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CSU: “Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro: basta con prognosi di 30 giorni per gli infortuni gravi”

Lunedì 28 aprile è la giornata mondiale per la sicurezza nei luoghi di lavoro proclamata dall’OIL, l’Organizzazione delle Nazioni Unite preposta alle tematiche del Lavoro.

Da parte sua l’OIL per questa giornata intende porre l’attenzione sul modo in cui le nuove tecnologie stanno trasformando la salute e la sicurezza sul lavoro, anche attraverso l’automazione, l’uso di strumenti intelligenti per la salute e la sicurezza sul lavoro e sistemi di monitoraggio. In particolare, vuole evidenziare come la trasformazione digitale può migliorare la salute e la sicurezza sul lavoro invitando governi, organizzazioni dei datori di lavoro e dei sindacati ad agire in tal senso.

A San Marino nelle ultime settimane ci sono stati due gravi infortuni sul lavoro che hanno tristemente riportato all’attenzione pubblica il tema della sicurezza dei lavoratori: ne sono stati vittime un dipendente di un’impresa di facchinaggio ed un agente della polizia civile mentre effettuava un rilevamento per un incidente stradale.

La CSU riconferma la solidarietà a tutti i lavoratori che hanno subito infortuni. Per prevenire ulteriori episodi come quello accaduto all’agente di polizia, riteniamo che in caso di incidenti stradali sia necessario l’intervento di un maggior numero di agenti, per regolare adeguatamente il passaggio dei veicoli ed evitare situazioni di pericolo.

L’impegno della CSU sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nel maggio dello scorso anno è stato rilanciato anche con una giornata di formazione per rappresentanti sindacali. Tra le rivendicazioni spicca quella di istituzionalizzare la figura dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (RLST), essenziale in una struttura economica fatta di piccole e piccolissime imprese, e per fare fronte alla carenza di RLS aziendali, presenti solo in pochi casi. È necessaria una formazione specifica, dovendo svolgere il proprio ruolo nelle aziende di settori molto diversificati tra loro.

La figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza istituita con la legge 31/98 resta fondamentale per garantire l’applicazione delle norme in materia, anche perché tra i suoi compiti c’è anche quello di proporre interventi necessari per eliminare i possibili rischi per la salute.

Gli organi pubblici preposti ai controlli nelle fabbriche, nei cantieri, nelle strutture alberghiere e della ristorazione e in tutti i luoghi di lavoro devono essere potenziati dotandoli di tutte le professionalità e le conoscenze necessarie, così come vanno implementate iniziative permanenti di prevenzione e formazione.

In presenza di infortuni gravi, in moltissimi casi ancora vengono prescritte dal Pronto Soccorso prognosi pari o inferiori ai 30 giorni, poi prolungate. È una prassi inaccettabile, peraltro adottata anche nel caso degli ultimi due gravi infortuni, in quanto i relativi procedimenti penali sarebbero partiti d’ufficio solo qualora la prima prognosi avesse superato il mese.

Per la CSU è necessario accertare sempre le responsabilità penali, in quanto la procedibilità su querela del lavoratore infortunato si scontra con le comprensibili difficoltà per chi teme per il proprio posto di lavoro. Si tratta di una applicazione distorta della norma, a causa della quale viene a mancare il principale elemento di deterrenza per chi sottovaluta i rischi di incidente.

Tra le problematiche emergenti, il lavoro alle alte temperature, sollevato dal sindacato, anche a seguito dei cambiamenti climatici. Le linee guida emanate dal Servizio di Prevenzione, che forniscono indicazioni e orientamenti per ridurre il rischio di subire lo stress termico, devono essere trasformate in una norma di legge, per fare in modo che le strategie e gli strumenti indicati siano vincolanti e obbligatori per tutti i luoghi di lavoro.

CSU