Maurizio Viroli, da Princeton all’Università di San Marino
San Marino. Professore emerito di Teoria Politica a Princeton, autore per quotidiani come La Stampa e Il Sole 24 Ore, decine di libri su filosofi come Niccolò Machiavelli e Jean-Jacques Rousseau. Maurizio Viroli curerà la lectio magistralis in programma durante l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2017 – 18 dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, in calendario giovedì 16 novembre alle ore 11 al Centro Congressi Kursaal del Titano. A pochi giorni dall’evento, offre un’intervista in cui spiega il valore e il significato della sua partecipazione.
La sua lectio magistralis si intitolerà “Libertà politica e coscienza civile”. Può offrire un’anticipazione?
Nella lezione sosterrò che la libertà può vivere soltanto se l’elite politica e buona parte dei cittadini hanno forte coscienza civile, vale a dire consapevolezza dei loro doveri e volontà di assolverli. Sosterrò pure che la debole coscienza civile è il vero problema storico dell’Italia. Spiegherò infine che la coscienza civile può essere formata con l’educazione e che le università dovrebbero proporsi come fine, oltre a quello di insegnare conoscenze, formare giovani che abbiano coscienze libere e vogliano vivere come cittadini.
Che rapporti ha con l’Ateneo sammarinese?
Conosco bene la Scuola di Storia, dove insegna l’amico Luciano Canfora e dove hanno insegnato i compianti Corrado Vivanti e Renato Zangheri, studiosi di indiscusso prestigio internazionale, uomini di valore, amici indimenticabili. Di recente ho conosciuto anche i colleghi della Scuola di Design, persone splendide con le quali mi auguro di poter realizzare importanti progetti per la formazione della coscienza civile dei giovani dall’Ateneo di San Marino.
– Cosa rappresenta per lei l’invito a intervenire durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico?
Di certo un grande onore.