Commissariamento: tutti i soldi della Fondazione BCMS
San Marino. Che qualcosa non andasse nella Fondazione di Banca Centrale, si era già capito nel 2016, quando, dopo la nomina di Grais alla presidenza di BCSM, si era posto il problema dello stipendio. Che lui pretendeva fosse più alto di quello stabilito. All’epoca erano solo voci che giravano tra i corridoi della politica. Il caso vero e proprio scoppia lo scorso mese di ottobre, quando dal Consiglio dei XII esce la notizia che, tramite contratti di collaborazione, la Fondazione elargiva soldi probabilmente non dovuti ai vertici di BCSM.
Durante il Consiglio di ottobre, è ancora una volta Rete che squarcia il velo di omertà che circonda certe faccende, con un ordine del giorno molto circostanziato. Il quale, ripercorrendo obiettivi e prerogative della Fondazione, ricostruisce la storia e chiede che il Consiglio Grande e Generale impegni il Consiglio dei XII “nell’intraprendere ogni iniziativa prevista per legge nei confronti della Fondazione della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, atta a tutelare tutte le posizioni del caso, in primis lo Stato e l’Eccellentissima Camera.”
Un atto piuttosto forte, motivato da diversi fattori. Primo tra questi: “il caso più unico che raro, la Presidenza della Banca Centrale di San Marino nonché della Fondazione, è attualmente rivestita dalla medesima persona e nello specifico, dal Dottor Wafik Grais.” Insomma, un’anomalia tutta sammarinese.
Inoltre, spiegava Rete nel suo odg, che enormi forzature erano state perpetrate attraverso delibere della stessa Banca Centrale “per le quali gli organismi di controllo della Fondazione non potevano far altro che prenderne semplicemente atto, riguardanti ad esempio, la stipula di ulteriori benefit extra budget rispetto la stipula di contratti di lavoro del dottor Grais, del dottor Savorelli e del dottor Siotto, per un ammontare di spese in capo alla Fondazione pari a 127.256,87 euro solo per l’anno 2017 ancora in corso. E che in particolare:
- Per il Dottor Wafik Grais si evidenzi la volontà a nome dell’allora Segretario alle Finanze, Gian Carlo Capicchioni, che in data 18 Febbraio 2016 attraverso il verbale dell’Assemblea dei Soci della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, ed in rappresentanza del socio di maggioranza, l’Ecc. ma Camera, propose di corrispondergli un extra di 66.000,00 euro annui da imputare alla Fondazione della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, precisando inoltre “di non corrispondere compenso agli altri membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale”.
- Per il Dottor Lorenzo Savorelli, che con delibera del ConDir di Banca Centrale dell’11 Marzo 2016, prevedeva “un rapporto di collaborazione con la Fondazione, a fronte di un compenso massimo omnicomprensivo di 70.000,00 euro lordi su base annua, a seguito del perfezionamento della sua nomina a Direttore Generale”.
- Per il Dottor Filippo Siotto, che attraverso una ulteriore delibera del ConDir di Banca Centrale del 4 Maggio 2016, prevedeva “la stipula di un contratto di consulenza con la Fondazione, con un compenso annuale di 50.000,00 euro lordi annuale” .
Non è finita. Nell’odg si rimarca ancora che: “Nelle comunicazioni pervenute per legge al Consiglio dei XII, durante la seduta del 13 Giugno 2017, con documento datato 29 Maggio 2017 e firmato dal Presidente della Fondazione Banca Centrale della Repubblica di San Marino, Wafik Grais, si apprende che il medesimo in virtù del duplice ruolo rivestito, autorizzò un reintegro del fondo di dotazione della Fondazione della Banca Centrale, per un importo di 200.000,00 euro, da parte del Socio Unico, appunto Banca Centrale; ossia della medesima Banca Centrale che ha lo Stato quale socio primario.”
Dopo diverse richieste ufficiali fatte recapitare dal Consiglio dei XII al Presidente della Fondazione della Banca Centrale della Repubblica di San Marino, Wafik Grais, mai esaustive nel dar maggior contezza giustificativa verso il reintegro del fondo di dotazione summenzionato, il Consiglio dei XII ha ritenuto, all’unanimità, di audire il Collegio Sindacale della Fondazione, quale ultima ratio per poter capire cosa stesse accadendo.
L’ordine del giorno presentato da Rete nell’ultima sessione consiliare non è stato votato, ma il Consiglio dei XII ha penato di agire autonomamente e, il 31 ottobre, ha deciso – pare all’unanimità – di commissariare la Fondazione BCSM. Un atto che non è solo amministrativo, ma che ha una grande valenza politica e che sicuramente non mancherà di riverberare le sue conseguenze nei prossimi giorni.