Economia e Lavoro

beBOPP, BOlogna Pocket Park: un progetto per paesaggi resilienti

Nell’ambito di un Patto di Collaborazione tra il Quartiere Navile di Bologna e l’Associazione Landeres, paesaggi resilienti, è stato realizzato e di recente inaugurato beBOPP, un nuovo Pocket Park (letteralmente Parco Tascabile) in Via della Beverara 129, breve tratto di strada pedonale tra due caseggiati, ben connesso all’adiacente Museo del Patrimonio Industriale della città, ai nuovi Dipartimenti dell’Università.

Si tratta, di un progetto particolarmente efficace nella riappropriazione dello spazio pubblico, una risorsa sulla quale investire per la definizione di nuove centralità per i quartieri, in grado di costituire un riferimento collettivo, una “infrastruttura della socialità”. Il Pocket Park aiuta a riattivare la vita di quartiere, generando coinvolgimento sociale e senso di appartenenza, attirando e incoraggiando le persone a vivere il proprio spazio pubblico e relazionarsi, oltre a contribuire ad altri fattori come la conservazione della biodiversità e del verde all’interno della città.

L’aspetto più innovativo di beBOPP è legato alla capacità di affrontare questioni complesse sul tema della rigenerazione urbana, sviluppando risposte efficaci tramite il design, per evidenziare come ecologie e tecnologie possono ridefinire gli spazi urbani in cui accade l’attività sociale. Il Pocket Park focalizza sullo sviluppo locale e sull’interazione design-paesaggio urbano come fonte di benessere per le persone.

Giocando con pochi elementi: un sistema di sedute, contenitori per arbusti in vaso e un filare in siepe arbustiva, beBOPP si propone di rigenerare questa piccola tessera del tessuto urbano dotandola delle seguenti funzionalità:

  • sociale, a beneficio della comunità locale ma anche delle comunità adiacenti di cui sopra
  • ambientale, attraverso il ripristino di un piccolo rain-garden
  • urbanistica, riqualificando un’area potenzialmente strategica, altrimenti sottoutilizzata

La seduta multipla, elemento centrale del progetto, richiama nel disegno in pianta un ferro battuto, omaggio alla storica officina del limitrofo edificio fluviale, il Battiferro, al cui completamento contribuì il Vignola nel 1548.

La scelta del materiale impiegato così come quella del design è stata guidata da un approccio minimale: lega alluminio-magnesio in lamiere di 3 mm ripiegate in un unico estruso a chiocciola,icona del progetto stesso. La realizzazione di be-BOPP, è stata possibile grazie al sostegno e alla partecipazione di: Landeres (che ne ha curato ideazione, coordinamento e progettazione), Fondazione del Monte, Comune di Bologna, Fondazione Ant, Network Mg12, Mateca, Icos, Coop Avola.