Politica

Consiglio Grande Generale: report completo dell’agenzia SMNA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 15- 23 MAGGIO

– MARTEDI’ 21 MAGGIO- seduta del pomeriggio

 I lavori odierni sono interamente dedicati all’Assestamento di Bilancio, presentato in seconda lettura dal Segretario per le Finanze, Eva Guidi, con l’anticipazione-come da ordine del giorno- del comma 26. Nel corso del dibattito, il Segretario di Stato e i consiglieri di maggioranza illustrano in particolare gli emendamenti introdotti tra prima e seconda lettura: tra questo l’articolo che apre la strada- attraverso la previsione di un apposito decreto delegato “pacchetto crescita”- a misure a sostegno degli investimenti di grande aziende, e l’emendamento che introduce un regime “agevolativo” per le piccole e medie imprese, e ancora la proposta che interviene in favore dell’occupazione di categorie sensibili, quale quella degli ultra 50enni.
Da parte dei consiglieri di opposizione invece, dito puntato contro il “metodo” e la presentazione di emendamenti  che “ stravolgono il Pdl” all’ultimo minuto. Inoltre, più voci stigmatizzano gli emendamenti che, in previsione dell’appuntamento referendario, potrebbero apparire più slogan elettorali che interventi strutturali necessari al Paese.

La seduta, come da accordo tra i capigruppo, si interrompe un’ora prima per consentire ai consiglieri un approfondimento sugli emendamenti. Il dibattito proseguirà in seduta notturna.

Di seguito l’estratto della prima parte degli interventi odierni.

