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“La Commissione Pari Opportunità appoggia il Comitato di iniziativa popolare pro IVG e la libertà di scelta della donna”

La Commissione per le Pari Opportunità, con voto della maggioranza dei suoi membri, esprime il suo parere favorevole al progetto di legge di iniziativa popolare “Norme in materia di procreazione cosciente e responsabile e di interruzione volontaria di “gravidanza” affinché si arrivi presto alla depenalizzazione del reato di aborto.

Infatti, ad oggi la nostra Repubblica si trova ancora nel 6 % dei paesi che vietano l’interruzione volontaria di gravidanza per qualsiasi motivo, anche per salvare la vita della donna.

Il parere favorevole è dato agli obiettivi del progetto di legge che si rifanno alle più moderne legislazioni straniere in materia, soprattutto in tema di prevenzione delle gravidanze indesiderate,

Le ricerche internazionali confermano in maniera indiscussa che il tasso di aborto è più basso nei paesi dove lo Stato crea, regolamenta e finanzia apposite strutture Socio-sanitarie per l’accesso facile e gratuito ai contraccettivi (anche d’emergenza) più moderni ed efficaci e dove è diffusa la cultura della prevenzione delle gravidanze indesiderate, anche tramite l’inserimento dell’educazione sessuale e affettiva nei programmi didattici delle scuole.
Al contrario il ricorso all’aborto aumenta nei paesi dove l’interruzione volontaria della gravidanza è vietata o fortemente limitata, l’accesso alla contraccezione è difficile e dove lo Stato non attua politiche in tema di prevenzione e Pianificazione Familiare.
Inoltre è noto che il divieto all’interruzione volontaria della gravidanza non ha mai impedito alle donne di abortire, ha solo spinto molte di loro (quelle più fragili economicamente) ad abortire in modo autonomo, non sicuro e controllato, con gravi rischi per la loro salute e la propria vita (si stima che circa 26.000 donne muoiono all’anno per aborti insicuri).

La Commissione Pari Opportunità è favorevole all’idea che la genitorialità debba essere una scelta cosciente e responsabile da parte di donne o coppie che abbiano la volontà ed il desiderio di inserire il nascituro in un progetto di vita o familiare consapevole, tuttavia comprende che non tutte le gravidanze sono volute e desiderate e che uno Stato Laico, dopo aver intrapreso tutte le azioni possibili a sostegno della genitorialità o volte alla prevenzione delle gravidanze indesiderate, debba comunque garantire alle proprie cittadine la possibilità di accedere all’interruzione volontaria della gravidanza in modo sicuro, gratuito e nel pieno esercizio della propria libertà di scelta

Commissione Pari Opportunità