CSdL: “Il sistema bancario è il problema dei problemi”
Il Consiglio Direttivo Confederale CSdL, riunitosi nel pomeriggio di ieri, ha preso in esame l’attuale situazione generale del paese. In relazione alla recente tornata elettorale, la coalizione che ha ottenuto la maggioranza – ha sottolineato il Direttivo – ora è chiamata a rispondere alla forte richiesta di cambiamento e di discontinuità con il passato che è stata avanzata con chiarezza da parte dell’elettorato.
Per la CSdL il cambiamento dovrà avvenire innanzi tutto sul piano del metodo, dopo anni in cui il coinvolgimento delle parti sociali da parte degli ultimi i Governi è stato pressoché nullo; in tal senso la CSdL auspica fortemente che la nuova maggioranza voglia avviare una nuova stagione di confronto e concertazione con il sindacato e con le parti sociali sulle principali tematiche del paese, ricercando il contributo progettuale e propositivo di tutti i soggetti rappresentativi della società.
La nuova maggioranza ha di fronte alcune problematiche prioritarie da affrontare, di cruciale importanza per dare una prospettiva al paese: rilancio degli investimenti e dell’occupazione, messa in sicurezza dei conti pubblici e del sistema bancario sammarinese.
Su quest’ultimo aspetto la CSdL ribadisce che quello del sistema bancario per San Marino è il problema dei problemi; se saltano gli Istituti di Credito, tutto il paese è a rischio di fallimento. Rispetto al tema scottante degli NPL, la Confederazione del Lavoro ribadisce la necessità di conoscere il reale ammontare di questi cosiddetti “crediti non performanti”, di sapere a quali soggetti sono riconducibili, e quanto si può effettivamente recuperare, mettendo in atto tutte le iniziative indispensabili per riacquisire questi crediti.
La CSdL al contempo ha ribadito che gli attuali management degli istituti di credito non sono nelle condizioni di mettere in piena sicurezza il sistema. Coloro che hanno portato le banche in questa situazione di estrema difficoltà, non possono essere gli stessi che possono pensare di risollevare le loro sorti. È necessaria in tal senso una fase di effettivo ricambio e rinnovamento dei gruppi dirigenti delle banche in difficoltà.
Il rilancio economico e occupazionale del paese dipende strettamente dalla possibilità di insediare a San Marino un grande e solido gruppo creditizio di spessore internazionale; solo così si possono garantire ai nuovi investitori e alle aziende già presenti il credito necessario per insediarsi e per portare avanti con successo la propria attività, creando nuovi posti di lavoro e salvaguardando quelli esistenti.
Circa i conti pubblici, innanzi tutto per la CSdL è positivo che stia emergendo la volontà di evitare l’esercizio provvisorio di bilancio, approvando un bilancio “tecnico” senza punti programmatici e di impostazione politica.
Partendo da questo bilancio e attraverso una serie di successive leggi di assestamento si potranno realizzare le necessarie scelte di politica economica per far ripartire lo sviluppo del paese e consolidare lo stato sociale, sempre attraverso il necessario confronto e la concertazione con il sindacato e le parti sociali.
(Fonte: CSdL)