Concerto conclusivo per le celebrazioni del centenario di Pramoedya Ananta Toer
Il concerto “Anak Semua Bangsa” (dall’indonesiano “Figlio/a di tutti i popoli”) di questa sera segna la conclusione del Festival che ha dato il via alle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Pramoedya Ananta Toer, uno degli scrittori più influenti dell’Indonesia e del panorama letterario mondiale. I tre giorni di eventi a Blora, città natale dell’autore, si sono svolti in un’atmosfera carica di emozione e orgoglio, con la partecipazione del Ministro della Cultura della Repubblica d’Indonesia, Fadli Zon, insieme ad autorità locali, attiviste, artiste e appassionate di letteratura. Tra gli eventi principali, spicca la “Pameran Interpretasi Seabad Pramoedya dalam Ekspresi Rupa Wajah dan Patung” (mostra di interpretazione del centenario di Pramoedya in forma di volti e sculture), coordinata da Dolorosa Sinaga e Punky Adi Sulistyo, che ha raccolto statue, disegni e poster dedicati all’autore da 34 artisti, costituendo un racconto visivo della sua vita e dell’influenza che ha esercitato su diverse generazioni.
Un’altra componente fondamentale è stata la conferenza commemorativa della scrittrice e ricercatrice Dhianita Kusuma Pertiwi, introdotta da Hilmar Farid, storico, attivista ed ex Direttore Generale della Cultura presso il Ministero dell’Istruzione, della Cultura, della Ricerca e della Tecnologia della Repubblica di Indonesia. La conferenza è stata seguita, nel secondo giorno, da un dialogo culturale internazionale che ha preso in esame i pensieri di Pramoedya sull’Indonesia. Alla conferenza sono intervenuti il Prof. Remco Raben dell’Università di Amsterdam, Muhidin M. Dahlan (archivista e scrittore di Yogyakarta), Ruth Indiah Rahayu (scrittrice ed editrice di IndoPROGRESS.com di Jakarta) e Ni Made Purnamasari (poetessa e curatrice di Yogyakarta).
Un momento particolarmente toccante è stata la lettura drammatica di alcune lettere provenienti dalla famiglia di Pramoedya, interpretate dagli studenti della Scuola Media 5 di Blora (l’istituto fondato dal padre di Pramoedya e da lui frequentato da giovane). La lettura, diretta da Irawita, attivista culturale e coordinatrice di Komunitas Paseban (Jakarta), ha permesso di avvicinarsi alla dimensione più personale e umana di Pramoedya attraverso le sue parole, facendo rivivere la sua figura tra le nuove generazioni. Il festival è proseguito con un monologo dell’attrice Happy Salma, che ha incantato il pubblico con una performance ispirata da Nyai Ontosoroh, uno dei personaggi principali della tetralogia di Buru, opera principale di Pramoedya.
La terza giornata si è conclusa con un concerto di artisti e band di fama internazionale, tra cui Iksan Skuter, Marjinal e Shaggy Dog. Il concerto, unendo icone punk e ska i cui temi e testi sono stati profondamente ispirati dall’opera di Pramoedya, ha attirato una folla impressionante e ha trasformato Blora in un palcoscenico di cultura e musica che ha unito generazioni diverse. Questa è solo la prima tappa di una lunga serie di eventi che, oltre a coinvolgere l’Indonesia, si estenderanno a livello internazionale, includendo San Marino, dove giovedì 6 febbraio si è svolta una conferenza stampa per segnare l’inizio dei lavori, con l’intento di connettere i festeggiamenti che si terranno in altri Paesi, dove la figura di Pramoedya Ananta Toer sarà celebrata attraverso conferenze, letture e attività culturali