USL ha incontrato il Fondo Monetario Internazionale
San Marino. Il messaggio che Unione Sammarinese dei Lavoratori ha rilanciato in occasione dell’incontro con il Fondo Monetario Internazionale perché lo sappiano gli esperti di Washington, ma soprattutto perché arrivi a tutti i livelli della popolazione, è molto chiaro e rispecchia la politica sindacale che l’Organizzazione ha sempre proposto.
“Siamo molto soddisfatti di aver avuto l’opportunità di incontrare il FMI – spiega il Segretario Generale Francesco Biordi – perché in questa sede abbiamo avuto l’opportunità di ribadire che, nella costruzione di un Piano di stabilità nazionale, il rilancio dell’economia passa attraverso la valorizzazione del lavoro, è necessario fare sistema, attraverso la condivisione delle soluzioni” Il percorso di rilancio del nostro sistema, da un punto di vista sindacale atto a superare la crisi, passa attraverso un modello di relazioni sindacali impostato sulla partecipazione dei lavoratori alle scelte degli obiettivi che le aziende si pongono, puntando sulla formazione e sulla valorizzazione delle risorse umane in termini di meritocrazia e professionalità.
Il suddetto modello, si rende indispensabile anche al fine dell’imprescindibile percorso di internazionalizzazione che la Repubblica di San Marino dovrà affrontare in futuro, infatti non solo il settore privato dovrà essere cosi impostato, ma a maggior ragione tale modello dovrà essere applicato a tutta la pubblica amministrazione, imprescindibile motore del nostro sistema socio economico. L’Unione Sammarinese dei Lavoratoti ha chiesto che settori quali la “formazione” il “welfare” non solo non siano soggetti a tagli, ma al contrario, data la loro importanza per una prospettiva futura, siano soggetti a maggiori investimenti.
“Le condizioni di San Marino stanno cambiando – rimarca Francesco Biordi – prima ne prendiamo atto e prima saremo in grado di fare una analisi corretta relativamente a quali azioni dovremo sinergicamente mettere in campo, al fine di trovare le giuste soluzioni per il bene della nostra Repubblica.