Inaugurata la mostra dedicata ad Aldo Volpini
Con questo titolo si è inaugurata ieri a San Marino, a Palazzo Graziani, la mostra “Aldo Volpini. L’arte rediviva. In principio fu carta”, a cura di Valentina Garavini, con il taglio del nastro degli Eccellentissimi Capitani Reggenti. S.E. Francesca Civerchia e S.E. Dalibor Riccardi, alla presenza di numerose Autorità e di un’ampissima platea di 150 persone di pubblico.
L’esposizione ed il catalogo dell’esposizione celebrano l’artista e scalpellino sammarinese Aldo Volpini. Entrambe le operazioni culturali, di cui Valentina Garavini è l’anima, sono promosse da S.U.M.S., in sinergia con la Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura, con la collaborazione degli Istituti Culturali e con la condivisione degli Eredi Volpini.
“Aldo Volpini è un esempio illuminante per le generazioni, sia per il talento e l’originalità creativa ma anche per la perseveranza con la quale ha sempre inseguito il suo sogno ed è ritenuto a buon merito, “custode della tradizione”, ha affermato il Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura, Teodoro Lonfernini.
“Con questa opera, che è un tassello della Collana editoriale “I Quaderni” e che si aggiunge al solco tracciato, S.U.M.S. prosegue con fermezza la volontà concreta di salvaguardia, conservazione e valorizzazione anche degli archivi privati e dei grandi nuclei monografici dedicati a singoli artisti o a figure la cui opera è stata di indiscusso significato per la memoria della nostra San Marino. Perché “il patrimonio culturale è un qualcosa che una comunità elegge a custodia della propria memoria e occorre averne cura, rispetto e sensibilità nel tramandarlo”, ha proseguito il Presidente S.U.M.S. Marino Albani.
Il Prof. Verter Casali, in qualità di nipote ed esponente degli Eredi Volpini, ha ripercorso i tratti principali della vita e la formazione del Volpini, gli auspici e le amarezze che l’hanno caratterizzata.
La curatrice e autrice della monografia dedicata al Maestro Volpini, ha raccontato alla platea che “le coordinate uniche e irripetibili dell’arte rediviva di Aldo Volpini sono state la Repubblica di San Marino e ad essa ha dedicato la sua molteplice opera artistica. Ai suoi simboli ha riservato i suoi sogni più grandi”.
Qualcuno si è infranto. Qualcuno è divenuto la scultura Il San Marino collocata al Cantone della Funivia, quella imponente in pietra all’ingresso della Parva Domus o il bassorilievo San Marino intento alla costruzione del tempio all’ingresso di Cassa di Risparmio. Oppure lo stemma affacciato sulla Cava dei Balestrieri.
La passione per l’arte è sempre stata scintilla e traiettoria che, sin dalla giovanissima età, ha animato l’esistenza del Volpini, nato nel 1920.
L’arte del Volpini è nata su carta.
La pratica disegnativa, per lui, oltre che un esercizio fondamentale di studio, è stato intervento fondante della sua espressione artistica.
Agli innumerevoli schizzi, anche giganti, archetipi delle principali opere compiute è dedicata la mostra ed il catalogo che il 14 febbraio u.s. è stato presentato in anteprima alla Reggenza nel corso di un’Udienza pubblica, alla presenza delle Autorità e dell’autrice e curatrice della Mostra.
La monografia, partendo dalla carta quale anima dell’opera, ricostruisce attraverso le parole e gli scatti del fotografo, Paolo Crocenzi, la vita e l’opera magistrale compiuta, ma soprattutto restituisce luce sullo sconosciuto riaffiorato, con grande meraviglia, dall’Archivio privato degli Eredi Volpini.
La mostra sviluppata su quattro piani, è suddivisa per scelte tematiche e riunisce gli schizzi preparatori dei lavori magistrali compiuti dal Maestro e ripercorre, sempre partendo dai disegni, i progetti principali che, silenziosi, abitano, non solo gli scorci più suggestivi del centro storico, ma anche i luoghi più rappresentativi delle massime Istituzioni dello Stato sammarinese e al di fuori della Repubblica stessa.
Una collezione esclusiva che è stata dispiegata, suddivisa e fotografata attraverso un immenso lavoro di ricostruzione che narra la visione lungimirante di un protagonista ed interprete della scena artistica sammarinese in un viaggio immersivo che svela l’inedito, fonde tradizione, simboli della sammarinesità e la straordinaria creatività di un genio artistico.
Perchè “spesso le idee che sostengono un’opera non sono solo idee ma dimensioni e contraddizioni. A volte disegni”.
Chi ha avuto il privilegio di conoscere il Volpini o di vederlo all’opera, si emozionerà. Chi non lo ha conosciuto, nell’avvicinarsi, ne percepirà la scintilla.
La mostra presso Palazzo Graziani è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle h 10 alle h 18, con ingresso gratuito, dal 15 febbraio al 30 maggio 2025.