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Governo, battaglia sui tempi della crisi. Casellati: ‘Senza unanimità decide l’Aula’

Battaglia sul calendario della crisi di governo. Alle 16 la riunione dei capigruppo del Senato sulla data nella quale l’aula sarà convocata per l’informativa del premier Conte e il voto sulla fiducia. Senza unanimità, la presidente Casellati fa sapere che ‘non è una forzatura’ far decidere l’assemblea, il che equivarrebbe ad accelerare i tempi della crisi contro l’opinione soprattutto del M5s. ‘Convocare l’Assemblea, se il calendario dei lavori non è approvato in capigruppo all’unanimità, non è forzatura alcuna, ma solo applicare il regolamento’, afferma la presidente del Senato che cita l’articolo 55, comma 3: ‘Prevede che sulle proposte di modifica del calendario decida esclusivamente l’Assemblea, che è sovrana. Non il presidente. Il rispetto delle regole è a garanzia dei cittadini’.

Intanto, si sono riuniti i parlamentari del M5s e, prima e dopo la capigruppo, sono previste anche le riunioni di Pd e Lega. ‘Salvini ha tradito gli italiani. Si fa chiamare capitano ma ha abbandonato la nave nel momento del coraggio. Ora va a firmare dal notiaio il patto con Berlusconi’, dice Di Maio ai suoi: ‘La Lega ritiri i suoi ministri o sfiduci se stessa. Solo Mattarella deciderà quando si vota’, aggiunge. Tra i Cinque Stelle, tuttavia, c’è anche chi vede le elezioni subito come via maestra: ‘Io sono per andare a votare’, dice il sottosegretario Buffagni prima dell’assemblea dei gruppi, invitando a non discutere dell’alleanza con i Dem.

Sul fronte del Pd, da Zingaretti arriva un nuovo invito all’unità: ‘Non è credibile l’ipotesi di un governo per fare la manovra economica e portare poi alle elezioni, sarebbe un regalo a una destra pericolosa che tutti vogliono fermare. Apriamo la crisi e vedremo con Mattarella quale è la forma migliore più seria e credibile per salvare l’Italia’, dice prima di riunire al Nazareno i capigruppo alle 14 e alle 15 i parlamentari. Mentre il premier Conte è a Palazzo Chigi in attesa delle decisioni del Senato, tornerà nel pomeriggio a Roma dalla Sicilia il leader della Lega Salvini.

‘Non rispondiamo agli insulti quotidiani di chi non vuole mollare la poltrona, Renzi e 5Stelle, e stiamo già lavorando alla manovra economica del prossimo governo – dice in una nota – tasse al 15% per tanti lavoratori e imprenditori, investimenti, dimezzamento dei tempi dei processi e grandi opere. Prima si vota, prima l’Italia riparte: chi ha paura delle elezioni?’. Intanto, dopo un tentativo di rimbalzo in avvio, Piazza Affari imbocca la via del ribasso. L’indice Ftse Mib cede lo 0,15%, mantenendosi in testa insieme a Francoforte alla classifica delle piazze finanziarie europee. Poco mosso lo spread a quota 235 punti.

Fonte ANSA