Commissione Consiliare III – Report mercoledì 4 dicembre 2024
Commissione Consiliare Permanente Finanze, Bilancio e Programmazione; Artigianato, Industria, Commercio; Turismo, Servizi, Trasporti e Telecomunicazioni, Lavoro e Cooperazione
mercoledì 4 dicembre 2024
La Commissione Consiliare si apre con il Comma “comunicazioni”, con focus su settore bancario, cartolarizzazione e contrasto alla povertà.
Emanuele Santi (Rete) chiede al Segretario di Stato per le Finanze nuovi aggiornamenti sull’operazione di cartolarizzazione attraverso un nuovo incontro con l’Organismo di sorveglianza e un approfondimento su Cassa di Risparmio, “anche con riferimento all’operazione Delta”. Inoltre, “ci terrei ad avere un riferimento da parte di Banca Centrale: abbiamo due relazioni, 2022 e 2023. Nel 2023 il bilancio perde 4,6 milioni di euro”. Appello condiviso da Nicola Renzi (RF): “Credo che questa Commissione non può mettere la testa sotto la sabbia, meriterebbe di riunirsi più spesso e affrontare tematiche urgenti. Cassa di Risparmio è uscita dai radar da anni. Queste dovrebbero essere notizie da portare all’attenzione della politica anche per lavorare ad un piano di ristrutturazione del settore bancario”. “Su Cassa di Risparmio la sensazione diffusa è che ci siano delle condizioni assolutamente non concorrenziali” dice Gaetano Troina (D-ML) chiedendo dei “chiarimenti su come avviene la scelta del personale in quella struttura”. “I Commissari avranno avuto modo di vedere che è uscito il report del GRECO – dice Sara Conti (RF) -. Vorremmo capire come si intendono affrontare le raccomandazioni che vengono date nelle conclusioni finali. E’ interessante che siano state ravvisate delle lacune nell’applicazione del codice di condotta. Abbiamo visto come tante volte anche nel recente passato i procedimenti legislativi abbiano mancato di trasparenza. Su questi punti, secondo noi dovremmo riflettere e forse sarebbe opportuno richiedere un dibattito sul tema”. “Il tema del sostegno alle famiglie va assolutamente affrontato. Ci faremo promotori di un coordinamento dei vari interventi insieme agli enti di riferimento del territorio, che sentono fortemente questa necessità” dice Sandra Stacchini (PDCS). “L’accordo di associazione in ambito finanziario avrà un impatto importante sulle attività sammarinesi – rileva Luca Gasperoni (PDCS) -. Abbiamo ricevuto una deroga di 15 anni ma abbiamo comunque necessità di immaginarci un po’ il futuro degli istituti bancari. Non parlo solo della parte patrimoniale: questi istituti devono fare degli utili aggredendo quote di mercato magari differenti”.
Spazio alla replica del Segretario di Stato Marco Gatti: “Sulla cartolarizzazione abbiamo fatto da poco un incontro, c’è la scadenza di fine novembre, posso comunicare che le necessità di liquidità per far fronte a quella scadenza sono oltre il doppio, quindi siamo in avanzo. Ad aprile ci sarà una nuova scadenza sicuramente più significativa: nel mentre potrebbe essere utile fare un nuovo incontro con l’Organismo di sorveglianza. Il sistema bancario sta dimostrando solidità. Questo è uno dei motivi per cui è stata confermata la tripla B meno. Sono stati fatti passi in avanti significativi. Resta il problema patrimoniale, per rispondere a quel percorso europeo che vogliamo fare. Il problema da affrontare è far sì che il sistema faccia una scelta: o i soci patrimonializzano le banche oppure devono trovarsi dei partner per arrivare velocemente ai livelli richiesti”.
Al Comma 2 comincia l’esame del progetto di legge “Misure per il consolidamento, lo sviluppo economico, il contenimento dei costi e disposizioni in materia fiscale”.
