Politica

Si chiude la sessione di gennaio 2025 del Consiglio Grande e Generale

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Consiglio Grande e Generale, sessione 13,14,15,16,17, 20 gennaio 2025

Lunedì 20 gennaio, mattina

I lavori del Consiglio Grande e Generale, nella seduta conclusiva della sessione di gennaio 2025, hanno come focus il comma 17, dedicato alla votazione di ordini del giorno presentati nelle precedenti sessioni consiliari.

Il dibattito si apre su un Odg di Repubblica Futura “per impegnare rispettivamente l’Ufficio di Presidenza a inserire all’ordine del giorno della prossima sessione consiliare il comma relativo alla nomina della Commissione Speciale sull’andamento demografico, il Segretario di Stato per gli Affari Interni a fare un riferimento completo in merito e il Congresso di Stato a valutare tempestivamente misure che consentano di maggiori aiuti alle famiglie”. Dice Antonella Mularoni (RF): “Il tema ha un’importanza fondamentale per il futuro del Paese. Le riforme fatte nella precedente legislatura sono state un passo in avanti, ma crediamo che vadano adottate misure più significative, che evitino alle donne di dover scegliere tra maternità e lavoro e possano offrire un aiuto concreto alle famiglie. Auspichiamo che i colleghi di maggioranza e opposizione possano sostenere la seconda parte dell’ordine del giorno”. Il Segretario di Stato Matteo Ciacci, per conto del Segretario per gli Affari Interni, formula il parere del Congresso: “Il Governo dà indicazione di accogliere favorevolmente l’ordine del giorno. Il tema è attuale. Il Governo ne ha già attuata una parte: nei giorni scorsi è stata convocata la prima commissione speciale sull’andamento demografico, è un segnale importante per l’attività istituzionale che deve essere portata avanti. C’è il tema della scuola, del lavoro, del territorio: affronteremo la tematica da un punto di vista multidisciplinare. Il crollo delle nascite negli ultimi è stato spaventoso. Nell’ultimo anno abbiamo circa 130 nuovi nati: dati che devono farci riflettere”. Il sostegno all’Odg è bipartisan. “I nati nel 2024 sono stati 149: meno 42 nati rispetto al 2023, che già rappresentava un dato negativo. Importante il fatto di impegnarsi come politica ed istituzioni a comprendere le ragioni del fenomeno” rileva Carlotta Andruccioli (D-ML). “Fare figli costa e lo Stato deve essere in grado di mettere in campo tutti gli interventi utili”. “Molto bene che sia partita la Commissione speciale sull’andamento demografico – evidenzia Emanuele Santi (Rete) -. C’è un dato inconfutabile: in nemmeno 12/13, le nascite nel nostro Paese sono pressoché dimezzate. Il tema avrà sicuramente ricadute anche sulla scuola. E’ arrivato il momento di prendere delle decisioni”. Aggiunge Matteo Rossi (PSD): “Il Governo ha già iniziato a mettere in campo delle iniziative che vanno nella direzione dell’Odg. Penso, ad esempio, al tema dell’ICEE. E’ stata poi depositata in prima lettura una legge che serve per aiutare le giovani coppie a trovare casa. Un rapporto costante con il Parlamento da parte di una Commissione, su questo fronte, è un fatto opportuno. Non è solo una questione di bonus, questa è una parte del problema: il problema va approcciato anche dal punto di vista sociologico del perché si declina il voler fare una famiglia rispetto ad altro”. Giovanna Cecchetti (indipendente) rimarca il suo sostegno all’Odg: “Il problema va affrontato non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo socio-culturale”. “Sono tematiche su cui Governo e maggioranza hanno preso degli impegni – ribadisce Massimo Andrea Ugolini (PDCS) -. Nella passata legislatura, abbiamo cercato di affrontare la tematica, sono stati introdotti nuovi congedi parentali, c’è stato un innalzamento dei congedi, sono stati fatti interventi importanti. Tuttavia c’è un aspetto di carattere culturale su cui occorre intervenire. E occorre rendere maggiormente fruibili alcuni servizi alle giovani coppie. Aspettiamo un riferimento con i numeri. Non ci dobbiamo dividere, ma occorre unirsi per individuare degli interventi allo scopo di mettere in protezione la natalità”. Osserva Guerrino Zanotti (Libera): “Il tema deve stare al centro dell’attenzione della politica. Parte dell’impegno che l’Odg prevede è stato definito con la convocazione della Commissione speciale. Su tanti temi, il Segretario Canti è già al lavoro. Io credo che ci sia la necessità di intervenire su tutta una serie di temi, da quello economico ai posti negli asili nido. Ma il tema principale è quello del lavoro: purtroppo il mondo del lavoro non ha dato risposte per consentire di conciliare i tempi di lavoro con quelli della maternità”. 

L’Odg è infine approvato all’unanimità.

