Politica

Vaccini ai consiglieri, polemiche tra Rf e maggioranza

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di RF sul tema dei vaccini:

La situazione è grave ma non è seria. Tutti abbiamo capito che questo è il momento più grave della pandemia e dei suoi impatti economici, sociali e finanziari. In questa situazione, tutti i partiti di maggioranza, che hanno smesso di comunicare con la cittadinanza da un pezzo – concedendosi solo scarni e sporadici comunicati – hanno dimostrato di non riuscire ad essere seri, impugnando all’unisono e con un sol corpo la penna per tuonare contro… un post su Facebook di Repubblica Futura, e cercare così di dimostrare la loro compattezza, ormai così rara evidentemente che solo un post di Repubblica Futura può propiziare.
RF ha infatti informato che i suoi Consiglieri non hanno accettato di compilare la richiesta inviata dal Segretario Ciavatta (perché poi dal Segretario di Stato e non dagli organismi sanitari preposti?) per offrire ai membri del Consiglio Grande e Generale canali preferenziali per poter essere vaccinati. Abbiamo avuto l’ardire di dire di no. La maggioranza ci ricorda che alcuni dei consiglieri di Rf hanno già avuto il Covid – alla faccia della privacy, sbandierata solo quando fa comodo! – È vero, vari consiglieri di Rf, anche grazie alla dabbenaggine un po’ stordita e un po’ arrogante di alcuni Segretari di Stato, hanno avuto il privilegio di prendersi il Covid tra i primi e, molto probabilmente, proprio in Consiglio Grande e Generale quando, specialmente i Segretari Tonnini e Ciavatta, ci hanno costretto a svolgere le sedute del parlamento a Palazzo Pubblico, incuranti dei rischi che si sarebbero corsi. Allora la maggioranza non ha impugnato la penna ma ha approfittato di ogni colloquio con noi per chiederci di continuare a combattere contro questa scelta dissennata, perché loro, così ci dicevano, non potevano farlo (già questo dà l’idea di come viene gestito il Paese!)
Evidentemente però agli scrivani un po’ sgrammaticati della maggioranza sfugge che anche chi ha già contratto il Covid, peraltro vari mesi fa, può essere soggetto a vaccino e quindi avrebbe potuto godere – indebitamente, crediamo noi – della dose vaccinale, alla quale abbiamo detto no.
Inoltre i prodi araldi della compagine governativa, forse non accorgendosene neppure, mettono nero su bianco una cosa incredibile: “sono state predisposte liste aggiuntive a quelle ordinarie: laddove un certo numero di soggetti prenotati non si presentasse all’appuntamento stabilito…” ed in queste liste, sempre secondo i nostri prodi, sarebbero stati inseriti consiglieri e magistrati.
Bene, carissimi signori, la pezza ci pare davvero peggiore del buco. Sapete cosa si sarebbe dovuto fare? Si sarebbero dovute fare, sì, “liste aggiuntive” ma non certo riservandole a categorie che oggi a rischio proprio non sono, come i consiglieri. Si sarebbero dovuti inserire in queste liste i malati cronici, come i diabetici, chiamati solo da ieri o da oggi, oppure proseguire con le fasce di età successive in ordine di priorità. Cosa evidentemente che non si è stati in grado neppure di concepire, tra via crucis delle prenotazioni (telefoniche e on-line), opacità del piano vaccinale e furbetti del vaccino, denunciati – guarda caso – non da RF ma da alcuni consiglieri di maggioranza.
Aggiungiamo, infine, che le vaccinazioni dei consiglieri non sono state affatto concepite come “tappabuchi” ma predisposte tutte nel giro di un paio di giorni, in maniera organizzata e scientifica. Con tanto di grandi leader della maggioranza che giravano, durante il Consiglio, tra i banchi a chiedere a chi non si era ancora vaccinato perché non lo avesse fatto (anche qua, viva la privacy e viva la divisione dei ruoli, oramai un optional in questo Paese).
Infine, un piccolo consiglio alla maggioranza che evidentemente non sa proprio più dove sbattere la testa: provate a fare qualcosa per il Paese, lasciate perdere il grottesco teatrino della politica – del quale siete prigionieri – smettete di cercare di raccontarla ed assumetevi le vostre responsabilità davanti al Paese, compresa quella (per la verità assai meno grave di aver avallato acriticamente e ciecamente vari abomini portati avanti dal Governo) di aver accettato una corsia preferenziale per essere vaccinati.
Post Scriptum – tra l’apoftegma e la parenesi – in particolare per gli amici di Rete: un po’ di serietà, suvvia, quelli che un giorno rifiutavano le brioches alla buvette, non possono oggi abbuffarsi di vaccini.

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