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Un nuovo baluardo per la salute sul lavoro, la Repubblica all’avanguardia contro il caldo estremo

La Repubblica di San Marino segna un passo decisivo nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con l’entrata in vigore del Regolamento n.7 del 2025. La normativa, all’avanguardia, è interamente dedicata alla prevenzione dei rischi derivanti dal microclima e dalle ondate di calore estreme, un fenomeno climatico sempre più pressante a livello globale. Il nuovo Regolamento non si limita a un semplice adeguamento agli standard internazionali, ma si configura quale risposta strutturata a una problematica che, purtroppo, è stata a lungo sottovalutata. La sua finalità primaria, esplicitata fin dall’articolo 1, è la protezione dei lavoratori, garantendo loro condizioni ambientali compatibili con le mansioni svolte e introducendo un quadro normativo efficace per la gestione del rischio termico attraverso misure preventive e protettive appropriate. Si assiste a un vero e proprio cambiamento culturale: il caldo estremo è ora riconosciuto come un fattore di rischio professionale che richiede interventi mirati e specifici. L’ambito di applicazione della norma è universale, estendendosi a ogni settore del mondo del lavoro, sia pubblico che privato. Ciò significa che il Regolamento non concerne unicamente chi opera all’aperto o nei cantieri, ma abbraccia anche coloro che lavorano in ambienti interni sprovvisti di un’adeguata climatizzazione, come uffici, officine, magazzini o spazi industriali. Una estensione che rafforza l’incisività del Regolamento, rendendolo un riferimento imprescindibile per ogni datore di lavoro sul territorio. Le disposizioni centrali del nuovo impianto normativo prevedono obblighi precisi per i datori di lavoro, sia pubblici che privati, in presenza di condizioni climatiche critiche, ovvero temperature superiori ai 35 gradi o situazioni di microclima disagevole. Tra le misure introdotte vi sono la riorganizzazione degli orari di lavoro per privilegiare le fasce più fresche della giornata, l’obbligo di pause regolari, la disponibilità costante di aree ombreggiate e acqua fresca. È altresì prevista l’istruzione dei lavoratori sui sintomi del colpo di calore e la fornitura di dispositivi di protezione idonei. Per le attività all’aperto, i datori di lavoro devono predisporre spazi ombreggiati e facilmente accessibili.