In apertura il Segretario di Stato Marco Gatti: “L’ipotesi è di fare a gennaio una seconda seduta dove esaminiamo gli emendamenti, con l’obiettivo di portare la legge nel mese di febbraio. Darei anche la disponibilità a ragionare se ci vogliamo dare un termine non perentorio per gli emendamenti, prima di Natale, così che durante il periodo natalizio si possa fare una riflessione sulle proposte dei partiti di opposizione. Per quanto riguarda l’articolo 1, è arrivata una richiesta di eliminare il più possibile il discorso delle Deleghe. Stiamo lavorando per trasformare alcune deleghe in articoli di legge da proporre come emendamenti o progetti di legge da sottoporre al Parlamento. Sulla libera professione medica, verrà proposto un progetto di legge quindi ci sarà un emendamento abrogativo. Poi stiamo lavorando sul sistema pensionistico complementare. Ci avevamo lavorato nella scorsa legislatura. Vi sono dei temi che hanno necessità di interventi veloci, come investimenti e Banca depositaria. Fondiss ha difficoltà di gestione. Stiamo pensando di elaborare un articolo che vada a risolvere il problema gestorio in attesa di un progetto di legge più organico che riguardi una riforma del Fondiss. Stiamo lavorando sulla legge 106. Ci sono attività gestite da lavoratori autonomi. Non è chiaro nella legge se sia possibile fare il conferimento d’azienda da lavoratore autonomo a società. Vorremmo cercare di capire questo aspetto. Rispetto alle Poste, stiamo lavorando ad uno strumento agevolativo per la liquidazione dell’imposta monofase. Stiamo ragionando su alcune modifiche allo statuto di Banca Centrale”.
Interviene Gaetano Troina (D-ML): “Mancano moltissimi temi rilevanti presenti nel programma di governo e ci chiediamo se questo è perché non vengono considerati prioritari oppure perché non è stato trovato un accordo. Non vedo scelte precise su determinati settori. Sul tema della casa vedo solamente un articolo che però non mi sembra dia una linea di indirizzo precisa. Spero veramente che non si voglia costituire una Immobiliare di Stato. Si fatica a comprendere la finalità dell’articolo 12. E’ difficile capire qual è l’obiettivo che si intende raggiungere e perseguire. Siccome si interviene sui Dipartimenti, sarei curioso di capire l’obiettivo. In favore degli istituti bancari sono stati fatti numerosi interventi nel corso degli anni: vorrei capire la finalità dell’articolo 16 che riguarda il credito di imposta”.
Rileva Nicola Renzi (RF): “Decideremo poi quale può essere il termine di presentazione, ringrazio il presidente per la volontà di collaborare. Il tema delle deleghe per noi è sempre stato problematico, non tanto perché in un articolo solo vengono messe molte Deleghe. A volte è anche difficile fare il contrario. Il tema fondamentale è che molte di queste deleghe sono talmente ampie che tolgono potere di indirizzo al Consiglio Grande e Generale. I consiglieri che lavorano nel settore privato hanno il permesso di venire in Consiglio ma non hanno contributi. Bisognerebbe mettere anche i consiglieri nelle condizioni di non avere una rimessa da questo punto di vista. Magari venisse fatta una legge che consenta finalmente ai depositi Fondiss di essere remunerativi. Non deve essere una cosa speculativa ma qualcosa che garantisca la sostenibilità del fondo pensionistico. Ci sono state battaglie referendarie, io ero contrario. Oggi abbiamo un Fondiss infruttifero. Poi manca un’altra cosa che è la definizione della riforma IGR. E’ stata promessa in qualche modo al FMI, mi pare di capire. Come la vogliamo fare? Lì andremo sicuramente allo scontro, soprattutto sulla questione delle deducibilità in materia di sanità. La riforma dev’essere basata sull’equità. Poi c’è il tema dell’emersione di tutti i redditi. L’elusione a San Marino è ancora piuttosto presente. Sulla modifica dello statuto di Banca Centrale, stendo un velo pietoso. Sulla ricerca e sull’innovazione, San Marino deve essere all’avanguardia, quindi incominciare a pensare ai servizi avanzati. Noi cercheremo di fare delle proposte, alcune già nell’assestamento di bilancio, specialmente per le piccole-medie imprese. Vogliamo capire come il Governo intende invertire questa tendenza, perché i venti in Europa sono molto molto preoccupanti. Sono crisi che prima o poi ci presenteranno il conto. Non voglio creare sfiducia, ma bisogna pensare che potrebbero esserci anni in cui le cose vanno peggio del previsto”.
