Codice ambientale, passa il decreto
San Marino. Il Codice Ambientale e annesso decreto infiamma l’aula consiliare per tutto il pomeriggio, dopo che agli stessi temi era stata dedicata l’intera serata di lunedì. Argomenti squisitamente tecnici diventano politici quando, soprattutto per sollecitazione di Elena Tonnini, si cerca di andare ad incidere su antichi comportamenti che andavano a privilegiare “i soliti noti”. Per esempio quando si parla di captazioni idriche diverse dalla rete pubblica di erogazione dell’acqua, quando si parla di rifiuti, urbani e speciali, o di tariffe, di privatizzazione strisciante, di antenne. Ma si parla anche inquinamento dell’aria, dell’acqua e elettromagnetico. Da un parte, le argomentazioni precise, puntuali, circostanziate del Consigliere di Rete. Dall’altra un Segretario di Stato al Territorio come Augusto Michelotti che ha sempre militato per la Micologica e che ora si trova in una posizione di potere.
Alcuni emendamenti vengono accolti, molti altri vengono respinti. Fa notizia l’accoglimento dell’emendamento sull’inceneritore, che vieta di installare in Repubblica impianti per l’incenerimento dei rifiuti. In sostanza, l’inceneritore non si farà.
Inevitabilmente l’aula si scalda sui temi a maggior valenza politica. Piccata la posizione di Roberto Giorgetti, che rifiuta qualsiasi collegamento, o continuità con il vecchio governo. Più pacata e mediatrice la posizione del capogruppo SSD Giuseppe Morganti, che conferma la volontà di cambiamento, ma graduale.
Il pomeriggio si chiude con un altro argomento di strettissima attualità: Attuazione delle Direttive Europee in materia di qualità e di sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, il controllo, la lavorazione, la conservazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule umani. E ancora una volta è un dialogo a due tra il governo, nella fattispecie il Segretario alla Sanità Franco Santi, e Rete.
I lavori della seconda giornata del Consiglio Grande e Generale si chiudono mentre fuori imperversa un furiosa tempesta di neve. Le zone alte del territorio sono strette nella morsa del gelo e una precipitazione che sembra non voglia smettere.
Per la sessione di domani, sempre dalle 13 alle 20, rimangono ancora alcuni decreti, ma riguardano solo le emissioni filateliche e numismatiche. Non dovrebbero presentare intoppo. Poi si passa alle nomine. In primis quella del presidente della Fondazione Carisp. La maggioranza gioca tutto su Marco Rossini, avvocato, figlio dell’ex Segretario alla Sanità Massimo Rossini, esponente storico dell’ex PCS e poi, attraverso le tante evoluzioni della sinistra sammarinese.
Sarà gradito all’aula? Il dibattito sarà tutto da ascoltare.