Crisi natalità, dalla CSdL un’analisi delle possibili ragioni e un pacchetto di proposte
Sono molteplici le proposte che la CSdL ha portato con un suo documento di sintesi all’incontro dei giorni scorsi con il Segretario di Stato per la Famiglia sulle politiche per favorire la natalità e sostenere le famiglie di persone non autosufficienti; una scheda articolata in 30 punti, non esaustivi, anche perché la Confederazione ha avuto a disposizione pochi giorni per preparare le proprie osservazioni alla relazione. Ne daremo evidenza attraverso diversi comunicati, accompagnati anche da specifiche tabelle.
La relazione illustrata dal Segretario di Stato Canti contiene dati interessanti per valutare le azioni e le misure da mettere in atto a sostegno della genitorialità. Per la CSdL, tuttavia, è necessario che tali dati, ad iniziare da quelli sui congedi parentali (ex aspettativa post-partum) e sul part-time post maternità, riguardino un periodo più lungo dei soli ultimi due anni, distinguendoli tra donne e uomini.
Tale fotografia serve per capire in che misura questi strumenti vengono utilizzati dalle madri o dai padri e se per il periodo massimo consentito oppure solo parzialmente.
Siamo consapevoli che la denatalità è un problema anche culturale; in ogni caso, occorre creare tutte le condizioni sul piano economico, dei servizi e della conciliazione dei tempi di lavoro e di cura dei figli, affinché le famiglie siano incentivate ad averne e senza procrastinarne la decisione in funzione di variabili che possono essere superate.
Le proposte della CSdL partono dall’analisi della situazione occupazionale: come si evince dalle tabelle, il tasso di occupazione interno, anche femminile, è il più alto di sempre, in linea con la media UE e superiore a quella dei Paesi europei più grandi, ad eccezione della Germania.
Nell’ultimo decennio, i lavoratori dipendenti sono aumentati di oltre 4.500 unità, di cui circa 1.900 donne. Una ottima situazione occupazionale, quindi, dalla quale si potrebbe supporre che la denatalità non dipenda da questo fattore. Nei prossimi comunicati metteremo in evidenza che non è tutto oro ciò che luccica.
CSdL