Politica

SMpdt, ennesimo atto di arroganza del governo su Carisp

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San Marino. Nonostante l’appello portato alla Reggenza nella giornata di sabato 8 u.s. con il quale invitavamo al rispetto delle elementari regole democratiche nella delicatissima gestione della Cassa di Risparmio, il Congresso di Stato e la maggioranza conferma la tendenza autoreferenziale e dispotica del loro modo di agire. Da quello che emerge infatti, non solo il governo ha imposto le dimissioni al CDA a meno di un mese dalla sua decadenza naturale, ma ha proceduto unilateralmente alla nomina di tutto il nuovo CDA compreso il componente spettante alle opposizioni, una prerogativa che vogliamo mantenere. Ricordiamo che l’esecutivo non ha chiesto nessun confronto alle forze politiche, ha deciso in solitudine di definire i requisiti professionali, li ha comunicati solo nella giornata di venerdì, chiedendo di avanzare un nome per la giornata seguente. Peraltro i requisiti sono compositi e avrebbero richiesto la conoscenza degli altri nominativi proposti affinché la minoranza potesse indicare una professionalità come richiesto dall’esecutivo. Notiamo, inoltre, con disappunto che su sette nominativi, solo uno è di origine sammarinese e che i professionisti indicati presumibilmente non hanno pertanto nessuna conoscenza della Cassa o del sistema economico sammarinese.  Non possiamo non rilevare, come già avevamo paventato, che questa scelta metterà in assoluta difficoltà la fase del passaggio di consegne e in particolare l’approvazione del bilancio al quale nessuno dei sette ha partecipato.  A tal proposito, ricordiamo la fondamentale e delicata partita dei crediti di Delta, che costituiscono la fetta preponderante dei crediti non performanti di Cassa e che potrebbero essere oggetto di interessi esterni.  Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese, il Partito dei Socialisti e dei Democratici e il Partito Socialista, ancora una volta si dissociano da questo modus operandi e rinnovano un appello affinché si torni nel più breve tempo possibile ad un confronto istituzionale, che garantisca il normale esercizio delle regole democratiche, evitando di ripetere azioni di forza in scelte che avrebbero bisogno per il bene del Paese, di nascere nella ponderazione e condivisione.

(Fonte: DC, PSD, PS)