Politica

Consiglio Grande Generale, seduta di giovedì 12 settembre

Giochi del Titano

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE  11-12-16-17-18 SETTEMBRE

– SEDUTA DI GIOVEDI’ 12 SETTEMBRE – 

La seduta del Consiglio grande e generale  odierna si apre con la discussione delle interpellanze e delle interrogazioni che hanno chiuso il comma 1 sulle Comunicazioni. Successivamente l’Aula affronta il comma 2 “Conferimento onorificenza a Sua Maestà l’Imperatore del Giappone Naruhito”. Il punto è approvato con 24 voti favorevoli e un astenuto. Poi l’apertura del comma 3 con la discussione sul progetto di legge “Norme tecniche in materia elettorale”, su cui viene chiesta e ottenuta la procedura d’urgenza.

            All’articolo 1 l’emendamento modificativo del governo viene approvato con 39 voti favorevoli e un astenuto. All’articolo 2 viene accolto all’unanimità, 42 voti su 42, l’emendamento presentato dal governo. Mentre viene respinto, con 36 voti contrari e sette favorevoli, quello del Movimento democratico San Marino Insieme per riportare lo sbarramento dal 5% al 3,5%. Roberto Ciavatta di Rete ritiene “inaccettabile che una forza del 4,5% non sia rappresentata” e annuncia il sostegno alla modifica presentata dal consigliere Federico Pedini Amati. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanna Cecchetti del Gruppo misto.

            Tuttavia, per Gian Carlo Venturini del Partito democratico cristiano sammarinese “mettere in discussione quanto fatto un mese e mezzo fa è improprio”; anche il vicino di scranno Teodoro Lonfernini è in disaccordo con il consigliere Pedini Amati, “la frammentazione dei gruppi politici non ha portato benefici”, sottolinea, e Roberto Joseph Carlini di Sinistra socialista democratica esprime “l’auspicio a non modificare accordi presi in precedenza”. Per Iro Belluzzi del Partito dei socialisti e dei democratici lo sbarramento al 5% è “esorbitante, un bavaglio a tante forze politiche che potrebbero fare sentire la loro voce. Ma la politica ha delle regole ed è stato raggiunto un accordo”, da qui il voto contrario all’emendamento. “La legge elettorale è frutto di ampia mediazione e ognuno ha rinunciato a qualcosa”, rimarca Matteo Ciacci di Civico 10. Contrario, infine, anche il Partito socialista: come sottolinea Alessandro Mancini, per “essere coerenti a quanto deciso al tavolo istituzionale”.

            All’articolo 4 l’emendamento presentato dal governo passa con 27 voti favorevoli e cinque contrari. Infine vengono approvati, con 34 voti favorevoli e uno contrario l’emendamento abrogativo dell’articolo 5, e all’unanimità la modifica dell’allegato A per allegare la predichiarazioni sulle forze politiche con cui si dovranno aprire le consultazioni al programma di governo.

            Il progetto di legge viene approvato all’unanimità con 42 voti favorevoli e la seduta viene sospesa per riunire l’Ufficio di Presidenza. Viene così deciso di sospendere la seduta che verrà ripresa lunedì 16 settembre alle 13.30.

Di seguito un riassunto degli interventi.

COMMA 2

Conferimento onorificenza a Sua Maestà l’Imperatore del Giappone Naruhito

Nicola Renzi, segretario di Stato per gli Affari esteri: il Magistero di Sant’Agata come previsto dalle norme ha preso atto della proposta di conferire un’onorificenza molto importante come il collare di San Marino. Proposta giunta dal nostro ambasciatore accreditato in Giappone, a cui io ho aderito avendo l’avallo del Magistero di Sant’Agata. Tre aspetti da rilevare. Con questa onorificenza riconosciamo l’amicizia nei confronti del Giappone, consegniamo un riconoscimento ad un imperatore che ha conosciuto la Repubblica di San Marino mentre studiava in Europa ed inoltre facciamo capire l’alto valore simbolico e fattuale di un riconoscimento di questo tipo in un paese come il Giappone.

