Il silenzio del governo sull’Accordo di Associazione
“Lo scetticismo dell’Italia nei confronti di San Marino in materia di controlli finanziari sta rendendo difficile per questo piccolo Stato, e anche per Andorra, raggiungere un accordo di associazione con l’UE”, parole di Vicenc Mateu, Ambasciatore di Andorra presso l’Unione europea.
Una vera bomba scoppia ancora una volta a distanza, ancora una volta da Andorra riceviamo notizie in merito all’accordo di associazione, non certo incoraggianti, su problematiche che oltretutto creano difficoltà a un altro paese a causa nostra.
La cosa è grave per due diversi ordini di motivi. Il primo: nel Principato andorrano il dibattito sull’accordo è fervido, le notizie circolano, la popolazione, la politica, le associazioni e le diverse organizzazioni dei corpi intermedi dibattono e parlano. A San Marino e’ tutto silente e fermo. Il secondo: l’ambasciatore Mateu, purtroppo, non ha detto nulla di nuovo. Meglio: ha squarciato una coltre di silenzio su temi che circolavano da mesi. Nel Dipartimento Esteri, nelle Segreterie di Stato, negli ambienti della politica, in quelli bancari, finanche nei bar la questione era tutt’altro che sconosciuta. Essa non era però mai stata affrontata apertamente nel dibattito pubblico, tanto meno nei riferimenti del Segretario di Stato per gli Affari Esteri.
Sia chiaro: a chi intende buttarla in politica e usare questo tasto solo per gettare la croce addosso a qualcuno, Repubblica Futura dice un chiaro NO. Il nostro atteggiamento verso la conclusione dell’accordo di associazione è sempre stato collaborativo e propositivo. Ricordiamo solamente, però, che già nella passata legislatura, con la visita della Senatrice Craxi a San Marino e con l’ulteriore visita della Commissione Esteri sammarinese a quella del Senato a Roma, il tema bancario e finanziario era emerso con risalto. Non solo, più volte gli esponenti di RF hanno indicato come il tema della vigilanza bancaria fosse assolutamente centrale e, qualora non risolto in maniera soddisfacente per Italia e San Marino, avrebbe potuto essere un ostacolo molto complicato per la finalizzazione dell’accordo. Ancora: solo poche settimane fa, Repubblica Futura ha di nuovo teso la mano al Governo ed alla Segreteria degli Esteri per condividere informazioni importanti e per mettersi a disposizione sul dossier europeo, senza chiedere nulla in cambio, purtroppo senza successo. Dai continui contatti tra la nostra forza politica e gli amici di Andorra e di varie forze politiche italiane, ciò che l’Ambasciatore Mateu ha detto ufficialmente era purtroppo già noto.
Davanti a questo stato di cose sarebbe fin troppo facile per noi chiedere spiegazioni al Segretario Beccari, a quello alle Finanze Gatti, per non dire alla Banca Centrale (ma i rapporti con Banca d’Italia non dovevano essere idilliaci?). Quel che ci interessa, però, è solamente il raggiungimento, nei tempi più rapidi e nei modi più profittevoli per la Repubblica, dell’accordo di associazione. Crediamo sia davvero il momento, su un tema così capitale per il nostro futuro, di fare squadra, di mettere insieme le risorse migliori per giungere all’obiettivo. Non è più il momento dei silenzi e dei segreti.
RF dunque richiede con forza che si apra un confronto serio sullo stato di avanzamento dell’accordo di Associazione. La firma, per raggiungere la quale si è mantenuto in vita un governo moribondo nella passata legislatura, che doveva essere apposta già da vari mesi, continua invece a slittare.
Non possiamo permetterci di perdere altro tempo: apriamo un confronto serio, condividiamo tutte le informazioni che abbiamo e cerchiamo di collaborare, almeno su questo dossier, nell’interesse esclusivo del Paese, prima che sia per tutti troppo tardi.
Repubblica Futura