Nel pomeriggio i lavori della Commissione proseguono con nuovi interventi dei Commissari.
Prende la parola Sandra Stacchini (PDCS): “Farei seguito all’intervento di Troina che chiedeva specifiche sull’articolo 16. All’apparenza può sembrare a favore delle banche, ma non lo è. Il comma 3 va a sfavore delle banche, perché il decreto legge 112 prevedeva la rivalutazione del credito di imposta del 5% a favore di una banca di San Marino. Questa specifica viene abrogata. E’ vero che il Fondiss ha reso poco, gli investimenti erano non speculativi. Personalmente, vorrei avere la possibilità di fare una scelta: decidere se una quota del mio fondo pensione viene gestita in modo speculativo o meno. Ci può stare che io scelga una tipologia di fondo azionario con un maggiore fattore di rischio o eventualmente uno con un minore fattore di rischio. Condivido comunque il parere di chi dice che in generale questo tema dei fondi vada rivisto”.
Spazio ad Emanuele Santi (Rete): “Il fatto che la Commissione preposta vada a gennaio è una cosa buona. Chiediamo anche che non venga impegnata la prima settimana, per non far fare ai consiglieri tutto il lavoro di confronto politico durante il periodo festivo, dal 23 al 26. Faremo una legge omnibus, ma prima andremo a ratificare il bilancio tecnico dello Stato. Abbiamo evidenziato il problema che venga ratificato il bilancio prima di quello omnibus. Se a febbraio verranno fatti degli interventi che modificano poste di bilancio, queste non avranno copertura. Quindi bisognerà poi andare in assestamento ad aprile. Il bilancio esce con una perdita di 27 milioni, e veniamo con un assestamento di meno 37. Abbiamo bilanci che perdono strutturalmente quasi 30 milioni di euro. La gestione del debito impatta per 40 milioni di euro di costi all’anno. Una riflessione va fatta. La politica dovrebbe dire in maniera chiara di andare verso fonti di approvvigionamento che costano meno. Invece andiamo nella direzione opposta. Anziché diminuire gli interessi in capo allo Stato, li andiamo ad aumentare con la sostituzione di parte dell’irredimibile con un titolo che ci costa di più. Io farei una riflessione sul chiudere i debiti più onerosi, su cui paghiamo il 6,5%. Oggi abbiamo un testo di 20 articoli dove la maggioranza non ha inserito nulla di quelli che erano i temi della campagna elettorale. Problema casa, affitti, tutela dei salari, edilizia sovvenzionata, contributi non versati, etc. Abbiamo la conferma che si sta solo litigando per posti e poltrone: questo è il primo dato politico. Non c’è nulla sulla questione del soggetto inidoneo. Sulla gestione dei fondi pensione, c’era un progetto di legge già fatto. E’ il momento di intervenire per dare la possibilità che possano essere investiti in prodotti più redditizi. All’articolo 8 c’è l’abolizione dell’obbligo della dichiarazione di mantenimento della cittadinanza. ma non c’è niente sull’eliminazione dell’obbligo di rinuncia. L’articolo sul reperimento degli immobili dovrà essere oggetto di discussione. Qualche approfondimento in più va fatto. La grande assente è la riforma IGR”.
