Aggregazione Bsm-Cassa: le contestazioni degli azionisti
San Marino. Dopo la calma iniziale, il dissenso. È stata un’assemblea accesa quella degli azionisti di Banca di San Marino. Durante la riunione sono stati illustrati gli studi di fattibilità sul futuro della banca. Tre le strade percorribili: rimanere indipendenti, far entrare un socio esterno oppure procedere con un’integrazione.
Le contestazioni sono cresciute quando si è arrivati all’analisi che prevede un eventuale accorpamento con Cassa di Risparmio. Ipotesi già bocciata da una parte dei soci dell’Ente Cassa di Faetano che da settimane sono sul piede di guerra. L’idea è di fondare una nuova “banca di sistema” con Carisp e di creare due bad company contenenti gli asset negativi di entrambe. Nel progetto rientra anche un’eventuale ricapitalizzazione o rafforzamento patrimoniale da parte dello Stato. Alla fine, quindi, le due banche “buone” si uniranno in un nuovo soggetto.
I piccoli azionisti si sono uniti in un’associazione: la A.m.o. Bsm. Titolari delle azioni che parlano di un’operazione da circa 450 milioni di euro che dovrà affrontare lo Stato.
Dall’istituto di credito hanno spiegato che le diverse operazioni ipotizzate hanno lo scopo di accrescere la capacità di reddito e incrementare il valore delle azioni, così da supportare anche il territorio. Nel corso dell’assemblea odierna sono stati nominati Stefano Giulianelli come presidente del collegio sindacale e Gian Nicola Berti come nuovo membro del collegio. Stamane l’assemblea dei soci dell’Ente Cassa Faetano nella quale si discuterà del diniego preventivo di qualsiasi azione di accorpamento. (Fonte: San Marino RTV)