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La 4° Catechesi, Venerdì 20 dicembre 2019 Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice – Rimini

Giochi del Titano

Don Stefano Adriani, dopo il canto di introduzione “Notte di Luce” eseguito magistralmente dal Coro del Cenacolo della Santa Trinità, accompagnato dall’organo, suonato da Michele, in questa quarta Catechesi preparatoria al Natale, dopo aver letto il vangelo di Matteo che propongo ai lettori, ha spiegato uno dei dogmi più importanti della Chiesa: La Verginità di Maria.

Il Vangelo di Matteo: “Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati. Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi. Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa”.

Maria, dalle origini della Chiesa, fu definita sempre Vergine, a causa della sua maternità verginale. Maria è vergine nel corpo e nell’anima, e questa verginità è riconosciuta prima, durante e dopo la nascita di Cristo: verginità ante partum, verginità in partu e verginità post partum. La verginità di Maria non soltanto una verità di fede ma si trasforma in verifica scientifica dopo la Resurrezione di Gesù. Maria, che come madre aveva tenuto il segreto della nascita del figlio nel suo cuore, invita gli apostoli al Cenacolo e Gesù, nonostante le porte chiuse come luce entra, si trasforma materializzandosi, si fa toccare e mangia con loro pesce arrosto e poi esce così come era entrato. Ritorna ancora per dare conferma a Tommaso della sua presenza reale. Gesù viene concepito con la luce di Dio, nasce come luce e si trasforma da luce a uomo nelle braccia di Maria, sua madre, nel momento in cui Giuseppe va a cercare le legna per scaldare la capanna. A 33 anni Gesù conferma la sua posizione di Figlio dell’Altissimo e già otto mesi prima della sua passione, morte e resurrezione sul Monte Tabor (Vangelo di Luca, Marco e Matteo) si era trasformato in luce per far comprendere la sua missione divina e la sua vera identità. Con l’Eucarestia apre la via della vita eterna agli uomini e con essa si definisce il Progetto di Dio. Richiama tutti al rispetto della Santa Messa e la frase finale latina “Ite, Missa est” non indica soltanto cha la funzione è terminata ma l’invito ad un rapporto esterno con amici, parenti e persone che si incontrano anche nella casualità della vita a parlare di fede e di amore quale missionari di Cristo sulla terra. La sua esposizione, in 4 fasi, è stata sempre allietata dal corro e dall’organo che hanno dato il vero senso del Natale e del raccoglimento.

Buon Natale a tutti.

Pier Luigi Cignoli

 

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