La proposta è approvata (Favorevoli 24 Astenuti 1 Contrari 0) e dunque l’onorificenza viene conferita

COMMA 3

Progetto di legge qualificata “Norme tecniche in materia elettorale”

Sul progetto di legge è stata approvata la procedura d’urgenza

Il Segretario di Stato agli Affari Interni Guerrino Zanotti legge la Relazione alla legge

Il presente progetto di legge qualificata è diretto ad apportare modifiche operative e procedurali alle norme in materia elettorale, che hanno lo scopo principale di garantire una applicazione tecnica delle disposizioni normative di cui alla Legge Qualificata 5 agosto 2019 n. 2 e una gestione efficace degli adempimenti demandati agli Uffici pubblici preposti. Le modifiche, infatti, sono state sollecitate dai Dirigenti competenti anche allo scopo di evitare eventuali contenziosi o quanto meno interpretazioni applicative divergenti nel corso della sua prima attuazione. Nel contempo si intende procedere a individuare una tempistica più certa per ottimizzare i passaggi previsti, senza comunque modificare i tempi stabiliti dalla norma per le fasi successive al primo turno della consultazione elettorale. Sono state inoltre inserite due integrazioni, non strettamente riferite alle disposizioni contenute nella Legge Qualificata n. 2/2019, ma connesse ad aspetti tecnici legati alla campagna elettorale e all’accertamento del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero. Con riferimento all’articolo 1 che modifica l’articolo 14 comma 8bis della Legge 31 gennaio 1996 n.6, cosi come introdotto dall’articolo 1 della Legge Qualificata n.2/20 19, si introduce l’Allegato A, ovvero un modulo per la presentazione della volontà delle liste o coalizioni di liste di indicare se intendono o meno affrontare la fase di negoziazione per la formazione della maggioranza . Tale presentazione di volontà è stata definita dalla norma quale requisito indispensabile per essere ammessi alla consultazione elettorale, al pari del programma elettorale. Con l’articolo 1 si chiarisce cosa avviene in assenza del requisito, ovvero l’esclusione dalla consultazione elettorale. All’articolo 2 viene precisata la tempistica delle fasi successive al primo turno delle votazioni per l’apertura del percorso legato alla fase di negoziazione. L’articolo 3 applica la riviviscenza dell’articolo 36 della Legge n.6/1996 nella sua formulazione originaria, erroneamente abrogato, modificando il comma 2, cosi come previsto dall’articolo 4 della Legge Qualificata n.2/20 19. Con l’articolo 4 si introducono disposizioni in merito all’utilizzo dei dati personali contenuti in Registri o elenchi detenuti da un soggetto pubblico. In particolare viene previsto che non sia necessario il consenso degli interessati e che le liste elettorali detenute presso l’Ufficio di Stato Civile, Servizi Demografici ed Elettorali, possano essere rilasciate in copia per finalità di propaganda elettorale e connessa comunicazione politica. Ai sensi dell’articolo 37, comma 4 della Legge 21 dicembre 2018 n. 171, si è proceduto a richiedere il parere preventivo alla Autorità Garante per la protezione dei dati personali, in merito al contenuto di tale articolo. Tenuto conto della richiesta da parte della Consulta dei Sammarinesi all’Estero, in linea con la recente riforma delle disposizioni in materia di cittadinanza, con l’articolo 5 viene prevista la facoltà di presentare domanda di accertamento dì cittadinanza per discendenza anche avanti all’Autorità diplomatica o consolare della Repubblica. Per il contenuto e le finalità che il progetto di legge qualificata in oggetto si prefigge, si confida in un suo favorevole accoglimento da parte del Consiglio Grande e Generale.

