USL E UCS: “Avvelenamenti a Fiorentino, la paura non deve diventare la normalità”
Negli ultimi giorni, USL e UCS hanno ricevuto una delegazione di cittadini profondamente scossi dagli episodi di avvelenamento dei cani a Fiorentino. I fatti non riguardano solo la tutela animale, ma coinvolgono direttamente lavoratori, consumatori e famiglie, molti dei quali si sono rivolti a noi chiedendo ascolto, rappresentanza e interazione con le Istituzioni. Come USL e Associazione Consumatori, UCS, è nostro compito raccogliere e portare avanti le istanze della collettività, anche quando ci troviamo di fronte a dinamiche che minano la sicurezza pubblica e il vivere civile. Quella degli avvelenamenti è una vicenda che, purtroppo, non nasce oggi, episodi analoghi si sono verificati nel tempo, creando un clima di paura che ha raggiunto il suo apice. A Fiorentino, ci viene detto che le famiglie evitano i parchi, i bambini non giocano più liberamente e i proprietari di cani vivono con l’angoscia quotidianamente. I cartelli che segnalano la possibile presenza di bocconi avvelenati, se pur doverosi, amplificano la percezione di pericolo. La paura delle persone è palpabile e uno dei loro timori più grandi è che – una volta abbassata l’attenzione mediatica – tutto venga dimenticato. Per questo motivo abbiamo chiesto un incontro formale al Segretario di Stato per il Territorio in rappresentanza delle persone che si sono affidate a noi, affinché vengano affrontati i tanti interrogativi emersi nell’incontro con la delegazione e ci si confronti su ulteriori misure efficaci da adottare di salvaguardia. Apprezziamo la tempestività e la disponibilità del Segretario, che ha subito condiviso l’urgenza del problema e l’importanza di andare oltre la sola repressione, attivando azioni concrete di prevenzione. La Segreteria di Stato per il Territorio, infatti, ha già avviato un’importante operazione di bonifica delle aree colpite, coinvolgendo tutte le istituzioni competenti della Repubblica di San Marino. Si tratta di un primo passo importante, che però deve essere seguito da un piano strutturale di sorveglianza, una comunicazione chiara e strumenti di controllo, anche per impedire l’accesso indiscriminato a sostanze pericolose. L’individuazione del presunto responsabile è un segnale rilevante, sarà il Tribunale a stabilirne la colpevolezza o meno, ma, al di là dell’esito giudiziario, rimane il dovere delle istituzioni di assicurare che situazioni così gravi non si ripetano mai più. Continueremo a seguire con attenzione e determinazione ogni sviluppo di questa vicenda, perché chi si è rivolto a noi e non solo – come lavoratori, come consumatori, come persone – ha il diritto di vivere in un contesto sicuro, sereno e libero dalla paura. “Per noi la sicurezza, il rispetto e la tutela della collettività non sono principi astratti – afferma il Segretario Generale Francesca Busignani – sono responsabilità quotidiane che ci assumiamo con convinzione, e che continueremo a difendere con ogni mezzo a nostra disposizione”.