Sport

FSGC, Europa League: anche al ritorno è troppo KÍ per il Tre Fiori

Dopo il pesante 5-1 subìto nelle Isole Fær Øer, il Tre Fiori riceve il KÍ al San Marino Stadium con l’obiettivo di rendere quantomeno complicata la gestione del vantaggio alla formazione avversaria, che invece non barcolla e anzi formalizza il passaggio del turno imponendosi con quattro reti di scarto come nei 90’ dell’andata.

Gli avanti ospiti si scambiano spesso di posizione nel tentativo di confondere la retroguardia di casa, ma, almeno inizialmente, sbattono quasi sempre contro le prime due linee gialloblù, tanto folte quanto compatte. Andrea Compagno, fascia da capitano al braccio, si batte là davanti per fa salire la squadra, e da una punizione da lui stesso guadagnata sgorga la prima occasione per la squadra di Cecchetti: Daniele Compagno taglia il pallone sul primo palo per Andrea, il cui colpo di testa si spegne sul fondo dopo una deviazione. Al quarto d’ora è Apezteguia ad affacciarsi all’area di rigore avversaria, ma il suo mancino esce abbondantemente dai pali difesi da Kristian Joensen.

Al 29’, però, passa il KÍ, cui viene concesso un calcio di rigore per un contatto Righetti-Jonn Johannesen. Dal dischetto va Bjartalíð, che firma il vantaggio ospite spiazzando Simoncini. Il Tre Fiori prova a reagire cercando ancora una volta i centimetri di Andrea Compagno su palla inattiva: il capitano gialloblù si batte in mischia, ma la difesa ospite è brava a soffocarlo impedendogli la girata.

Sull’altro fronte il KÍ dà un altro saggio di perfetto cinismo: Danielsen sfreccia sulla destra e apparecchia centralmente per Jonn Johannesen, il cui colpo di testa è tanto potente quanto letale. Al 39’ Danielsen si mette in proprio chiamando in causa Simoncini, vigile sul palo di competenza. Nel primo minuto di recupero il portiere del Tre Fiori fa ancora buona guardia sulla punizione a lunghissima gittata di Patrik Johannesen, che meno di sessanta secondi dopo si rifà piazzando la sfera sul palo lontano dopo essere sfuggito ai radar di una difesa non ben posizionata.

È la rete del 3-0, che arriva praticamente sul duplice fischio. Nella ripresa la formazione delle isole Fær Øer inizia cercando il punto del poker da calcio d’angolo: Pavlović sbuca indisturbato sul secondo palo, dove incorna spedendo sul fondo. La risposta del Tre Fiori è nel colpo di testa di Andrea Compagno, servito a centro area da Lago: conclusione troppo debole per impensierire Joensen. Al 62’ di prova Righetti su punizione: anche stavolta per il portiere ospite non ci sono patemi particolari.

Il KÍ torna a bussare alla porta di Simoncini al 64’, quando Sandmæl conclude in diagonale chiamando l’estremo di casa ad una risposta non semplice. Dopo aver rischiato il secondo rigore per un contatto tra D’addario e Bjartalíð, il Tre Fiori replica, manco a dirlo, con l’ennesimo colpo di testa di Andrea Compagno, stavolta anche sfortunato perché è la traversa a negargli quella soddisfazione del gol provata nella gara di andata. La beffa gialloblù diventa doppia meno di due minuti dopo, quando Danielsen trova il 4-0 risolvendo una mischia nata da calcio d’angolo.

Il Tre Fiori meriterebbe almeno la soddisfazione di un gol, ma il palo colpito da Apezteguia nel terzo e ultimo minuto di recupero – secondo legno di serata dopo la traversa di Andrea Compagno – ribadisce a Cecchetti e ai suoi ragazzi che anche sotto quell’aspetto occorre mettersi l’anima in pace. Il turno lo passa meritatamente il KÍ, mentre il Tre Fiori si congeda dall’Europa con sensazioni molto diverse da quelle di un anno fa, quando esattamente a questo punto della competizione centrò una storica qualificazione.

Traguardo solo sfiorato da La Fiorita quest’anno: i gialloblu di Montegiardino, dopo la sconfitta di misura di settimana scorsa con l’Engordany, avevano riaperto il discorso qualificazione col tiro-cross di Josè Adolfo Hirsch che ha portato all’1-1 ad Andorra. Gli sforzi degli uomini di Juri Tamburini sono stati fiaccati nel finale di gara dalla sfortunata autorete di Marco Gasperoni per il successo del club andorrano. Lo stesso che l’anno passato a Forlì, contro la Folgore, beneficiò di un’altra autorete: quella di Sartori al 90’+4′ che garantì proprio all’Engordany il superamento del turno in extremis.

Europa League, Preliminary Round | Tre Fiori – KÍ Klaksvík 0-4 

TRE FIORI [5-4-1]

Simoncini; D’addario, Angelini (dal 52’ Pestrin), Righetti, Carubini (dal 77’ Marconi), Cuzzilla (dal 66’ Della Valle); Lago, D. Compagno, Costantini, Apezteguia Hijuelos; A. Compagno,

A disposizione: Sebastiani, Burrafato, Tamagnini, Bacchiocchi

Allenatore: Matteo Cecchetti

KÍ KLAKSVÍK [4-1-3-2]

  1. Joensen; Danielsen, Brinck, Pavlović (dal 79’ Niclasen), Simonsen; Andreasen, Bjartalíð, Hadžibulić, J. Johannesen (dal 46’ Stamnestrø); Sandmæl, P. Johannesen (dal 57’ Klettskard)

A disposizione: M. Joensen, Lewis, Došljak, Olsen

Allenatore: Mikkjal Kjartansson Thomassen

Arbitro: Novak Simovic (SRB)

Assistenti: Milan Minic e Milan Sutulovic (SRB)

Quarto Ufficiale: Ilija Brdar (SRB)

Ammoniti: Righetti, Jon. Johannesen, A. Compagno, Hadžibulić, Costantini, Pestrin

Marcatori: 29’ Bjartalíð, 33’ J. Johannesen, P. Johannesen, 75’ Danielsen

FSGC | Ufficio Stampa

Foto Filippo Pruccoli

Giochi del Titano