Afferma Luca Boschi (Libera): “Vorrei rassicurare le opposizioni. Su temi specifici faremo progetti di legge appositi. Ci sarà un progetto di legge sull’emergenza casa. E non ci sarà nessuna Immobiliare di Stato. Sull’inclusione lavorativa ci sarà un progetto, così pure sull’ICEE. Lo stesso per le riforme istituzionali. Sul PRG anche lì ci sarà un progetto di legge che arriverà in aula nei primi mesi del 2025. La strategia vincente e corretta di questo Governo è stata quella di inserire tutto in una legge omnibus, ma di trattare argomenti che meritano attenzione con progetti di legge appositi. Avremo indicazioni da dare al Segretario anche sul bilancio previsionale. A noi piacerebbe un capitolo apposito sul finanziamento alla ricerca universitaria. Poi c’è il discorso sulla riduzione del debito dello Stato. Per la legge sviluppo, si dovrà andare in due direzioni. In questa prima bozza manca il progetto Paese, così come mancano – ma era nei nostri programmi – le misure per contrastare le difficoltà sociali. Il bilancio dello stato è strutturalmente in attivo se vediamo la gestione di esercizio. Altro tema fondamentale sarà la riforma dell’IGR, che però avrà i suoi effetti dal 2026. E’ un pilastro fondamentale. Questa cosa si lega al passaggio all’Iva che l’Europa ci richiede e che avrà delle ripercussioni sulle casse dello Stato. Vogliamo affrontare le tematiche principali con progetti di legge appositi che saranno presentati tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. Sul metodo dello sdoppiamento ci sembra una cosa molto positiva”.
Interviene Maddalena Muccioli (PDCS): “Ci sono tematiche come l’emergenza casa che sono molto sentite da tutti, ma un semplice emendamento potrebbe non essere risolutivo del problema. Questo però non vuol dire rimandare ad un tempo indefinito la risoluzione della problematica. Se viene riconosciuta come urgente, il progetto di legge non può essere rinviato troppo, e non si può bocciare qualsiasi emendamento su quella stessa tematica. Se c’è la volontà di una trattazione organica, ci deve essere il risvolto pratico e la selezione di argomenti da inserire nel progetto di legge. All’articolo 15, non c’è un intervento a favore di trust esteri, ma è una specifica su una legge. Serve a meglio esplicitare come calcolare il credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero. Apprezzo la volontà del Governo di ridurre il numero delle Deleghe. E’ stato toccato il discorso della cittadinanza: su quell’aspetto, o tramite emendamenti o tramite un progetto di legge apposito, è ora di iniziare a fare dei ragionamenti”.
Seguono le considerazioni di Sara Conti (RF): “Mi soffermerò su quello che manca in questa legge. Boschi ha dichiarato che su temi centrali, come l’emergenza casa ma anche le difficoltà sociali, porterete dei progetti di legge separati. Non lo so, non sono molto convinta che sia la strada giusta. Tutte queste operazioni richiederanno dei fondi, ma se non li prevediamo nella legge di bilancio, poi cosa facciamo? Secondo noi mancano anche altri temi. Mi piacerebbe sentire se all’interno dei vostri partiti avete già elaborato delle tematiche che ritenete di portare in materia di sviluppo. Qua non c’è niente a parte gli aiuti alle banche. Infrastrutture, autonomia energetica: sono temi a cui teniamo molto. Però anche qui non c’è niente all’orizzonte. La modalità mi sembra fatta al contrario. Potrebbe funzionare se ci fossero i tempi giusti, ovvero portando la prima lettura a settembre e poi arrivare a dicembre con la legge di bilancio tecnica avendo già la seconda lettura della legge di consolidamento economico. Vi chiediamo di essere più chiari su quello che intende inserire come contenuti. A volte ci si trova ad esaminare emendamenti all’ultimo minuto, ma spesso non abbiamo il tempo di valutarne la portata. Quindi dobbiamo rispettare le tempistiche che ci siamo dati”.
Dice Iro Belluzzi (Libera): “Io ritengo importante uscire dal cliché che abbiamo vissuto negli ultimi 12 anni, dove le leggi di bilancio diventavano un campo di battaglia demagogico. Si cercava in tutti i modi di ostacolare l’approvazione della legge con uno spettacolo indecoroso. Non credo che si sia fatto il bene del Paese. Io ritengo che ci debba essere più fiducia e rispetto tra i membri del Consiglio e della Commissione. Pensare che tutti quanti operiamo per far crescere il Paese. Per uno Stato è importante avere leggi leggibili. Tante suggestioni vengono proposte, molto spesso nella legge di bilancio entrano suggestioni non praticabili. Usciamo dalla solita demagogia del fatto che non si ha un’idea di sviluppo, l’idea di sviluppo sottotraccia c’è. Vedo la possibilità di sviluppo nel fatto che si possa arrivare velocemente alla stabilizzazione e armonizzazione con il resto del mondo nel nostro sistema bancario. Alcune cose vanno verso una soluzione, sicuramente ci sarà un’accelerazione in cui tutti quanti insieme andremo verso una internazionalizzazione che non può rimanere un dire ma deve diventare un fare. Le visioni si costruiscono insieme con norme condivise”.
