Politica

Quasi 2000 firme contro la Patrimoniale

San Marino. Una firma contro la patrimoniale. E San Marino si mobilita. A lanciare l’iniziativa è l’Unas, appena qualche giorno fa. Subito viene raccolta dai cittadini e dai partiti di opposizione. Oltre 700 firme già depositate. Ma la raccolta continua fino a venerdì 4. I foglietti girano ovunque. Ma è già record. Non solo per la massiccia adesione popolare di protesta, ma anche per il coro di dissenso che si alza dai lavoratori, dalle associazioni datoriali, dai sindacati. Ciascuno con le sue motivazioni, tutte legate dal filo rosso del dissenso contro una tassa giudicata iniqua e ingiusta. Che tra l’altro va ad aggiungersi alla minimum tax, in scadenza oggi, e alla sanatoria edilizia, che è praticamente un’altra tassa.

Il governo ha annunciato alcune modifiche al testo originario della patrimoniale, che comunque stamane è arrivato sul tavolo del Congresso di Stato, ultimo giorno utile per l’emanazione del decreto, così come fissato dalla finanziaria del dicembre scorso. L’intenzione è di portarlo alla ratifica già nella sessione consiliare di maggio. Mercoledì l’Ufficio di presidenza fisserà data e ordine del giorno. Ma nel dibattito politico non mancherà di pesare la valanga di firme che è stata raccolta in questi giorni. Una maniera per far arrivare a Palazzo la voce del popolo.

Tre le correzioni sostanziali apportate alla patrimoniale dalla Segreteria Finanze: è stata ridotta di 0,2 punti l’imposta straordinaria sul patrimonio netto delle società, mentre non pagheranno nulla gli immobili posseduti all’estero da sammarinesi e residenti, così come gli strumenti finanziari – sempre detenuti all’estero – dalle persone fisiche che hanno ottenuto la residenza fiscale. Le modifiche che porteranno nelle casse dello Stato 15 milioni, 3 in meno di quelli ipotizzati inizialmente.