Politica

Il Consiglio, la protesta di piazza, le banche

Giochi del Titano

San Marino. Il Consiglio Grande Generale inizia i suoi lavori questa sera. Anche questa è una novità, che non si era mai registrata prima. Ma chi pensava che, forse, di sera, sarebbe stato tutto più tranquillo e sotto controllo, si sbagliava. Intanto, la protesta di piazza, con i correntisti Asset che andranno di nuovo a manifestare sul Pianello. A far loro compagnia ci saranno i cittadini di Acquaviva, che a loro volta protestano per le antenne.

In aula, invece, a scaldare l’atmosfera ci sarà ancora la questione della banche. Pare infatti, secondo alcune voci circolate in questi giorni, che ci siano state delle dimissioni nella Vigilanza di Banca Centrale, delle quali non si è avuta né conferma, né smentita. Poi c’è la DC, che ha annunciato un esposto in tribunale per verificare che le connessioni tra BCSM, Banca CIS e alcune società lussemburghesi non abbiano portato conseguenze negative nelle scelte delle nomine interne e in quelle di politica bancaria.

Poi c’è sempre Asset e il suo passaggio in Carisp, che stenta ad andare avanti e con il governo che sposta sempre più in là l’asticella. I problemi sono tanti e complessi, non ultimi quelli dei dipendenti e di una liquidità che sembra essere al lumicino.

Poi c’è la questione sollevata in Consiglio di Previdenza per la trasformazione dei fondi pensione in titoli di Stato, che avranno un rendimento molto inferiore (dal 5 passeranno al 2 per cento), ma “se Cassa dovesse fallire, si perderebbe tutto”. Musica e parole del Segretario alla Sanità Franco Santi, che forse non si è reso conto della gravità della sua affermazione.

Poi c’è la questione degli emolumenti dei vertici di Banca Centrale, che avrebbero aggirato la legge sul tetto degli stipendi con il solito meschino espediente delle collaborazioni fasulle.

Poi c’è tutto l’ordine del giorno del Consiglio, che non sarà certo una passeggiata, dal Testo Unico andando avanti. Forse, il passaggio più tranquillo sarà la sostituzione di Carlo Franciosi, Repubblica Futura, il cui posto sarà preso da Pier Luigi Zanotti.