Riunione ministeriale a Cipro
Cipro. Si è aperta questa mattina a Nicosia la 127^ sessione del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, alla quale ha preso parte una Delegazione sammarinese guidata dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi.
I lavori dell’assise sono stati preceduti da un saluto, da parte del Segretario di Stato, al Segretario Generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland e al Presidente del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Cipro, Ioannis Kasoulides.
“Rafforzare la sicurezza democratica in Europa”; questo il titolo e il filo conduttore della Sessione Ministeriale, al cui interno sono stati trattati, tra l’altro, i temi salienti della lotta al terrorismo e delle crisi dei rifugiati e dei migranti.
Alla presenza di numerosi Ministri degli Affari Esteri dei Paesi membri, Renzi è poi intervenuto in plenaria per riaffermare e sostenere il lavoro dell’Organizzazione di Strasburgo nell’edificazione di una società basata sul pieno rispetto dei diritti umani, rimarcando la necessità che il Consiglio d’Europa continui ad affrontare le priorità collegate alle attuali crisi, sostenendo l’attuazione di politiche nazionali che cerchino soluzioni anche a lungo termine, con una risposta globale e coordinata. “Il Consiglio d’Europa – ha pronunciato Renzi nel suo intervento – è una piattaforma di dialogo europeo che può e deve raccogliere queste grandi sfide, nell’interesse di tutti gli individui che vivono nel nostro Paese, collaborando con le altre Organizzazioni internazionali e regionali che operano in materia, al fine di favorire lo scambio di informazioni e una risposta coordinata alle numerose prove che l’Europa sta affrontando”.
In relazione alla libertà di espressione e alla necessità di tutelare i diritti degli Stati e dei cittadini di fronte alle problematiche che sorgono dalla rapida disseminazione delle news su Internet, Renzi ha proseguito poi affermando la necessità “che ci si interroghi sulle risposte da fornire di fronte alla pubblicazione di fake news, ma anche sulle cause che le generano e i rischi che rappresentano”.
A margine della riunione ministeriale, in mattinata, Renzi ha poi proceduto alla firma del Protocollo aggiuntivo alla Convenzione sulla cybercriminalità, già firmata dalla Repubblica e tuttora in corso di ratifica, e della Convenzione sulle infrazioni riguardanti i beni culturali; quest’ultimo strumento internazionale, che nel corso del dibattito ha riscosso un ampio consenso ed è stato apprezzato in numerosi interventi, è stato aperto alla firma proprio nella giornata odierna. San Marino, partecipando come primo firmatario della Convenzione all’odierna cerimonia, ha voluto sottolineare il proprio impegno nella protezione del patrimonio artistico e culturale e nella ferma determinazione alla lotta contro il terrorismo internazionale. Si tratta, infatti, di una Convenzione di diritto penale volta a prevenire e combattere il traffico illecito e la distruzione di beni culturali, nel quadro dell’azione dell’Organizzazione per la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, mirata inoltre a promuovere la cooperazione internazionale nella lotta contro tali reati, che distruggono il patrimonio mondiale.
L’occasione della sessione Ministeriale ha favorito altresì alcuni incontri bilaterali, fra i quali un amichevole e proficuo colloquio con il Collega di Andorra, Gilbert Saboya, con il quale si è approfondito l’attuale stato d’avanzamento del comune percorso negoziale in ambito europeo. Si è concordata una più stretta collaborazione tecnica e politica tra i due Paesi al fine di incrementare la reciproca conoscenza delle rispettive realtà, con particolare attenzione alle questioni istituzionali, bancarie e finanziarie e della formazione scolastica superiore e universitaria, nell’ottica dell’individuazione di comuni modalità d’azione.
Nel tardo pomeriggio Renzi incontrerà il Ministro degli Affari Esteri di Cipro, Ioannis Kasoulides, con il quale avverrà la firma congiunta del Protocollo di aggiornamento dell’accordo contro le doppie imposizioni fiscali fra i due Paesi (DTA).