La CSU incontra il governo sulla crisi del sistema bancario sammarinese
San Marino. La CSU ha incontrato lo scorso venerdì il Segretario di Stato per le Finanze e una delegazione del Congresso di Stato sulla crisi del sistema bancario sammarinese. Da parte sua la CSU ha posto la necessità di affrontare le prospettive generali dello stesso sistema creditizio, ad iniziare dalle possibilità di recupero degli NPL. La CSU ha quindi chiesto di affrontare l’importante tema dei fondi pensioni – del primo e secondo pilastro – investiti nelle banche sammarinesi, per un totale di circa 460 milioni di euro, affinché vengano assicurate le massime certezze per il presente e per il futuro. Garanzie e tutele sono state richieste anche per i risparmiatori. Al contempo le Confederazioni si fanno interpreti delle preoccupazioni dei lavoratori occupati nel settore bancario, per le possibili ricadute negative che questa perdurante situazione di crisi e il reiterarsi di allarmanti articoli sulla stampa interna e italiana può produrre sui livelli occupazionali. Per quanto riguarda le risposte fornite, la delegazione di Governo ha affermato – in relazione alla gestione degli NPL – che sarà una gestione pubblica, fatta nell’interesse del paese. Il rifinanziamento del sistema bancario, necessario per assicurare prospettive per il futuro all’intero sistema e per fornire adeguate garanzie circa i risparmi dei cittadini, avverrà attraverso l’emissione di titoli del debito pubblico. Il Governo da parte sua ha espresso rassicurazioni circa la tenuta dei livelli occupazionali nel settore. Sulla situazione specifica della Cassa di Risparmio, l’Esecutivo ha assicurato che resterà una realtà pubblica, aggiungendo che “polo bancario pubblico” è destinato ad allargarsi, con altri istituti di credito. La CSU, in relazione alla stessa CARISP, ha chiesto di inserire un rappresentante delle Confederazioni sammarinesi nel CDA della Banca, a tutela degli interessi dei cittadini. Questa richiesta non ha ricevuto nessuna risposta. Sul tema altrettanto cruciale delle risorse dei Fondi pensionistici, e in generale dei risparmi dei cittadini, l’Esecutivo ha comunicato che in ogni caso sarà lo stesso Congresso di Stato a garantire queste risorse, e ciò senza specificare con quali strumenti legislativi e giuridici, limitandosi in tal modo a fornire garanzie solo verbali. La CSU, sempre in relazione ai fondi pensionistici, ha anche sollevato la problematica relativa alle prossime scadenze (21 e 23 aprile) per gli investimenti di ingenti somme degli stessi fondi pensione. La CSU ha chiesto esplicitamente al Governo di fornire garanzie formali circa queste risorse attualmente investite presso gli istituti di credito sammarinesi. Garanzie che il Congresso di Stato al momento non ha fornito. La CSU chiede in sostanza che tali somme, appartenenti ai Fondi pensionistici, possano venire reinvestite in presenza delle più elevate tutele a garanzia del capitale.
(Fonte: CSU)