Gli accordi presi all’interno di quest’Aula prevedevano la possibilità di intervenire per interventi di carattere tecnico, nella sessione di settembre, sul testo di legge approvato ad agosto. Alla fine di questo dibattito depositerò gli emendamenti da apportare al testo di legge. In particolare si è deciso di rendere più snelli gli interventi da effettuare sul progetto di legge depositato. Rispetto alla volontà della Segreteria Interni di inserire la possibilità per i sammarinesi residenti all’estero di presentare la domanda di accertamento della cittadinanza per discendenza attraverso le sedi consolari e le autorità diplomatiche, annuncio che questo articolo (5) verrà depennato dal testo di legge con un emendamento abrogativo

Teodoro Lonfernini, consigliere Pdcs: è un passaggio importantissimo per il nostro Paese. Come potrebbe non esserlo quando si parla di una modifica parziale della legge elettorale. Siamo di fronte quindi alla legge per eccellenza o perlomeno a quei dibattiti per eccellenza che all’interno di un’Aula parlamentare si devono sviluppare. La modifica parziale alla legge elettorale è passata attraverso un consenso del 60% tra i nostri concittadini. Approviamo il lavoro ed il testo così emendato. Dobbiamo ancora fare un lungo lavoro. Un lavoro che deve fare parte di quelle azioni di riforma. C’è la necessità di aprire una fase politica che guardi veramente alle riforme e non come è stato decantato, e poi non fatto, in questa legislatura. Perché no partendo dal principio di funzionamento delle sue istituzioni attraverso la legge elettorale? Ci sarà un lavoro lungo da fare in quest’Aula.

Pasquale Valentini, consigliere Pdcs: siamo al completamento di un percorso significativo. Ringrazio il Segretario per aver circoscritto il provvedimento nella maniera in cui è stato fatto. La proposta che oggi esaminiamo e per la quale è stata decisa la procedura d’urgenza ha lo scopo di chiarire e di rendere applicativo il progetto di legge approvato all’unanimità. La fase intermedia tra primo turno e ballottaggio viene oggi ulteriormente precisata eliminando un’introduzione, fatta con emendamento che non era nella legge che abbiamo votato e che non era oggetto di referendum, legata al discorso di “reciprocità”. La tematica elettorale non cambia e quindi a mio avviso il testo che è arrivato ci fornisce un intervento tecnico molto asciutto. Per cui ritengo che sia molto utile questo chiarimento. Proprio per rendere, nel momento in cui sarà necessario, applicabile senza equivoci la norma che abbiamo votato. Il tema di oggi, con l’introduzione di una serie di norme tecniche, toglie dall’equivoco l’applicazione della legge votata all’unanimità. Mi auguro non si deroghi da questo percorso.

Roberto Joseph Carlini, consigliere Ssd: gli emendamenti presentati vanno nella direzione di formulare meglio il concetto. Come ha sottolineato il Segretario agli Interni ci sono altri aspetti di rilevanza tecnica

Oscar Mina, consigliere Pdcs: sulle regole del gioco le forze politiche in quest’Aula si ritrovano e riescono a definire una modalità nei metodi di lavoro. E’ un delle leggi fondamentali che regolamenta l’attività elettorale

Fabrizio Perotto consigliere Rf: torniamo in Aula per apportare modifiche a una legge elettorale fatta in fretta a luglio. La legge che anche io ho votato, per dare seguito al referendum, è una legge non chiara. Non lo scopriamo oggi. Quando si fanno scelte su sistemi elettorali occorrerebbe puntare su un indirizzo piuttosto che l’altro. Maggioritario o proporzionale. Noi non abbiamo scelto né uno né l’altro. Abbiamo lasciato la possibilità di formare le coalizioni che però non possono essere smembrate. Abbiamo scelto un sistema ibrido che come spesso succede rischia di non funzionare. Il potere del cittadino è depotenziato con questa legge. Le maggioranze vengono scelte dalle coalizioni e non dal cittadino. Ma voterò per spirito di disciplina anche le modifiche a questa legge elettorale

Roberto Giorgetti, consigliere Rf: oggi siamo in quest’Aula grazie all’impegno della Segreteria agli Interni per sistemare alcuni aspetti. Io temo che al di là di questi aggiustamenti ci siano anche altre questioni che col tempo creeranno qualche problema. Per esempio i meccanismi che possono scattare nel caso in cui, nella prossima legislatura, si verifichi una crisi di Governo. Pazienza. L’importante, arrivati a questo punto, è quello di varare una legge elettorale che possa funzionare nel migliore modo possibile. Ma con questa legge inevitabilmente viene indebolito il rapporto tra cittadino/elettore ed il Governo del paese perché, di fatto, salvo casistiche che prevedono il non accordo tra forze politiche dopo il primo turno, non c’è più un rapporto diretto ma si va verso una mediazione affidata ai partiti.

