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Malta, Segretario Canti: “Un passo avanti verso un futuro della Giustizia più connesso e sicuro”

Si è conclusa con un bilancio positivo la missione istituzionale a Malta del Segretario di Stato per la Giustizia, Stefano Canti, in occasione della Conferenza informale dei Ministri della Giustizia del Consiglio d’Europa. L’evento, culminato con la firma del “Protocollo di La Valletta” e l’adozione di una dichiarazione politica congiunta, ha cementato il ruolo attivo della Repubblica nel progresso della cooperazione giudiziaria internazionale.

La delegazione sammarinese ha partecipato con propositività e competenza a un dibattito incentrato sulle nuove frontiere della giustizia, ponendo l’accento sulla necessità di adeguare le normative esistenti alle dinamiche del crimine contemporaneo. Temi quali l’integrazione di strumenti digitali, la protezione dei dati e l’uso di tecnologie per la videoconferenza in ambito giudiziario hanno trovato ampio spazio di discussione, a conferma dell’allineamento di San Marino alle emergenti esigenze globali.

La firma del Terzo Protocollo Aggiuntivo alla Convenzione Europea di Assistenza Giudiziaria in Materia Penale, di cui San Marino è stato tra i primi firmatari, è un passaggio significativo. Il testo del “Protocollo di La Valletta” si configura come una risposta pragmatica alle lacune riscontrate nei precedenti meccanismi, gettando le basi per un’efficace gestione delle sfide transnazionali.

“A Malta, San Marino non è stato un semplice spettatore, ma un attore protagonista nella costruzione di un futuro della Giustizia più connesso e sicuro. La nostra firma del ‘Protocollo di La Valletta’ è l’espressione di un impegno concreto a integrare i progressi tecnologici con i principi del diritto, garantendo una cooperazione internazionale più agile ed efficiente, nel pieno rispetto dei diritti fondamentali,” ha dichiarato il Segretario di Stato Stefano Canti. “I proficui incontri bilaterali con Andorra, Malta e Monaco, poi, sono il segnale che il dialogo tra i piccoli Stati può generare sinergie strategiche e durature, rafforzando la nostra posizione sulla scena internazionale e preparando il terreno per future collaborazioni. L’eredità di questa missione rappresenta un passo avanti verso una giustizia che non teme le sfide del nostro tempo.”

L’esito dei lavori, sintetizzato nella dichiarazione politica finale, impegna gli Stati membri a rafforzare la cooperazione giuridica transnazionale attraverso la modernizzazione delle procedure, l’integrazione di strumenti digitali sicuri e la creazione di canali tecnici protetti per le richieste giudiziarie, consolidando la fiducia reciproca tra le nazioni.

Segreteria di Stato per la Giustizia, la Previdenza e la Famiglia