Comma 26.Progetto di legge “Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2019 e modifiche alla Legge 24 dicembre 2018 n.173” (II lettura)
Eva Guidi, Sds Finanze
Si è proceduto all’assestamento per quanto previsto nello specifico dall’articolo 44 della legge di bilancio che impegnava l’esecutivo a predisporre un intervento di riduzione della spesa non inferiore a 2,6 mln di euro. Si disponeva che l’impegno previsto dall’articolo dovesse essere effettuato prima del 31 marzo. Si è proceduto ad un’attenta valutazione di stanziamenti nei vari capitoli, con un lungo lavoro di analisi, e si è trovata la possibilità di avere un contenimento senza la necessità di procedere a interventi diretti sugli stipendi.
Il 27 marzo scorso si è proceduto a dare attuazione all’articolo attraverso una delibera del congresso che aveva disposto il blocco delle disponibilità finanziarie di enti e aziende autonome. Tutte le somme di revisione sono state bloccate, facendo raggiungere risparmi di spesa pari a 3,4 mln di euro. Questi i motivi per cui intervenire preliminarmente alle tempistiche di assestamento. Ci sarà necessità inoltre di un secondo e ultimo assestamento interno a settembre/ottobre per avere una visione completa delle modifiche al bilancio dello Stato 2019. In prima lettura, in particolare, era stato fatto un intervento, aumentando la somma a disposizione per convenzionamenti per il credito agevolato, in quanto c’è una forte richiesta da investitori proveniente da settori produttivi in tal senso. Successivamente sono stati fatti interventi per motivazioni diverse: uno stanziamento di 5 mln per l’acquisto di immobili, c’erano agevolazioni fiscali per il trasporto di persone con disabilità con incentivi per adattare il veicolo, era stato fatto lo spostamento di delega per le disposizioni relative a Poste Spa. Nell’articolo 8 si andava a modificare Lisf. C’era poi un intervento sulla legge relativaall’anagrafica dei debitori, e ancora successivamente c’erano variazioni alla procedura di vendita immobili. Oggi abbiamo aggiunto ulteriori emendamenti che vado a illustrare, per dare un’idea complessiva, sono stati inseriti interventi anche in sede di sviluppo e che riguardano anche Cassa di risparmio, questi sono gli interventi più significativi rispetto alla variazione del bilancio di previsione 2019. Con l’emendamento aggiuntivo Articolo 2 bis si dà disposizione di intervenire con delega entro il 31 luglio 2019, per introdurre un regime agevolativo transitorio per piccole imprese sammarinesi che riguarda interventi di semplificaizone. Con l’Articolo 2 ter si inserisce una delega di benefici a supporto alle imprese. Si è infatti notata la molta propensione all’investimento, in questo periodo poi ci sono state molte assunzioni e si è voluto sostenere questo trend, continuando a dare incentivi con quello che sarà un decreto delegato chiamato “pacchetto crescita” che dovrebbe avere a breve luce. Questo articolo, in particolare, dà la possibilità di intervenire con un pacchetto di disposizioni a supporto delle imprese quando il valore minimo dell’investimento è pari o superiore a un milione di euro e quando c’è l’impegno ad assumere a tempo indeterminato nel corso del periodo dell’investimento almeno 10 unità aggiuntive iscritte alle liste di avviamento al lavoro, previsto quindi soprattutto per sammarinesi o residenti. O, se l’incremento è superiore alle 20 risorse, il numero degli iscritti alle liste di avviamento sia pari al 50% dell’incremento occupazionale. Il Decreto stabilisce una serie di benefici che vanno dal credito di imposta alle agevolazioni fiscali sulle imposte di registro di bollo e di voltura, una misura di super ammortamento su investimenti per beni materiali e strumentali, incentivi contributivi per le assunzioni agli iscritti delle liste di avviamento al lavoro, possibilità di accesso a prestiti a tasso agevolato. Il decreto dovrà disciplinare l’ammontare dei benefici, le modalità di accesso e di calcolo, meccanismi di valutazione delle domande. Ci sarà poi un ulteriore strumento per garantire il reddito a persone ultra 50enni, su cui sono in corso una serie di approfondimenti con le organizzazioni sociali e datoriali, occorrerà armonizzarlo con l’Icee. E’ un reddito di sostentamento e inserimento lavorativo che dovrà soprattutto vedere un sostegno per persone ultra 50 enni che hanno maggiori difficoltà di reinserimento al mondo del lavoro. Ci sono poi altri articoli di tipo più tecnico: l’Articolo 4 bis  che prevede lo slittamento di un mese per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi richiesta dai  dottori commercialisti; l’Articolo 5 bis, “messa in sicurezza della superstrada”, si prevede che tutte le infrazioni commesse che hanno portato a contravvenzioni siano destinate alla messa in sicurezza della superstrada. Poi il 6 ter, dà la possibilità di revisione organica della normativa sulle assicurazioni private. (…) Il 10 bis interviene sul regolamento della contabilità, normativa datata e vi è necessità di semplificazioni. L’articolo 10 ter prevede interventi sul sistema bancario, emissioni di titoli di Stato per 34 mln di euro correlati alla necessità di allineamento del bilancio di esercizio 2018 di Cassa di risparmio con l0esercizio dello Stato.  Avremo modo di confrontarci poi sull’istituto con il comma successivo dedicato esclusivamente al sistema bancario. Riassumo gli interventi più importanti degli emendamenti: accanto al pacchetto norme di semplificazione normativa e burocratica, esistono moltissime misure per la crescita e sviluppo, per venire incontro alle imprese e l’incremento del credito agevolato per ausiliare le nostre imprese. Vi sarà possibilità di confrontarsi durante l’analisi dell’articolato e degli emendamenti.