Rileva William Casali (PDCS) “le deleghe sono meno e si è accolto l’invito a renderle più specifiche perché non siano ad ampio raggio di azione. Anche io sarò attento sull’articolo 12 sugli interventi che devono avvenire nella pubblica amministrazione. Bisogna attivarsi in modo attento, dobbiamo rendere queste modifiche il più efficienti possibile. Giusto dare anche una migliore gestione al Fondiss. Il nostro pilastro deve poter dare una redditività che permetta una rivalutazione del capitale dei lavoratori. Per quanto riguarda la parte informatica, c’è un passaggio molto delicato: non penso che questa public company si metta a fare il controllo dei Pc, non è questo lo scopo. Immagino che si parli di apparati di rete e che questa società concentri la sua attività nell’ambito infrastrutturale, anche in materia di sicurezza. Questo soggetto dovrà collaborare anche con la parte privata. Non possiamo pensare che tutto passi attraverso il portale gov.sm. Se la tendenza è questa, rendere più agevole la comunicazione con la PA, fare un vero processo di trasformazione digitale, allora lo posso comprendere e approvare. Diversamente lo vorrei approfondire. Concordo con i commissari di opposizione: gli emendamenti li dobbiamo discutere in tempi utili, se veramente crediamo che questo possa essere un approccio nuovo, dunque la collaborazione con l’opposizione deve essere fattiva”.
Osserva Luca Della Balda (Libera): “Mi rallegro che alcune deleghe sono state stralciate. Tengo a sottolineare una cosa sul settore bancario. Ritengo che il termine di 15 anni concesso per l’adeguamento, è a mio avviso eccessivo. E’ vero che occorre tempo, ma secondo me questo rilassa eccessivamente il sistema. Dobbiamo adattarci, anche noi correre e aggiornarci se vogliamo essere competitivi sui mercati. Penso alle occasioni perse, che avrebbero consentito al nostro sistema finanziario di ricavare risorse. Sulla patrimonializzazione: d’accordo con quanto detto da Gatti, gli azionisti devono provvedere a questo. Se non sono in grado di farlo, ben vengano investitori stranieri. Non vedo quale problema ci sia ad incrementare i players nei settori. Questo non significa rinunciare alla sammarinesità”.
Aggiunge Luca Gasperoni (PDCS): “E’ una modalità nuova che andrà rivista. Bene il lavoro fatto sulla riduzione delle Deleghe, ma anche noi commissari di maggioranza avevamo espresso questa necessità. Ci aspettiamo la presentazione dei progetti di legge. Sull’irredimibile: sicuramente è vero che andremo ad aumentare la spesa per la quota interessi, dall’altra parte non ci dobbiamo dimenticare che per Cassa di Risparmio quella quota non produce assolutamente nulla, non è una posta che può usare a livello finanziario. Liquidando quella posta – 50 milioni – ci aspettiamo che Cassa di Risparmio abbia un ritorno a livello di utili. E quegli utili possono essere usati per abbattere l’irredimibile stesso”
Interviene in replica il Segretario di Stato Marco Gatti: “Vorrei dissipare il dubbio sul bilancio presentato in maniera tecnica. Sino al dicembre del 2020, i bilanci presentati erano più asciutti dell’attuale. Dal dicembre del 2021 è cambiata la modalità. Si è iniziato ad inserire una serie di articoli che andavano a variare di volta in volta. In questo frangente la legge di contabilità non è mai cambiata. A seconda di come vengono scritti gli articoli, non è un problema di coperture. Sono previsti gli assestamenti in ragione di eventuali normative. A seguito dell’assestamento, la pratica può continuare il suo corso. Non c’è un problema di copertura sul Pdl. Vorrei rappresentare che il nostro programma di Governo è di cinque anni e non dobbiamo incorrere nell’errore di volerlo realizzare nei primi mesi: vanno date le priorità ai temi che il momento impone. Questo Pdl non deve rappresentare