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San Marino-Liechtenstein 0-0: la Nazionale sfiora la storia e chiude imbattuta in trasferta dopo 20 anni

È probabilmente il miglior primo tempo mai proposto dalla Nazionale di San Marino, quello che si registra al Rheinpark Stadion di Vaduz – dove i Titani affrontano il Liechtenstein per la quarta giornata di Nations League, terzo impegno per i Biancazzurri che hanno affrontato la Slovenia settimana scorsa –.

Il Liechtenstein calcia solo due volte nello specchio nei primi 45 minuti, peraltro con scarsa pericolosità. Dopo un avvio in cui i padroni di casa hanno provato a impostare il gioco, perdendo però subito Martin Buchel – metronomo della formazione di Kolviðsson –.

Se però San Marino sale in cattedra è solo per meriti propri: l’asse Nanni-Berardi funziona alla perfezione e la qualità sugli esterni garantita da Tomassini e Hirsch porta a dialoghi efficaci. Proprio da un’azione partita sull’out di sinistra, dove l’attaccante del Pennarossa ha difeso palla e cambiato fronte su Tomassini, si sviluppa la prima occasione dell’incontro. Lo scarico per l’accorrente Manuel Battistini porta a un traversone potente e preciso sul primo palo che Nanni va a colpire indisturbato all’altezza del primo palo, spedendo di poco a lato.

Non si tratta di un episodio estemporaneo: al 22’ Hirsch salta due avversari in corsia, spezzando il raddoppio e costringendo Brandle a spendere un giallo. Su quella palla inattiva arriva l’inserimento di Rossi che spedisce alto di testa. L’attaccante di origini argentine è indiavolato e sulla corsia di competenza Brandle ed Yildiz faticano a contenerlo: al 26’ torna a giocarsi un uno contro uno sul lato corto dell’area di rigore, che porta ad un corner. Sugli sviluppi dello stesso, Palazzi si trova il pallone tra i piedi spalle alla porta; pronta la girata dal limite, col pallone a filare di poco alla destra del montante.

San Marino continua a spingere e a produrre occasioni da rete: ad una manciata di secondi dalla mezz’ora Nanni difende un gran pallone all’ingresso dell’area di rigore, prima di porgerlo a Berardi. Pronta la staffilata del brevilineo attaccante che calcia con potenza e precisione, costringendo Benjamin Buchel al miracolo per andare a togliere la sfera dall’angolino.

Eppure non è questa la miglior opportunità per i Titani, che al 36’ assaporano il vantaggio: la punizione laterale di Enrico Golinucci trova la sponda di Nanni, che libera Palazzi in piena area di rigore. Il capitano lascia battere il pallone a terra prima di calciare col mancino da due passi: ancora decisivo l’estremo difensore di casa che devia sulla traversa, poi Rossi gonfia la rete in posizione irregolare.

 

Il primo tiro nello specchio del Liechtenstein arriva al 34’ con la sponda di Kaufmann per Hasler, che si aggiusta il pallone sul mancino nei pressi del limite e chiama in causa Benedettini con una conclusione potente, ma troppo centrale, per far male al portiere della Nazionale.

L’ultimo episodio della frazione è in area avversaria: una gran giocata di suola di Berardi porta ad una punizione dal vertice sinistro dell’area, che Enrico Golinucci calcia con potenza sul secondo palo. Perfetto il timing di Rossi che arriva a incocciare la traiettoria del pallone con la fronte, ma spedisce alto.

Anche all’uscita dagli spogliatoi la prima iniziativa è sammarinese, con Berardi che riceve decentrato sulla destra per poi convergere sul piede forte ed esplodere un destro radente che termina sul fondo. Particolarmente attivo anche Tomassini, i cui inserimenti alle spalle della linea difensiva di casa creano non pochi problemi. Purtroppo l’attaccante del Pietracuta si ritrova il pallone sul mancino in entrambe le occasioni, quando i centrali del Liechtenstein riescono a mettere una pezza.

I padroni di casa continuano ad essere scarsamente pericolosi nella metà campo di San Marino, mentre i ragazzi di Varrella collezionano opportunità. Come al 66’ quando Nanni si conquista di pura fisicità un possesso sulla mediana per poi lanciarsi in una discesa conclusa con un tiro dal limite abbrancato a terra da Benjamin Buchel. Sull’altro versante torna a provarci Hasler che si rende protagonista di destro telefonato dai 20 metri.

È però sempre San Marino a farsi preferire in entrambe le fasi di gioco ed all’87’ arriva la palla buona per sbloccare il punteggio e ipotecare la vittoria. Berardi riceve in posizione regolare in piena area di rigore ed apre il piattone davanti a Benjamin Buchel, che con il piede destro nega un gol fatto ai Titani. Se oltre il danno non si configura anche la beffa è solo perché Ospelt manca un aggancio in piena area di rigore ed in posizione regolare allo scoccare dell’ultimo giro di lancette.

San Marino torna così ad ottenere un risultato positivo nelle competizioni europee a distanza di poco meno di sei anni dall’ultima volta ed in generale in trasferta da quasi vent’anni. Solo una volta la Nazionale non era uscita sconfitta lontana da Serravalle prima di questa sera (aprile 2001, Lettonia-San Marino 1-1). Eppure negli spogliatoi, al di là dell’orgoglio palpabile, voglia di festeggiare non ce n’era come nei due precedenti citati. Può sembrare un paradosso, ma anche San Marino può storcere il naso nell’ottenere un pareggio in campo internazionale che mancava da tantissimo tempo. Per la qualità e l’intensità della prestazione prodotta, i Biancoazzurri meritavano insindacabilmente la vittoria. Un discorso che – si ripetono all’unisono – si vuole solo rimandare a metà novembre, quando allo Stadium arriverà Gibilterra.

San Marino 14 ottobre 2020

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