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San Marino per la pace

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Il Consiglio Grande e Generale, nella sua seduta di ieri, ha approvato con votazione palese, all’unanimità, un Ordine del Giorno che impegna il Governo ad intraprendere specifiche misure a favore dei civili in Siria.

Da oltre un anno la città di Aleppo è sotto assedio; gli scontri fra l’esercito e i miliziani continuano a mietere vittime fra la popolazione ancora presente sul luogo. La situazione, che sta sempre più assumendo i contorni di una vera e propria catastrofe umanitaria, è aggravata dalla difficoltà di evacuare gli sfollati rimasti e ricoverarli in zone sicure attraverso appositi corridoi umanitari.

L’OdG accoglie e condivide la posizione tenuta da San Marino, nel suo ruolo attivo di intermediario di pace nelle principali sedi internazionali. Lunedì scorso la Missione sammarinese a New York ha sostenuto una proposta di Risoluzione della Francia sulla creazione immediata di corridoi umanitari in Siria, al fine di assicurare l’accoglienza in zone sicure alla popolazione civile in fuga dal conflitto. La Risoluzione, che è stata approvata con voto unanime in seno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, prevede anche l’invio di personale umanitario dell’ONU ad Aleppo per garantire “un’evacuazione in dignità e in sicurezza, un accesso umanitario e la reale protezione dei civili”.

Nell’OdG si fa inoltre riferimento all’incremento del Fondo per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale per il sostegno concreto agli sfollati siriani attraverso una sinergia fra pubblico e privato.

In ottemperanza all’OdG, che chiede al Governo il massimo sforzo nelle sedi internazionali, è di oggi la co-sponsorizzazione in sede ONU di una proposta di Risoluzione del Liechtenstein, sulla creazione di un Meccanismo di responsabilità per i crimini commessi in Siria. La proposta, che verrà portata oggi in Assemblea Generale, ha ricevuto l’appoggio convinto di San Marino, fra i primi Stati ad aderire allo Statuto di Roma per la creazione della Corte Penale Internazionale. I crimini commessi in Siria sono infatti da considerarsi crimini contro l’umanità e devono essere perseguiti in quanto in violazione delle leggi umanitarie internazionali.

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