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RETE: “no alla DC, sì ad un progetto di governo progressista. Presentato il programma e la lista elettorale”

RETE ha depositato stamani, 29 aprile, la lista dei candidati e il programma elettorale. Un lavoro corale, che ha coinvolto tutto il Movimento, per approdare a un testo che rappresenta i valori di RETE, la sua storia, la sua identità; improntato su realismo e concretezza e che soprattutto dovrà essere il faro dell’azione politica della prossima legislatura. Estendendo le quattro lettere dell’acronimo che compone il nome, il programma si sviluppa su quattro pilastri: giustizia sociale, crescita sostenibile, contratto per il futuro, generi e generazioni, ovvero il pilastro che tratta tutta la parte relativa ai diritti civili.
Tra gli elementi maggiormente qualificanti: le proposte per la redistribuzione della ricchezza, la riforma dell’IGR in primis; la cultura alla legalità e la lotta alle mafie; la gestione dei rifiuti, il diritto all’acqua e l’autonomia energetica; il bilancio partecipato, che viene presentato tra le nuove forme di democrazia attiva; e i diritti civili con una legge sul fine vita e la legalizzazione della cannabis.
La lista punta sulla qualità e rappresentatività con 20 tra cittadine e cittadini. Una lista motivata, compatta, che non ha imbarcato opportunismi dell’ultima ora, dove i nomi storici si alternano a new entry, qualificate e preparate, in grado di portare valore aggiunto, ed anche persone che vivono RETE da sempre.
Poi una scelta politica di campo per il dopo elezioni in coerenza con la scelta fatta 1 anno fa di lasciare il Governo: no ad un’eventuale alleanza post voto con la DC e la sua coalizione.
C’è in questa posizione l’idea basilare che, per affrontare le sfide del futuro, sia necessario un approccio progressista. È fondamentale dunque che il progetto politico del nuovo governo veda la sinistra come forza propulsiva, che riesca a mettere un freno all’azione conservatrice della DC, ponendola all’opposizione.
Questo anche per fare chiarezza di fronte alla confusione di quest’ultimo periodo, dove destra e sinistra sono ormai indistinguibili nel mescolamento delle sigle, dei valori, degli obiettivi da portare avanti.
L’alternativa è possibile, basta muoversi con chiarezza e coerenza. Per questo, RETE ha scelto ormai da tempo di muoversi da sola, senza alleanze e coalizioni predefinite, con la precisa intenzione di convergere su un progetto di alternativa progressista per una sana alternanza democratica.

Movimento RETE