Giornata mondiale contro il Fumo
San Marino. Il 31 maggio di ogni anno si celebra la giornata contro il fumo, il #NoTobacco day”, promossa a livello globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Quest’anno il tema scelta dall’OMS per la campagna è “Il fumo distrugge i cuori – Tobacco breaks hearts”.
Il fumo di tabacco infatti è considerato il più importante fattore di rischio prevenibile per la salute e causa o concausa di molteplici malattie, da quelle cardiovascolari alle malattie polmonari e alle patologie neoplastiche.
Nonostante le politiche di divieto, l’abitudine al fumo rimane alta (la stima in Italia è del 22,3% della popolazione), con un andamento tuttavia differente tra i sessi: una diminuzione del numero di uomini fumatori, ma in contemporanea un aumento delle donne fumatrici.
Il rischio correlato al fumo è strettamente dipendente dall’età di inizio e alla durata di tale abitudine. Il fumo è responsabile del 50% di tutti i decessi evitabili nei fumatori e di questi la metà è di natura cardiovascolare. Il fumo infatti favorisce, tra le altre cause, lo sviluppo dell’aterosclerosi promuovendo fenomeni trombotici e infiammatori e alterando la funzione delle piastrine. Le principali malattie cardiovascolari prodotte dal fumo sono: sindrome coronarica acuta e quindi infarto del miocardio, morte improvvisa, ictus cerebrale, aneurisma dell’aorta, arteriopatia degli arti inferiori. Il rischio di eventi cardiovascolari fatali dopo 10 anni è quasi doppio nei fumatori rispetto ai non fumatori e il rischio relativo nei fumatori al di sotto dei 50 anni è cinque volte superiore. Chi fuma ha una probabilità doppia di essere colpito da infarto miocardico e una aspettativa di vita di circa 10 anni inferiore rispetto a chi non fuma. Anche il fumo passivo è dannoso e si stima che aumenti il rischio di malattia cardiovascolare del 30%.
In base ai dati sammarinesi, rispetto ai 278 decessi registrati nel 2017, 96 casi, pari a un terzo del totale, sono stati causati da patologie in cui è dimostrato l’aumento del rischio dovuto al fumo. Si tratta di un numero in leggera crescita rispetto al 2016 quando a fronte di 253 decessi totali, 91 sono stati conseguenti a malattie in cui il fumo aumenta o influisce direttamente sulle cause di insorgenza.
E pazienti fumatori o ex fumatori sono anche la maggioranza di quelli attualmente in terapia per le principali malattie tumorali. Nel 2017 infatti, su 17 pazienti seguiti (12 maschi e 5 femmine) per il tumore al polmone, 13 erano fumatori o ex fumatori. Anche nel caso di tumori alla vescica, su 5 pazienti seguiti (4 uomini e una donna) 4 erano fumatori o ex.
Smettere di fumare non è mai troppo tardi. Alla cessazione del fumo entro i primi sei mesi si verifica una diminuzione significativa della morbosità e nell’arco di 10 anni il rischio di malattia cardiovascolare si avvicina a quello di chi non ha mai fumato.
Smettere di fumare è in termini di costo/efficacia la strategia più vantaggiosa per prevenire le malattie cardiovascolari, numerose forme di neoplasie e patologie dell’apparato respiratorio.
In occasione della giornata mondiale contro il Fumo, la Segreteria di Stato alla Sanità, l’Authority Sanitaria e l’Istituto per la Sicurezza Sociale hanno previsto una campagna con la diffusione di manifesti in tutte le strutture dell’ISS e nelle Sale dei Castelli della Repubblica. La campagna sarà rilanciata anche sui profili social istituzionali utilizzando l’hashtag #NoTobacco e inoltre i manifesti saranno distribuiti anche nelle Scuole Medie e Superiori, all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e tramite il Cons alle Federazioni sportive, per sensibilizzare soprattutto le fasce giovani della popolazione.
Infine la Segreteria di Stato alla Sanità rende noto che San Marino aderirà entro l’estate al protocollo dell’OMS per eliminare il commercio illecito di prodotti del tabacco.