San Marino: verso un Paese sicuro, accessibile e sostenibile
Una maggiore attenzione alla disabilità: è il tema trattato dal Consigliere Michela Pelliccioni durante il comma Comunicazioni della seduta di Agosto del Consiglio Grande e Generale.
Un intervento che inizia dal racconto di un disagio quotidiano, vissuto da un cittadino con disabilità, in visita nel centro storico di San Marino. Una San Marino che manca di strutture adeguate e che deve urgentemente rivolgere le proprie attenzioni al sistema di assistenza sociale.
Quanto sopra è un monito, in linea con gli argomenti trattati al Meeting di Rimini 2020, che guarda alla sussidiarietà come modello di sviluppo e ripartenza del Paese, una ripartenza basata su un sistema fondato sulla collaborazione e la sostenibilità. Occorre necessariamente, pertanto, un distacco dal passato, perché “L’economia circolare che ha generato scarti fisici, è la stessa che ha generato scarti umani”.
San Marino deve ripartire costruendo un modello-paese inclusivo, a partire dalle strutture presenti sul territorio che oggi, obiettivamente, non sono a misura di persone con disabilità.
Domani – Motus Liberi ritiene che sia necessario cominciare a considerare le attenzioni da rivolgere alla disabilità come un’opportunità, senza quindi affrontare il tema con interventi spot, ma a 360 gradi.
Le persone con disabilità che rivolgono alla politica le loro richieste di aiuto, hanno tutte un comune denominatore: il riconoscimento di una dignità che sentono fortemente lesa; dignità che chiedono venga riconosciuta anche in ambito lavorativo, in quanto la normativa che regolamenta la materia, dell’anno 1991, risente della profonda evoluzione avvenuta nel mercato del lavoro, nonché di parametri predefiniti, che potrebbero limitare fortemente le reali attitudini lavorative, anche in ragione delle possibilità offerte dalla digitalizzazione e dalle nuove possibilità dell’epoca contemporanea.
Oggi i contributi che lo Stato riconosce al cittadino con disabilità, a titolo di contributo di natura pensionistica, non sono solo il frutto di una sacrosanta assistenza sociale, ma purtroppo in alcuni casi anche il limite predeterminato del reddito pressoché massimo al quale un cittadino con disabilità, in determinati casi, può aspirare.
Un Paese realmente inclusivo deve riconoscere a coloro che vogliono e possono lavorare, anche grazie alla suddetta evoluzione del mercato del lavoro, la possibilità di auto-definire, al pari di chiunque altro, il proprio valore e le proprie aspirazioni di vita, anche economiche, riconoscendo ai contributi statali un valore compensativo e non il limite del loro valore assoluto.
Per questi motivi il Partito Domani – Motus Liberi ha ritenuto necessario portare all’attenzione del Governo queste problematiche, chiedendo di mettersi al lavoro al fine di permettere alla nostra Repubblica di diventare, tra l’altro, anche un esempio, anche all’estero, per il turismo delle persone con disabilità; turismo che, anche in questi giorni, ha confermato di poter essere uno dei settori strategici per il rilancio della nostra economia.
L’auspicio di Domani – Motus Liberi, è quello di un impegno sul tema, da parte di tutte le forze politiche, senza colori e senza bandierine, per rivolgergli l’attenzione che merita.
Un Paese che mette al centro il valore della persona, è un Paese che dimostra una chiara idea del futuro e della ripartenza di Domani.
DOMANI – Motus Liberi