Politica

Interpellanze RF: stabilizzazione precari ISS

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Interpellanza stabilizzazione precari ISS

Presentata dal Gruppo Consiliare di Repubblica Futura in merito alla stabilizzazione del personale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale alla luce di quanto contenuto nel Decreto Legge n. 62/2020 e del relativo dibattito sulla sua ratifica.

– Viste le dichiarazioni del Segretario Ciavatta durante il dibattito consiliare relativo alla ratifica del Decreto Legge n. 62/2020 (“E’ precisa intenzione del Governo regolarizzare le situazioni all’interno dell’Ospedale. Si è deciso di stralciare i Commi nella prima stesura e di aprire una trattativa per ottemperare tutte le necessità al fine di una stabilizzazione che garantisca il giusto impegno profuso in queste settimane e mesi. Abbiamo 258 ruoli e 281 dipendenti: significa che sono state assunte persone fuori dal profilo di ruolo, stiamo seguendo gli accertamenti”) e dal dispositivo dell’articolo 30 del Decreto succitato, dai quali si evince che la stabilizzazione del personale precario dell’ISS avverrà in varie fasi ed è comunque sottoposta a trattativa sindacale;
– vista la più recente comunicazione della CSU nella quale si richiede un incontro urgente proprio inerente anche le tematiche della stabilizzazione del personale dell’ISS, manifestando dunque necessità di procedere tempestivamente su questa direzione;
– visto che non è affatto chiaro quali siano le direttrici che il Governo intende adottare per perfezionare tale procedimento.

Si interpella il Governo per sapere:

1. se intenda stabilizzare tutto il personale precario dell’ISS e in special modo quello che abbia prestato servizio durante l’emergenza sanitaria COVID – 19;
2. quale sia il mandato con cui la delegazione di Governo (se ve ne è una da chi è composta?) affronterà la trattativa con le parti sociali;
3. in che tempi è intenzione del Governo giungere alla stabilizzazione;
4. se il Governo non ritenga necessario ed indifferibile giungere alla stabilizzazione di tutto il personale precario dell’ISS nei tempi più celeri.

Si richiede risposta scritta.

Interpellanza garanzia statale mutui e reddito minimo

Presentata dal Gruppo Consiliare di Repubblica Futura in merito anche all’articolo 1 del Decreto Legge n. 63/2020 (“reddito minimo”) ed agli articoli 19 e 20 (garanzia dell’Eccellentissima Camera della Repubblica di San Marino, sui finanziamenti concessi da istituzioni finanziarie e da altri soggetti abilitati all’esercizio del credito) del medesimo DL.

– Visto che ad oggi gli strumenti previsti agli articoli 1, 19 e 20 del DL n. 63/2020 sono, se si eccettuano alcune limitate dilazioni fiscali e contributive, pressoché l’unica forma, ancorché estremamente limitata di sostegno ai privati, alle famiglie ed alle imprese colpiti dall’emergenza causata dalla pandemia;
– visto che ad oggi sono state rappresentate plurime difficoltà di accesso a tali strumenti;
– visto quanto realizzato da molti altri Paesi nel tentativo di affrontare l’emergenza sanitaria ed economica attraverso l’iniezione di importanti liquidità, anche e a volte soprattutto a fondo perduto, a sostegno delle famiglie e del tessuto produttivo;
– visto che non pare essere intenzione del Congresso di Stato attuare ulteriori meccanismi tesi al sostegno di famiglie ed imprese;
– vista, anche alla luce di quanto sopra, la necessità che le imprese possano al più presto riprendere a lavorare e a produrre reddito, con modalità che siano sostenibili dal punto di vista operativo ed economico;

si interpella il Governo per conoscere:

1. quante persone fisiche abbiano avuto erogato il “reddito minimo” di cui all’articolo 1 del Decreto Legge n.63/2020 alla data di presentazione dell’interpellanza ed alla data della risposta alla stessa; si chiede di suddividere le persone che hanno avuto accesso per categoria professionale di appartenenza della persona (operatore economico, lavoratore subordinato, disoccupato, ecc…);
2. quante persone fisiche abbiano fatto richiesta di accesso al medesimo “reddito minimo” di cui al punto precedente, sempre alla data di presentazione dell’interpellanza ed alla data della risposta alla stessa;
3. se il Governo ritenga sufficienti le risorse attualmente presenti nel “Fondo Straordinario di Solidarietà”, anche a seguito dell’unificazione con il “Fondo per interventi connessi alla politica dei redditi”, per finanziare lo strumento;
4. quanti nuclei familiari abbiano avuto accesso ai finanziamenti di cui all’articolo 19 del Decreto Legge n.63/2010, alla data di presentazione dell’interpellanza ed alla data della risposta alla stessa;
5. quanti operatori economici abbiano avuto accesso ai finanziamenti di cui all’articolo 20 del Decreto Legge n.63/2010, alla data di presentazione dell’interpellanza ed alla data della risposta alla stessa; si chiede di suddividere gli operatori economici che hanno avuto accesso ai finanziamenti per settore prevalente di attività;
6. quanti nuclei familiari e quanti operatori economici abbiano fatto richiesta di accesso alle misure previste dai sopracitati articoli 19 e 20, alla data di presentazione dell’interpellanza ed alla data della risposta alla stessa;
7. quali siano le intenzioni del Governo rispetto ad un eventuale ampliamento dell’importo della garanzia fino a coprire il 100% del finanziamento, per lo meno per i piccoli prestiti, al fine di semplificarne tempi e modi di erogazione;
8. chi abbia materialmente definito, dal punto di vista tecnico, le prescrizioni operative a carico delle attività economiche di cui agli Allegati 1 e 2 del Decreto Legge 68/2020, se siano stati costituiti dei comitati appositi e da chi fossero composti;
9. se il Governo intenda aiutare le imprese a far fronte al notevole incremento dei costi che queste prescrizioni avranno, in termini soprattutto della necessità di nuovi addetti (ad es: per la sanificazione), della formazione e dell’acquisto di presidi;
10. per quale ragione non sia stata data ai residenti in Italia la possibilità di venire a fare acquisti a San Marino, dando quindi la possibilità alle attività economiche di avere maggiore domanda potenziale;
11. quali siano le intenzioni del Governo rispetto ad un eventuale alleggerimento di taluni di questi presidi che complicano considerevolmente l’espletamento di attività lavorative per molti operatori (ad esempio l’assurda previsione di avere un solo cliente alla volta per i servizi alla persona, anche per chi magari lavori in esercizi ampi, dove quindi si possa mantenere appieno il distanziamento sociale fra le persone, e con molti dipendenti).

Si richiede risposta scritta.

San Marino, 8 maggio 2020

Per il Gruppo Consiliare di Repubblica Futura

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