Territorio: in merito all’intervento su Repubblica.sm
Ultimamente il solito ex consigliere Stefano Canti, nell’ultima sessione del Consiglio GG, ebbe ad apostrofarmi come l’ex Segretario di Stato; SBAGLIATO, fino all’ultimo giorno in cui il mio successore avrà giurato nelle mani degli Ecc.mi Capitani Reggenti, io non sarò ex ma in carica seppur in ordinaria amministrazione.
Adesso sono diventato ex comunista ed ex ambientalista, SBAGLIATO, queste persone che si firmano “Movimento Rete” (cosa fate gli articoli tutti insieme? Fate le riunioni apposta? Cucuzza cosa dice? Non mi farete troppo onore tutti insieme perdere tempo solo per me), mettono il naso in cose che non credo li riguardino anche se ho avuto un vivace passato e sono comunque fatti miei; ma sulle scelte importanti quali essere ancora, così come in passato, Comunista e Ambientalista con orgoglio, lo considero un privilegio che un’accozzaglia di sparlatori qualunquisti che hanno avuto il solo merito di aver portato l’agone politico a dei livelli rissaioli quali non si erano mai visti, probabilmente non capiranno mai. E’ il prezzo che dobbiamo pagare al mondo dei social di cui condivido il giudizio espresso tempo fa da Umberto Eco e dai quali provengono la stragrande maggioranza dei simpatizzanti di RETE che si considera uno schieramento di duri e puri.
Questi lavorano a testa bassa, probabilmente dando sonore capocciate contro i muri, per andare a testa alta un domani e potersi così contare i bernoccoli in testa. Questi andavano a testa bassa anche quando hanno presentato il famoso emendamento in Finanziaria per chiudere i buchi della SMI (San Marino Investimenti), una marchetta preelettorale che costerà allo Stato, quindi a tutti i cittadini, più di 6 milioni di euro. Sempre a capocciate e a pervicace testa bassa hanno impedito che il Consiglio GG, in ben 5 sedute Consiliari, prendesse atto della nomina dei giudici. Ancora non ci è stato spiegato il perché di questa pervicace opposizione ad un atto dovuto, quali siano le vere ragioni.
E andiamo al delirante articolo banal-chic sul territorio in cui i nostri eroi si sono avventurati sperticandosi in un’analisi della storia urbanistica di San Marino da ragazzino di prima media, scodellando esempi di un ripetitivo asfissiante senza costrutto e tutto condensato e concentrato in un’unica analisi e cioè che tutto quanto fatto di disastroso da questa Segreteria di Stato ricada nella mala gestione della Cartiera Ciacci. Due anni e mezzo fa, durante un’assemblea pubblica ad Acquaviva, promisi ai cittadini del Castello di Acquaviva che non avrei toccato il PP della Cartiera. Così è stato e gli abitanti di Gualdicciolo conoscono l’importanza di questa promessa da me mantenuta. Poi, sempre questa Segreteria, riuscì (udite udite) a fare una cosa mai riuscita a nessuno e cioè a far mettere il famoso contatore agli scarichi della Cartiera in modo che si sapesse con precisione il quantitativo di reflui da poter far pagare; della serie chi più inquina più paga. Questi sarebbero i “privilegi” di cui mi si accusa aver messo al primo posto dei miei atti di governo nei confronti della Cartiera. Onestà intellettuale richiederebbe un leggero ripensamento anche considerando che oltre alla Cartiera, sul territorio c’è tanta altra materia di cui eventualmente discutere e mi sembra che di manovre speculative, in questi tre anni di governo, non ce ne siano state; se avete notizie diverse fate sapere.
Ma tra poco, il movimento Rete andrà verso il governo del paese (?), vedremo cosa sarà capace di fare, soprattutto con la Cartiera visto e considerato che il Territorio non è proprio un fazzoletto e va gestito partendo da Rovereta e poi su verso Dogana, Galazzano, la Ciarulla, Serravalle, Fiorina, Torraccia, Domagnano, ecc. fino ad arrivare in quel di Chiesanuova ultima propaggine, baluardo dei nostri confini a sud, verso il Montefeltro, terra di Federico.
Il Testo Unico, checché ne dica il giornalino dei Cucuzza-boys, funziona meglio di quello stantio e vecchio di 24 anni fa e che aveva bisogno di una bella riammodernata; mi fa peraltro piacere che il movimento Rete abbia copiato alcune indicazioni contenute nelle relazioni di accompagnamento del “Nuovo PRG” che risponde esattamente a quegli obiettivi strategici che Rete propone nel suo programma di governo. Naturalmente, dopo tre anni di duro lavoro, nel “Nuovo PRG” ci sono dentro molte più cose tese a proteggere l’ambiente e il nostro Territorio. Quelle cose, ci sono già tutte, basta portare in Consiglio GG in prima lettura il già pronto “Nuovo PRG” – Giardino d’Europa – Microcosmo della biodiversità – redatto da questa Segreteria insieme allo Studio Boeri. Vedremo quanta della presunta e sbandierata coerenza di Rete verrà messa nel carniere del nuovo governo (sempre che riusciate a farne parte); perché il movimento Rete porterà o farà portare in Consiglio GG il “Nuovo PRG”, lo farà vero?
Augusto Michelotti