un provvedimento su tutto, ma dev’essere un provvedimento che consolida e rafforza ma nell’ottica di piccoli interventi modificativi di norme. Per quanto riguarda la società informatica dello Stato, l’obiettivo è quello di avere una società pubblica. Forse siamo oggi l’unico Stato che gestisce il suo sistema informatico attraverso soggetti privati. Uno Stato non può essere nelle mani di un privato. Una società che si occupa dei programmi della Pa interfacciandosi anche con il privato. L’articolo 12 è un articolo che introduce un primo aspetto di delegificazione. Quanto alla riforma IGR, è un obiettivo del prossimo anno, insieme alla riforma IVA. Non abbiamo fatto previsioni di entrata per il 2025, visto che la riforma entrerà in vigore l’anno successivo. Fin tanto che non c’è la legge, non facciamo previsioni. Sul trust, è stato già dibattuto: il problema è la doppia imposizione. E’ una problematica interpretativa. Sul rollover dei titoli: è vero che c’è un maggiore impatto sugli interessi, però per quanto riguarda gli equilibri finanziari non sempre si deve guardare al costo spicciolo. Cassa di Risparmio non realizza utili: se è possibile sbloccare l’attivo, andiamo a sbloccarlo, anche se magari all’inizio ci costa qualcosa di più. Abbiamo pagato interessi importanti, ma il nostro bilancio è migliorato, quella liquidità ha rimesso in moto l’economia. Rispetto al credito di imposta sulle banche: è un elemento che deve essere tolto dai bilanci delle banche in un’ottica di integrazione europea. Ora questa cosa qui bisogna che iniziamo ad assorbirla. E’ un problema che va affrontato, iniziamo a vedere se con questa modifica lo Stato riesce a reggere. Dobbiamo fare uno sforzo per risolvere queste criticità del passato con attenzione alla spesa e all’aumento delle entrate”.
Conclude Silvia Cecchetti (PSD): “Mettiamo come termine ultimo per gli emendamenti il 23 dicembre alle 12. E’ chiaro che non è un termine perentorio, però cerchiamo di non sforare, in modo che maggioranza e opposizione abbiano il tempo per esaminare gli emendamenti. Per la Commissione di gennaio, dovrà essere conciliata con le esigenze di convocazione del Consiglio”.
Di seguito una sintesi degli interventi
1. Comunicazioni
Emanuele Santi (Rete): Ritengo importante capire come sta andando Cassa di Risparmio, ma soprattutto in riferimento all’operazione Delta. Abbiamo fatto un dibattito qualche giorno fa sui danni che ha subito lo Stato, non abbiamo citato la questione Delta che forse è la più grossa. Credo che un riferimento su come sta andando Delta, e la procedura di recupero dei crediti fiscali, sia doverosa. Ci terrei ad avere un riferimento da parte di Banca Centrale: abbiamo due relazioni, 2022 e 2023. Nel 2023 perde 4,6 milioni di euro. Credo che su questo tema sia doveroso un approfondimento per capire se c’è stato un invertimento della rotta a livello di bilancio economico.
Nicola Renzi (RF): Noi ci uniamo alle richieste del consigliere Santi. Questa legislatura è iniziata con una rincorsa. Questi sei mesi sono stati la prosecuzione della precedente legislatura. Di alcune cose non parliamo più e di altre siamo nell’indeterminatezza: ad esempio l’accordo di associazione. Credo che questa Commissione non può mettere la testa sotto la sabbia, meriterebbe di riunirsi più spesso e affrontare tematiche urgenti. Cassa di Risparmio è uscita dai radar da anni. Queste dovrebbero essere notizie da portare all’attenzione della politica anche per lavorare ad un piano di ristrutturazione del settore bancario. Anche perché l’accordo di associazione ci dà indicazioni precise. E’ necessario ritornare anche sulla questione della cartolarizzazione. Ci vuole un grado di informazione assolutamente maggiore: affinché non sembra che queste questioni siano solo nelle mani di pochissimi.