Giancarlo Venturini, consigliere Pdcs: non entro nel merito dei contenuti perché ritengo siano precisazioni tecniche. Penso che possano garantire la piena applicazione delle norme approvate un mese fa. Sulla base di questi elementi dichiaro che la nostra forza politica voterà a favore dei correttivi apportati perché sono stati concordati tra tutte le forze politiche e non vanno a inficiare il provvedimento approvato un mese fa. Ma inseriscono precisazioni tecniche che scongiurano l’insorgere di eventuali dubbi nell’interpretazione della norma.

Federico Pedini Amati, consigliere Mdsmi: avalliamo le modifiche tecniche apportate alla legge. Si parla di caduta di Governo da giugno ma ancora non si è verificata. Stiamo andando avanti nei mesi e la profezia di qualcuno che il Governo sarebbe caduto immediatamente dopo la legge elettorale non si è avverata. Io non mi sono mai nascosto e siccome vengono riprese delle modifiche alla legge elettorale noi proporremo il ritorno allo sbarramento al 3,5%. Quando è stato portato al 5% avevamo espressamente dichiarato la nostra contrarietà.

Giuseppe Maria Morganti, consigliere Ssd: siamo passati per volontà dei cittadini ad un sistema in cui la volontà espressa dai cittadini arriva fino a definire la proporzione per cui un gruppo politico deve essere rappresentato in Cgg ma contemporaneamente lascia alle forze politiche che si saranno costituite il potere di decidere con chi allearsi senza averlo detto in maniera preventiva ai propri elettori. Per carità, è stato così per tanti anni, dal 1945 al 2006, quindi è possibile ragionare in questi termini. Ma in questo caso alcuni chiarimenti dovrebbero essere fatti: cosa succederà quando le liste A, B, C non andranno più d’accordo? Ricorso a nuove consultazioni elettorali? Sarà la prassi a dirimere queste difficoltà che potrebbero generarsi. Un altro caso. Se nel momento post elettorale una lista B, che viene chiamata dalla lista A pur non avendo previsto l’autoreciprocità, dovesse accettare l’accordo, gli elettori potrebbero sentirsi gabbati. Noi sosteniamo comunque la linea individuata perché “piuttosto che niente meglio piuttosto”. Lo sbarramento: la lista del consigliere Pedini è stata molto penalizzata alle ultime elezioni e lo capisco. Sicuramente ci sarà qualcuno che non supererà lo sbarramento del 5% non potendo dunque partecipare ai lavori parlamentari. Però c’è anche un altro elemento da tenere in considerazione ossia il fattore aggregante. Le forze politiche che non sono sicure di raggiungere il risultato si aggregheranno con altre formazioni politiche. E’ una norma, quello sullo sbarramento, che incide sulla frammentazione politica.

Pasquale Valentini, consigliere Pdcs: nell’intervento di Morganti sembrava non si parlasse delle norme tecniche sulla legge elettorale ma della legge elettorale vera e propria. Se vogliamo darci fiducia reciproca non possiamo dire oggi una cosa e il giorno dopo dire il contrario.

Teodoro Lonfernini, consigleire Pdcs: l’intervento del consigliere Morganti nasconde dietro un retropensiero che per me è preoccupante. Vuole dire che non abbiamo la maturità di intraprendere dei percorsi che di fatto oggi noi incanaliamo verso un percorso futuro. Per cui collega Morganti la invito a mantenere un senso di coerenza rispetto all’approvazione della legge. Se c’è una dietrologia anche nell’approvare questa legge elettorale che recepisce adempimenti normativi tecnici io credo che avremo in futuro più di un problema. Siccome vogliamo riscrivere le regole del gioco atteniamoci ad un comportamento coerente.

Giuseppe Maria Morganti, consigliere Ssd: avrei voluto rispondere agli interventi di Lonfernini e Valentini ma del resto se si ragiona molto non va bene, se si ragiona poco non va bene. Ritiriamo il progetto di legge iscritto alla lettera successiva.

 Il progetto di legge viene approvato all’unanimità.