiarazione dei redditi all’IRS (autorità tributaria statunitense) derivano dalla legge Internal Revenue Code del 1957 e successivi aggiornamenti.
La normativa FATCA è una legge federale con vari regolamenti applicativi con la quale il governo americano, al fine di combattere l’evasione fiscale, ha richiesto alle banche dei vari Paesi di segnalare la presenza di conti bancari intestati a cittadini statunitensi, pena l’applicazione di ritenute alla fonte fino al 30% sui pagamenti di fonte USA. Le banche sammarinesi hanno inevitabilmente aderito a questa richiesta e dal 1° luglio 2014 si sono impegnate a raccogliere questo tipo di dati e a curarne la trasmissione all’IRS. Quindi l’accordo applicativo del FATCA in sé non richiede adempimenti ai cittadini ma soltanto alle istituzioni finanziarie che, in virtù della loro registrazione presso l’IRS, hanno assunto l’obbligo di inviare i dati sui conti correnti detenuti da cittadini americani aventi determinate caratteristiche. La decisione, poi, del governo sammarinese di aderire all’accordo bilaterale per la gestione del FATCA nasce dalla finalità di produrre un notevole alleggerimento degli adempimenti, che sarebbero stati molto più pesanti in assenza di un accordo fra i due governi.
Da dove derivano allora le problematiche dei sammarinesi? Dalla necessità di essere in regola rispetto alla legge del 1957.
Il governo ha tenuto presente fin dall’inizio questa problematica, e, una volta aperto e consolidato il dialogo diplomatico e tecnico con gli interlocutori statunitensi, è apparsa evidente la possibilità di utilizzare una sanatoria prevista dalla legge, sulla base del presupposto – accettato dagli USA – del “potevano non sapere”. Ciò ha reso possibile un esame delle varie posizioni da parte dell’IRS a ritroso fino SOLO A 3 ANNI e senza applicare sanzioni. Certamente bisogna rientrare nella tipologia “potevano non sapere” e non avere una continuità di rapporti successiva con gli Stati Uniti. Fin dai primi colloqui avuti con le autorità (Console e Ambasciatore) per negoziare l’accordo per l’applicazione del FATCA, abbiamo evidenziato la tipologia particolare dei cittadini USA residenti in Repubblica, rientranti a nostro avviso in maniera preponderante nella tipologia prevista dalla sanatoria. Inoltre, fin dall’inizio, è apparsa evidente la necessità di garantire un trattamento equo a questi cittadini attraverso la stipula di accordi sia contro la doppia imposizione fiscale sia riguardo al Social Security.
La stipula di questi accordi è la prospettiva delle nostre relazioni bilaterali.
Questo percorso, iniziato già dal 2003, ha avuto una svolta nell’importante colloquio presso la Segreteria di Stato a Washington del giugno 2015 tra la nostra delegazione (Segretario di Stato agli Esteri, Ambasciatore e Direttore del Dipartimento Esteri) e la delegazione statunitense ai più alti livelli (Segretario di Stato Aggiunto per gli affari europei e euroasiatici, il suo Vice e il Funzionario incaricato per l’Italia, San Marino e Vaticano).
In quella occasione il Segretario di Stato Aggiunto Victoria Nuland ha mostrato “ampia apertura a lavorare insieme per trovare le migliori soluzioni”, non mancando di esprimere “la soddisfazione del Governo Statunitense per il percorso intrapreso da San Marino verso la trasparenza in campo finanziario, la lotta all’evasione fiscale e il terrorismo internazionale”.
Ora si lavora affinché il cambio di leadership USA possa offrire nuove opportunità di dialogo in vista del raggiungimento di questi accordi, come rimarcato dal Segretario agli Esteri Valentini nel messaggio di felicitazioni per la recente elezione del Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump: “L’auspicio delle Autorità sammarinesi è che la nuova Amministrazione da Lei guidata confermi e rafforzi i vincoli esistenti e che, in tale spirito di collaborazione, siano affrontate anche le tematiche già individuate come prioritarie nel rapporto bilaterale, in particolare la stipula di accordi per evitare la doppia imposizione fiscale e in materia di sicurezza sociale”.