Emilia Romagna, riaperture delle strutture extralberghiere e altre tipologie ricettive
L’ambito regolamentato è complesso, poiché si tratta di una serie di strutture ed attività ricettive molto diversificate, di cui alcune svolte in forma non imprenditoriale, che gestiscono attività con caratteristiche strutturali e gestionali molto diversificate ed una molteplicità di servizi. Tra cui, anche la somministrazione di alimenti.
Anche qui, Il Protocollo richiama alla responsabilità individuale nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di sicurezza e prevenzione.
Gli ospiti sono tenuti a rispettare le regole attive per tutta la popolazione riguardo l’uso di guanti e mascherine. Per il personale addetto alle attività di reception, pulizie e amministrazione, la definizione dei Dpi da usare e delle specifiche regole d’uso saranno stabilite dal titolare (in caso di lavoratori autonomi) o dal Responsabile del Servizio prevenzione e protezione sul lavoro, sulla base di una valutazione del rischio che tenga conto del livello di promiscuità collegata ad ogni situazione lavorativa.
Gli spazi interni ed esterni, gli orari di servizio e le modalità operative, dovranno essere rimodulati per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro ed evitare gli assembramenti. In tutti i punti necessari, dove ci sono contatti degli ospiti con superfici, devono essere collocati i dispenser di gel igienizzante. Le disposizioni per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 vanno applicate alle attività ricettive in ogni sua parte, dalle aree ricevimento alle back of the house, dai posti letto ai servizi igienici, docce, lavabi comuni fino alle aree all’aperto.
Per quanto riguarda le aree colazioni e ristorazione, valgono le norme del Protocollo per lo svolgimento in sicurezza degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande e attività da asporto e consumo sul posto in Emilia-Romagna.
Fonte sito Regione Emilia Romagna