Politica

Consiglio Grande Generale: Adele Tonnini di Rete entra in Aula

Giochi del Titano

La seduta Consiliare si apre con l’accordo in Ufficio di Presidenza di anticipare il comma sulle dimissioni del consigliere di Rete Davide Forcellini a cui arrivano gli auguri bipartisan per la nuova avventura professionale all’università di Auckland, in Nuova Zelanda. Le dimissioni, irrevocabili, sono approvate con 48 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti. Giura Adele Tonnini con formula di rito letta dal Segretario agli Interni e mano sul cuore davanti ai Capitani Reggenti.

Dopo il giuramento un comma comunicazioni fiume, con protagonista fin da ieri il referendum e le diverse letture politiche del risultato. Oggi, però, l’attenzione torna anche sulle banche. Cassa di Risparmio tra due giorni nominerà il nuovo cda senza che ci sia stato confronto con l’opposizione – accusano dalla minoranza – per l’individuazione delle migliori professionalità possibili. “Ancora non ci è stato detto – attacca Marco Gatti – né quanti né le caratteristiche di chi dovremo nominare”. Nel settore bancario occorre agire con delicatezza – spiega Roberto Ciavatta, che ricorda gli errori con Asset e avverte: “A distanza di due anni non ci sono più scusanti. Se si sbaglia si certificano incapacità e incompetenza”. In merito alla diffusione di notizie sul bail-in, chiede all’Aula di presentare un esposto alla magistratura mentre Alessandro Bevitori torna a rassicurare, ribadendo che la maggioranza non sosterrà mai il salvataggio interno.

Da più parti viene apprezzata l’unità d’intenti sulla legge e torna da Adesso.sm l’appello al dialogo, al quale Iro Belluzzi risponde chiedendo le dimissioni del Governo, “unico elemento – dice – da cui ripartire”. “Nessuno ha bisogno di rimanere attaccato alle poltrone” – replica Marica Montemaggi, che misura il successo dell’azione dell’Esecutivo sulle cose da fare. Matteo Fiorini, dal canto suo, vede una precisa strategia dietro a chi contrappone alla politica del dialogo lo scontro continuo e la demonizzazione di idee e persone. Punta quindi il dito contro Dc e Rete, “ lo scontro è funzionale – dice – a tenere insieme ciò che fino a due anni fa sembrava impossibile”. L’attenzione dell’aula si sposta poi sull’avvio della prima fase di sperimentazione delle Indicazioni curricolari. “Ogni realtà scolastica – precisa Fabrizio Perotto – avrà un proprio percorso formativo aggiornato”. “Una tappa fondamentale per avere indicazioni curriculari nazionali – dice il Segretario all’istruzione Marco Podeschi – e che arriva grazie ad un lavoro corale partito dalla precedente legislatura. La prima fase inizierà nell’anno scolastico 2019/2020, avrà durata quinquennale e “fornirà competenze di cittadinanza e digitali” – aggiunge Marina Lazzarini. Il pdl è stato approvato in Commissione con 10 voti favorevoli e 2 astenuti e durante il dibattito – ricorda Mariella Mularoni – l’opposizione ha evidenziato alcune criticità, fra cui l’adozione delle indicazioni con decreto. Giusto per Pasquale Valentini interrogarsi su un percorso nazionale ma tenendo conto del dovere, per convenzione, che i nostri programmi e l’organizzazione delle discipline siano rispondenti con l’Italia. “Siamo in un regime di assoluta permeabilità per noi fondamentale -avverte – grazie al quale non sono richiesti esami di ammissione”.

Marco Podeschi in replica rassicura: “Abbiamo il supporto dell’università”. Elemento di garanzia – dice – nel raccordo con il sistema scolastico italiano. Approvata la legge, si apre il dibattito sull’Istituzione dell’insegnamento di Etica, Cultura e Società, in alternativa alla Religione Cattolica, nato da 3 Istanze d’Arengo e sollecitato da un ordine del giorno mentre Podeschi ricorda il lavoro diplomatico che ha portato alla sottoscrizione dell’importante Accordo di San Marino con la Santa Sede. Elemento da non trascurare: la libertà di scelta.

Fonte San Marino RTV