Tour operator The One Viaggi sigla accordo di secondo livello
San Marino. Forse, è stato scritto un nuovo capitolo in materia di contratti di lavoro. In queste settimane, infatti, l’azienda sammarinese The One Viaggi ha siglato un accordo di secondo livello con i propri dipendenti, circa una cinquantina, chiudendo una trattativa che si protraeva da più di un anno e mezzo.
I fatti: il settore è quello dei tour operator, per sua natura molto particolare in quanto ha periodi dell’anno in cui il lavoro è piuttosto intenso, mentre in altri periodi è meno pressante. Per gli orari e le festività vale lo stesso discorso: questo è un settore in cui occorre lavorare, ed essere presenti e disponibili, mentre gli altri fanno vacanza.
Il rinnovo del contratto di lavoro, presenti le Organizzazioni Sindacali, si è prolungato per mesi e mesi senza mai trovare una sintesi; i Sindacati, basandosi su prassi consolidate da tempi ben diversi da quelli attuali e sordi alle specifiche esigenze di questo tipo di azienda, causavano continui ritardi ed interruzioni, tramite dictat e posizioni inutilmente granitiche anche sui dettagli più marginali, mettendo a rischio la possibilità stessa dell’azienda di operare competitivamente e servire adeguatamente la propria clientela, cosa che ha portato alla inevitabile rottura delle trattative.
Preso atto di quanto stava avvenendo, l’azienda, con l’intenzione di aumentare la propria efficienza, il benessere dei propri dipendenti e la regolarità delle proprie determinazioni, e la rappresentanza sindacale aziendale, che perseguiva gli stessi obiettivi, in maniera autonoma – con l’assistenza di OSLA – trovavano finalmente un accordo pienamente condiviso sui temi fondamentali della trattiva.
Innanzi tutto la Flessibilità, con la definizione dei periodi a maggior concentrazione del lavoro e quindi determinando la possibilità di rendere flessibili orari, presenze e permessi. Altrettanto succede per le festività civili e religiose, che, quando lavorate, godono della medesima flessibilità.
Quindi la Reperibilità: il dipendente si può rendere reperibile, volontariamente ed essendo remunerato tramite un’indennità speciale, oltre l’orario di lavoro, solo in caso di necessità per l’assistenza ai clienti.
Infine la Condivisione del risultato, il paragrafo che rende davvero particolare questo accordo, in sintesi si tratta di un “Premio risultato per obbiettivi condivisi”; l’azienda propone ai propri dipendenti gli obbiettivi che vuole raggiungere suddividendo poi quanto conseguito. Senza spendere paroloni in termini di efficienza, fattori di successo, criticità aziendali, performance produttive, e chi più ne metta, in questo caso, semplicemente, dipendenti e proprietà hanno riconosciuto di condividere gli stessi obiettivi e la determinazione a lavorare assieme per raggiungerli.
Tutto questo, nel pieno rispetto della nuova legge sulla rappresentatività e con massima soddisfazione da parte di tutti.
Osla esprime compiacimento per il risultato raggiunto perché l’accordo soddisfa entrambi i soggetti in causa, ma anche perché esso potenzialmente rappresenta un modello riproducibile in altre situazioni similari, aprendo davvero una nuova era nella contrattualistica del lavoro.