Politica

Mozione Conclusiva dell’Assemblea Congressuale di Sinistra Socialista Democratica

San Marino. L’Assemblea Congressuale di Sinistra Socialista e Democratica approva il documento che il Consiglio Direttivo del Partito ha portato alla discussione, approva l’ordine del giorno per la nuova Europa, discusso ed emendato dall’assemblea stessa. Ringrazia il Segretario uscente Eva Guidi per il lavoro compiuto e le augura un buon lavoro per l’impegno ancor più complesso che ha assunto.

Indica a tutti gli organi del partito di implementare i percorsi di democrazia interna per far si che le decisioni vengano assunte nella massima consapevolezza e partecipazione.

I numerosi elementi di novità sulla scena politica, che riguardano il Paese nel suo complesso e il Partito nella sua specificità, richiedono questo aggiornamento ad un anno di distanza dal primo Congresso.

La prima fase che ha caratterizzato l’azione della maggioranza di governo si sta progressivamente chiudendo dando avvio a nuovi processi, ancor più complessi e ancor più importanti.

Fino a ieri si è dovuto lavorare alacremente per destrutturare poteri che da decenni si erano radicati, ma che avevano anche dimostrato la loro inadeguatezza nell’individuare vie d’uscita dalla crisi economica e sociale che attanaglia il Paese e tra l’altro con evidenti responsabilità nell’averla provocata.

Se l’azione è stata fino ad oggi piuttosto ‘ruvida’ nei confronti delle altre componenti sociali, in quanto anche loro dovevano essere scosse dalle vecchie logiche di potere, oggi occorre avviare un coinvolgimento complessivo nei progetti di ricostruzione, capaci di fare emergere le migliori competenze e le maggiori energie affinché questo difficilissimo compito possa essere svolto.

Oggi il compito è quello di costruire nuove prospettive e nuove opportunità per lo sviluppo non solo economico, ma anche sociale e culturale.

Un cambio di passo deciso, quindi, che rimette in gioco anche alcune prassi e pone il clima sociale, la collaborazione con le forze sociali ed economiche in primis, al centro dell’azione politica del Partito e ci auguriamo dell’intera maggioranza, formulando ipotesi di percorso non rigide e aperte alle proposte.

Un processo che passa dal rafforzamento e il consolidamento dell’autorevolezza delle principali istituzioni dello Stato e ne valorizza le autonomie.

Il processo deve necessariamente interessare i quattro pilastri fondamentali dell’economia: il sistema delle imprese, il sistema finanziario, il bilancio dello Stato, gli investimenti pubblici e privati.

Interventi a favore delle imprese affinché il settore pubblico diventi elemento di forte sostegno e collaborazione nei confronti del settore privato, eliminando la burocrazia;

Interventi per mettere in sicurezza il sistema bancario anche attraverso scelte strategiche quali  la creazione di una bad bank, il memorandum con Banca d’Italia, la definizione dell’accordo di associazione con la UE;

Interventi sulla finanza pubblica tenendo presente  la necessità dell’equilibrio dei conti  anche per sostenere la realizzazione delle opere pubbliche e dei piani di sviluppo.

La realizzazione delle quattro fondamentali riforme: il sistema pensionistico, il sistema delle imposizioni indirette con l’introduzione dell’Iva, la revisione della spesa pubblica, le procedure di accertamento dei redditi delle persone fisiche e giuridiche

E’ fondamentale che SSD eserciti un’indispensabile azione in difesa dello Stato Sociale rappresentato principalmente dall’Istruzione, dalla Sanità e dalla Sicurezza Sociale.

Per questa difesa, prioritaria è l’approvazione e applicazione dell’ICEE, per ottenere una distribuzione delle agevolazioni più equa e mirata ai soggetti più deboli, anche come strumento per la definizione di un patto sociale con le organizzazioni sindacali in grado di assicurare sempre di più giustizia ed equità.

Con molta più convinzione occorre avviare un percorso di avvicinamento con tutte le persone e i soggetti politici dell’area riformista, in particolare con Civico 10 e aprire un dialogo costruttivo con quella parte della sinistra che ha mostrato disponibilità segnando una prima differenza da un atteggiamento di opposizione preconcetta.

Condividiamo la necessità di un cambio di passo nell’azione della maggioranza verso politiche di progresso culturale indirizzate ai diritti civili e umani, in grado di stimolare la ricostruzione del Paese, in collaborazione con le forze sociali e produttive, con l’obiettivo di rilanciare un clima di pace sociale adeguato per affrontare le sfide del futuro.