Segue il dibattito sull’ordine del giorno “per impegnare il Governo all’immediata convocazione, entro il 31 ottobre 2024, la Commissione Consiliare Permanente III unitamente al Consiglio dei XII onde audire l’Avv. Matteo Mularoni in merito alla sua comunicazione del 3 maggio 2024, con la partecipazione delle parti chiamate in causa in detta comunicazione”. Spiega Emanuele Santi (Rete): “Dalla commissione del 9 di novembre ci sono stati degli sviluppi. Il comitato di sorveglianza si è insediato e ha mandato una comunicazione ai consiglieri richiedendo alcune modifiche normative: in particolar modo affinché Banca Centrale non ponesse il vincolo di riservatezza nelle interlocuzioni, in secondo luogo che potessero andare avanti dopo il pagamento delle senior. Le scadenze 2024 sono state onorate per quasi 30 milioni di euro. La garanzia dello Stato è diventata nei fatti minori, ma questo non ci deve portare ad abbassare la guardia. I rischi sono cospicui e l’operazione va tenuta monitorata. Il comitato dev’essere messo nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro. Oggi, da quel che sappiamo, l’operazione si sta svolgendo secondo i piani, ma non dobbiamo abbassare la guardia. In maniera propositiva, la nostra volontà è di vigilare affinché tutto vada nel verso giusto”. Santi annuncia il ritiro dell’Odg “che è stato superato nei contenuti. Verrà fatta una nuova audizione con il Comitato di sorveglianza per arrivare ad una conoscenza approfondita dell’operazione”. 

Segue il confronto su un Odg di Repubblica Futura “per dare mandato al Congresso di Stato a riferire alla I Commissione Consiliare Permanente entro il 31 dicembre 2024 in merito allo stato di attuazione della Legge sul diritto allo studio, gli interventi di orientamento universitario svolti e gli strumenti messi a disposizione dall’Amministrazione per supportare i giovani dal punto di vista amministrativo/burocratico per lo svolgimento di attività connesse allo studio universitario e per incaricare il Congresso di Stato di predisporre gli specifici interventi normativi che emergeranno in tale dibattito”. Il Congresso esprime orientamento contrario: l’Odg è respinto. 

Spazio quindi all’Odg della maggioranza “per impegnare il Congresso di Stato a promuovere un dibattito in Commissione Consiliare Permanente II sul tema della sicurezza del Paese e a elaborare un piano d’azione concreto e dettagliato in merito”. “Con questo Odg si vuole rispondere ad un periodo di incertezza per quanto riguarda la sicurezza nel nostro paese” spiega Tommaso Rossini (PSD). “Come gruppo riteniamo che per San Marino sia fondamentale garantire la percezione della sicurezza. Riteniamo essenziale riportare al centro del dibattito questo tema, che è sempre stato un tratto distintivo della nostra Repubblica. Inoltre, è un elemento di attrazione verso imprenditori e investitori. Un ringraziamento particolare alle forze dell’ordine. Riteniamo essenziale dotarle di adeguate tecnologie all’avanguardia, sia per quanto riguarda la videosorveglianza che l’analisi dei dati. E va ripreso con forza il progetto del Polo della Sicurezza a Valdragone”. L’ordine del giorno è infine approvato all’unanimità

I lavori proseguono quindi con la ratifica dei Decreti-Legge e dei Decreti delegati, cominciata la scorsa settimana. Il Segretario di Stato Rossano Fabbri annuncia il ritiro del decreto riguardante le “Disposizioni in materia di Sandbox Normative”, in quanto sul tema sono in corso “approfondimenti” in previsione di un eventuale “progetto di legge complessivo”. 