Gaetano Troina (D-ML): Mi associo alla richiesta di Santi di poter incontrare nuovamente i componenti dell’Organismo di sorveglianza sulla cartolarizzazione. Su Cassa di Risparmio la sensazione diffusa è che ci siano delle condizioni assolutamente non concorrenziali. I clienti scappano da quell’istituto piuttosto che entrarci: andrebbero riviste le condizioni. Vorrei avere dei chiarimenti su come avviene la scelta del personale in quella struttura. Come ultimo tema che volevo toccare è un allarme lanciato in questi giorni dall’Unione dei Lavoratori: sono triplicate le richieste di anticipo su Fondiss.
Sara Conti (RF): I Commissari avranno avuto modo di vedere che è uscito il report del GRECO. Vorremmo capire come si intendono affrontare le raccomandazioni che vengono date nelle conclusioni finali. E’ interessante che siano state ravvisate delle lacune nell’applicazione del codice di condotta. E’ un argomento che non possiamo non affrontare. Abbiamo visto come tante volte anche nel recente passato i procedimenti legislativi abbiano mancato di trasparenza. Su questi punti, secondo noi dovremmo riflettere e forse sarebbe opportuno richiedere un dibattito sul tema. E’ stato riportato il fatto che giornalisti che avevano richiesto legittimamente l’accesso a informazioni di pubblico dominio, sono stati processati. Su questo il GRECO fa una raccomandazione precisa. Quindi adottare delle azioni per migliorare l’accesso del pubblico alle informazioni.
Sandra Stacchini (PDCS): Il tema del sostegno alle famiglie va assolutamente affrontato. Ci faremo promotori di un coordinamento dei vari interventi insieme agli enti di riferimento del territorio, che sentono fortemente questa necessità. Si lavora molto separatamente e magari in maniera non coordinata. Il coordinamento sarà necessario oltre agli interventi di tipo economico.
Luca Gasperoni (PDCS): L’accordo di associazione in ambito finanziario avrà un impatto importante sulle attività sammarinesi. Abbiamo ricevuto una deroga di 15 anni ma abbiamo comunque necessità di immaginarci un po’ il futuro degli istituti bancari. Non parlo solo della parte patrimoniale: questi istituti devono fare degli utili aggredendo quote di mercato magari differenti. Abbiamo ratificato da poco il Decreto su blockchain e cripto. Si sta ragionando di intelligenza artificiale. Non possiamo noi da quest’Aula consiliare prendere delle decisioni sulla gestione del debito.
Segretario di Stato Marco Gatti: Su Banca Centrale viene fatta la critica dell’aumento del personale. Temo purtroppo che nell’ambito dell’accordo di associazione la richiesta di risorse aumenterà, perché la burocrazia è maggiore. Bisogna andare a vedere effettivamente il rapporto ore/lavoro. Ci sono delle cose specifiche che possono essere esplorate in una audizione specifica con Banca Centrale. Ci sono dei ragionamenti sullo statuto per renderlo conforme all’accordo di associazione. L’altro tema riguarda il conto economico di Banca Centrale. Quello che mi sento di dire: sicuramente i temi che avete toccato sono interessanti. Sulla cartolarizzazione abbiamo fatto da poco un incontro, c’è la scadenza di fine novembre, posso comunicare che le necessità di liquidità per far fronte a quella scadenza sono oltre il doppio, quindi siamo in avanzo. Ad aprile ci sarà una nuova scadenza sicuramente più significativa: nel mentre potrebbe essere utile fare un nuovo incontro con l’Organismo di sorveglianza. Il sistema bancario sta dimostrando solidità. Questo è uno dei motivi per cui è stata confermata la tripla B meno. Sono stati fatti passi in avanti significativi. Resta il problema patrimoniale, per rispondere a quel percorso europeo che vogliamo fare. Il problema da affrontare è far sì che il sistema faccia una scelta: o i soci patrimonializzano le banche oppure devono trovarsi dei partner per arrivare velocemente ai livelli richiesti.