I Sindacati sammarinesi alla Mid-Term Conference 2025 della CES a Belgrado
Con il titolo “Offrire un equo trattamento a tutti i lavoratori in un mondo che cambia” si è aperta il 20 Maggio a Belgrado la Conferenza Mid- Term 2025 della Confederazione Europea dei Sindacati: un momento di riflessione e confronto che si tiene a due anni dal Congresso CES di Berlino del maggio 2023. Il Sindacato sammarinese è presente con una delegazione composta da Enzo Merlini (Segretario Generale CSdL), Gianluigi Giardinieri (Responsabile Rapporti internazionali CDLS) e Francesca Busignani (Segretario Generale USL).
Ai lavori, che terminano oggi, sono presenti le delegazioni di tutti i Sindacati europei; è corposa la lista di interventi in assemblea plenaria degli esponenti sindacali che condividono il loro contributo di esperienze, criticità e proposte per affrontare le dinamiche di periodo storico che evidenzia un preoccupante incremento di atteggiamenti intimidatori ed antisindacali da parte dei Governi di destra di alcuni Paesi e la crescente messa in discussione dei diritti conquistati in anni di lotte sociali e sindacali.
Va sottolineato che rispetto alle criticità riguardanti le minacce e le intimidazioni attuate nei confronti di esponenti sindacali, è stata significativa la testimonianza di un sindacalista serbo e non a caso questa Mid-term Conference si è tenuta nella capitale della Repubblica Serba. L’Assemblea CES ha evidenziato la propria solidarietà attraverso dei cartelli che riportavano la scritta “Hands off our Unions“, giù le mani dal Sindacato!
La Segretaria Generale della CES, Esther Linch, ha aperto i lavori con un forte richiamo all’unità sindacale: “I nostri valori sindacali e la nostra profonda convinzione che i lavoratori siano più forti insieme nei loro sindacati non sono mai stati così rilevanti, né così necessari, come ora. I Sindacati che compongono la CES continuano a fare la differenza, ogni giorno sempre di più, nei luoghi di lavoro, nelle economie e nelle società, nonostante che il contesto globale ed europeo sia radicalmente cambiato, con rinnovate politiche di austerità, deregolamentazione di diritti esistenti ed una svolta verso politiche di destra e di estrema destra.”
Nel continente europeo ci sono 13 milioni di disoccupati, di cui 10 milioni in area euro; a livello EU il 10% degli occupati è rappresentato da lavoratori e lavoratrici poveri. A fronte di 100 miliardi di profitti conseguiti dalle Banche dell’area europea, il 18% della popolazione sopra i 65 anni è in stato di povertà e la mancata rivalutazione e crescita salariale provoca nuove povertà e crescente emarginazione sociale. Serve un lavoro di qualità ben retribuito, occorrono pensioni adeguate, vanno azzerate le discriminazioni, va restituita dignità a tutti i lavoratori e lavoratrici. Le parole d’ordine devono essere: sostenibilità, inclusività, equità. L’Europa deve ritrovare la spinta originaria basata sulla giustizia sociale. Serve un’Europa prospera e giusta.
Gli interventi degli esponenti dei Sindacati europei hanno sottolineato in maniera trasversale la preoccupazione per i crescenti tagli allo stato sociale che stanno iniziando a farsi sentire creando nuove povertà ed emarginazione sociale; la disuguaglianza ha raggiunto in quasi tutti i Paesi dei livelli record. Si stanno vivendo una vera e propria tempesta di instabilità geopolitica, la recrudescenza di conflitti armati tra Paesi con una forte contrapposizione basata sulla forza militare, l’introduzione di nuovi dazi ed una forte accelerazione del cambiamento tecnologico non controbilanciato da nuove regole e crescenti tutele. Le politiche economiche europee stanno purtroppo fallendo sotto molti aspetti, con la conseguenza che i lavoratori e le lavoratrici di tutte le generazioni avvertono una forte insicurezza e temono per il futuro, soprattutto per il rischio di perdere il posto di lavoro.
La Mid-Term Conference CES 2025 vuole riaffermare con determinazione l’importanza per i Sindacati europei di lavorare insieme per far progredire il mondo del lavoro, contrastando l’austerità ed il crescente attacco ai diritti ed ai contratti, per combattere uniti le nuove forme di discriminazione sociale. L’obiettivo condiviso che emerge dagli interventi degli esponenti sindacali europei è quello di costruire un’economia più giusta e equa che offra crescenti benefici ai lavoratori ed alle lavoratrici, ai pensionati ed alle pensionate. Tra le forze sindacali presenti è emersa forte e condivisa la necessità di una rinnovata mobilitazione contro le politiche di austerity, a difesa dei diritti e della democrazia, che unisca lavoratori, pensionati e giovani per una Europa basata sulla pace, sullo sviluppo, sui diritti, sull’equità sociale, contro ogni forma di discriminazione.
CSdL, CDLS e USL condividono le preoccupazioni che emergono dagli interventi dei Sindacati europei e la lotta alle disuguaglianze ed alle nuove povertà. Il percorso che contraddistinguerà le riforme strutturali che saranno oggetto di confronto con il Governo dovrà basarsi sul rispetto dei principi di equità e sostenibilità.
CSdL – CDLS – USL