A seguire viene ratificato il Decreto Delegato del 13 dicembre 2024 n.198: “Interventi in materia di accesso alla Cassa Integrazione Guadagni”, con un emendamento che introduce la fattispecie del convivente more uxorio “di titolari di attività, di soci e di amministratori di società e cooperative, salvo il caso in cui siano assunti continuativamente da almeno cinque anni” tra i soggetti a cui non viene concessa la Cassa Integrazione Guadagni. Si passa poi alla ratifica Decreto-Legge 13 dicembre 2024 n.195 – Disposizioni relative al permesso di soggiorno provvisorio per emergenza Ucraina”. Spiega il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari: “Abbiamo avuto picchi importanti, raggiungendo 300 unità durante il primo anno, nel tempo i numeri si sono ridotti. Il fenomeno di accoglienza è condizionato anche delle dinamiche dei singoli cittadini ucraini che cercano di rientrare in patria. Oggi abbiamo numeri diversi, vicini alle 80 unità. Sono emerse negli anni esigenze diverse, il sistema di servizi legato all’accoglienza si è modificato. Effettivamente il tema degli alloggi è fondamentale. La stragrande maggioranza dei soggiornanti ucraini ha trovato sistemazioni presso parenti o familiari oppure in affitto, una piccolissima parte risiede in strutture di permanenza messa a disposizione dello Stato o da organizzazioni di volontariato. Permanenza che però non può essere perpetua, dunque si deve arrivare ad una modalità di stabilizzazione. Stiamo lavorando per cercare di creare un maggiore turnover su queste strutture. Gli 80 cittadini presenti sono per la metà minori, ma ci sono anche maggiorenni e molti di loro hanno trovato un lavoro, cosa che gli permette anche di coprire le spese di un alloggio”. In particolar modo il “nuovo provvedimento normativo, all’atto del rinnovo del permesso di soggiorno o del primo rilascio, reitera inoltre la necessità della preventiva disponibilità di alloggio presso privati e stabilisce, rispetto a quelli degli anni precedenti, delle novità in merito al numero massimo di permessi da poter concedere, sulle modalità di richiesta, sull’obbligo di rientro e sul diritto all’istruzione. Viene stabilito che il limite massimo per la concessione dei permessi di soggiorno provvisori è stabilito in 110 unità, con la possibilità per il Congresso di Stato di incremento fino ad un massimo del 5 per cento su base mensile. Il cittadino ucraino, inoltre, al fine del rilascio del permesso di soggiorno, dovrà, per il tramite del proprio nucleo famigliare già presente in territorio, dare comunicazione al Dipartimento Affari Esteri della volontà di richiederlo non più solamente in via preventiva ma anche a seguito del proprio arrivo presso il territorio sammarinese. Viene altresì riconfermato che a tutti i cittadini ucraini è assicurato il diritto all’istruzione, con l’introduzione che, ai fini di assicurare e garantire tale diritto, chi esercita la patria potestà di minori ucraini presenti sul territorio, compresi tra i 6 e i 16 anni di età, che svolgono la didattica a distanza nel loro paese di origine, dovranno presentare, al Dipartimento Istruzione, il certificato di iscrizione e frequenza rilasciato dallo stesso istituto scolastico. Infine, in considerazione del conflitto ancora in corso, con l’obiettivo di salvaguardare i cittadini ucraini che sono regolarmente soggiornanti nella Repubblica di San Marino con qualsiasi tipologia di permesso di soggiorno, in via straordinaria, fino al 31 dicembre 2025, questi ultimi, derogando a qualsiasi disposizione contenuta oggi nella Legge n. 118/2010 e successive modifiche, non sono tenuti a rientrare nel loro Paese”. 

Sul punto interviene Matteo Zeppa (Rete): “San Marino ha dimostrato per l’ennesima volta che nel momento in cui si riscontra una necessità non si tira mai indietro. Io considero le persone che fuggono da quella guerra dei veri e propri rifugiati politici. Ritengo che il Governo tre anni fa fece una scelta coraggiosa e umanamente comprensibile ed efficace. Lo scorporo di questo Decreto è per avere un aggiornamento. Credo che ci sia anche un’ottima integrazione da parte di coloro che sono qua. Ricordo le polemiche abbastanza vili per il fatto di aver concesso una piccola somma sulla Smac a chi non aveva più nulla. Quando è ora di ratificare questi Decreti, è utile ricordare i passi in avanti fatti dalla società sammarinese”. Il Decreto è quindi ratificato.

I lavori continuano con l’esame del Decreto Delegato del 15 novembre 2024 n.174 “Modalità per l’assegnazione di guardie giurate in supporto al servizio di custodia e sorveglianza in carcere”. Nello specifico il provvedimento “ha l’obiettivo di fornire un supporto al servizio di custodia e di sorveglianza in carcere al fine di integrare il personale appartenente al Corpo della Gendarmeria in considerazione del numero dei detenuti e dei turni di servizio da coprire. Si dispone che le guardie giurate vengono selezionate dal Registro delle Guardie Giurate tra coloro che hanno ottenuto l’idoneità a seguito di apposito corso di formazione e aggiornamento professionale tenuto dal Direttore del carcere sentito il Comandante della Gendarmeria. Il decreto stabilisce le modalità di reperimento delle guardie giurate, i loro doveri e le dipendenze funzionali una volta preso servizio in carcere e introduce, altresì, le norme generali di condotta, l’obbligo di segnalazione da parte della guardia giurata al Direttore del carcere di eventuali incompatibilità o conflitti di interesse e le eventuali sanzioni disciplinari”. Sono presenti emendamenti della maggioranza, di D-ML e di Rete. Con l’emendamento della maggioranza si stabilisce che “resta ferma, ai sensi dell’art. 50, comma 2, della Legge n. 78/2023, la possibilità da parte del Direttore del Carcere, sentito il Comandante della Gendarmeria, di attingere, in considerazione del numero dei detenuti, dei turni di servizio e dei compiti e funzioni da affidare, i militari volontari facenti parte del Corpo della Compagnia Uniformata delle Milizie”. 

Alle 13, con la conclusione della seduta, termina la sessione consiliare di gennaio.

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