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Repubblica Futura: “Le battaglie perse di Libera sulla sanità le pagano i sammarinesi”

Bastoni, catene, fumogeni e devastazioni. Da sempre tra i tifosi riminesi e quelli cesenati non corre buon sangue, ma negli ultimi mesi il fuoco della rivalità è tornato ad ardere come non accadeva da tempo. Lo dimostra la sfilza impressionante di episodi – tra scontri, agguati e spedizioni punitive – finite sotto la lente di ingrandimento della Questura e delle forze dell’ordine. L’ultimo risale al 19 gennaio scorso, quando a Gatteo Mare, durante un match di Terza Categoria tra Valverde e Cattolica, si è consumata una rissa tra ultras del Cesena e del Rimini. Una decina di giovani, armati di bastoni e catene, con il volto coperto da sciarpe, cappucci e caschi, ha fatto irruzione in un’area adiacente al campo. Lo scontro, durato pochi minuti, è stato chiaramente organizzato, come dimostrano i video diffusi sui social, ora al vaglio degli inquirenti. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, i partecipanti si erano già dileguati. L’indagine, aperta dalla Procura di Forlì, punta a identificare i responsabili, ma il fatto che molti avessero il volto travisato rende l’operazione tutt’altro che semplice. Gli investigatori, d’altra parte, non escludono che possa esserci un collegamento tra il raid di Gatteo e quanto avvenuto il 2 novembre scorso al circolo ricreativo di Santa Margherita a Bellaria Monte, luogo abituale di ritrovo della “Gioventù Bellariese”, ultras del Cesena. Una ventina di persone incappucciate aveva fatto irruzione armata di spranghe, fumogeni e bombe carta, devastando il locale, incendiando tavoli e mobili, e ferendo diverse persone, tra cui un uomo ricoverato in terapia intensiva. Anche in quel caso, l’attacco è stato immortalato dalle telecamere di sicurezza. Le indagini, inizialmente focalizzate sul mondo del tifo calcistico, avrebbero rivelato un potenziale collegamento con il mondo del basket, ambiente finora considerato “più tranquillo”. Non a caso la Prefettura di Forlì ha recentemente vietato la trasferta ai tifosi della Rbr Rimini per il derby contro l’Unieuro Forlì, citando il pericolo di scontri come motivazione principale. Il provvedimento, nelle sue motivazioni, ha fatto riferimento al raid di Bellaria e agli episodi avvenuti durante la partita di andata, quando tre tifosi riminesi invasero il campo cercando il confronto con i supporter forlivesi. Vicenda che aveva fatto scattare il Daspo per tre sostenitori della Rinascita. Rivalità calcistiche e cestistiche, in questo caso, si intrecciano: i supporter del Cavalluccio sono infatti anche tra i sostenitori dell’Uniero. Circostanza che li pone in rivalità diretta con i ‘cugini’ riminesi. Proprio di recente, la Questura di Rimini ha notificato 18 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi del Pietracuta, che il 21 gennaio del 2024, allo stadio comunale ‘Urbini e Casali’ di Secchiano di Novafeltria, scatenarono il finimondo, tra petardi esplosi, fumogeni e persino un principio di incendio. Un parapiglia culminato con l’arrivo in massa dei carabinieri. Stessa sorte è toccata anche ai due ultrà biancorossi, protagonisti di episodi di guerriglia fuori dallo stadio “Curi” di Perugia.