Matteo Ciacci, C10
Verranno approfonditi successivamente emendamenti e interventi previsti nel Pdl di Assestamento. Nel dibattito generale sottolineiamo i punti cardine e gli interventi che ci hanno portato a trovare sinergie in maggioranza e convergenze nel paese e soluzioni di cui possono beneficiare cittadini e aziende. Questo assestamento ha sempre sostenuto l’esigenza, nel momento della necessità di un  maggior rigore dei conti pubblici, di interfacciarsi alla collettività. Il gruppo tecnico della maggioranza stessa ci ha aiutato a mettere a punto interventi e a stendere i principi espressi nell’assestamento con deleghe in via di definizione. Alcuni interventi che hanno impegnato maggioranza e governo: l’emendamento aggiuntivo “art. 2 bis” con cui il congresso ha la delega di avviare un regime agevolativo per le imprese. Vorremo introdurre un regime a cui ha possibilità di accedere chi ha un certo fatturato e la possibilità di assumere e vorremmo testarlo per tre anni, per dare la possibilità di poter avere un’imposta netta predefinitiva ogni anno e una serie di agevolazioni. La predeterminazione dell’imposta da pagare è un valore aggiunto, una certezza per predefinire in maniera serena e far sapere prima alle aziende quanto devono corrispondere allo Stato. Quindi si ha semplicità e certezza preventiva dell’operatore, al netto di controlli che vanno mantenuti Il “2 ter” è il famoso “pacchetto crescita”, visto l’intervento che si è cercato di mettere in campo per i grandi investimenti. Il Segretario Zafferani si è confrontato direttamente con varie imprese e da quegli incontri sono nate queste proposte. Si dà una delega precisa e si è notato che al netto di una economia che cerca di riprendere un cammino virtuoso abbiamo diversi progetti di investimento importanti sul nostro territorio, da parte per esempio di aziende come Alutitan, Sit, Polo moda, Scm. Vorremo rendere più facile il lavoro dal punto di vista fiscale. C’è un valore minimo di investimento, pari a 1 mln di euro, l’impegno ad assumere a tempo indeterminato almeno 10 sammarinesi e residenti. Se si rientra in questi parametri si può pensare a un regime di credito imposta e ad agevolazioni fiscali per l’imposta bollo.
Quindi l’emendamento per il ricollocamento di ultracinquantenni. Dal momento in cui ci troviamo di fronte all’incidenza di questi casi che aumentano in maniera preoccupante, è doveroso per uno Stato far sì che queste persone siano accompagnate in un percorso che punti al ricollocamento, ma che questo possa essere svolto con un sussidio- non una mancia- volto al sostentamento vero, in cambio di un percorso formativo e di ricollocamento. E in parallelo l’Icee dovrà avere un ruolo in questo. Altre previsioni: microcredito per l’acquisto di libri, incentivi per l’acquisto di strumenti musicali o per abbonamenti al teatro e al cinema, perché lo sviluppo deve radicarsi a partire dalle espressioni culturali. In questo senso interverremo con strumenti congeniati insieme agli Istituti culturali e alle segreterie competenti. Abbiamo intenzione di raccontare i contenuti dell’assestamento nel Paese. E sono convinto che con le forze di opposizione, in particolari con alcune, si potrà convergere su alcune proposte e trovare sinergie per arricchire un testo che è già un buon punto di inizio.
Francesco Mussoni, Pdcs
Il consigliere Ciacci sembra un “Fidel Castro moderno”, ha parlato per mezz’ora di emendamenti che riceviamo solo ora, è una modalità irrituale. Le Eccellenze possono interrompere il dibattito aperto e consentire un approfondimento adeguato ai consiglieri di opposizione? O dobbiamo proseguire comunque? E’ un aspetto da rilevare nel momento in cui si chiede dialogo sui contenuti. E’ una richiesta che faccio a nome del mio gruppo politico.
Se dovessi definire l’intervento del Segretario e quello del capogruppo di C10 mi viene in mente una battuta di un film di Totò: “vota Antonio, vota Antonio”. O la canzone di Mina, “Parole, parole parola..” o “finché la nave va, lasciala andare”. In questi tre slogan è racchiuso l’atteggiamento di governo e maggioranza. Con questi emendamenti sembra che la maggioranza voglia scendere tra la gente- cosa del resto mai fatta per tre anni- e voglia fare interventi in favore di precise categorie..sembra in definitiva un atteggiamento elettorale di una forza politica che va verso le elezioni e va a dichiarare il governo concluso. Perchè se guardassimo al Paese e agli interventi strutturali che gli servono, non faremmo questi interventi a pioggia di cesello e uncinetto.  Sostanzialmente, con la spesa corrente ferma da anni al 94-96%, abbiamo una fotografia di Paese che non ha una crescita tale da consentire stanziamenti economici di avanzo che possano consentire  investimenti per ridurre il debito. Oggi nell’assestamento, al di là delle belle parole, il vero articolo è il 10 ter che con nonchalanche dice che dobbiamo collocare titoli di debito pubblico per 34 mln di euro. Le forze politiche e il governo con questi numeri dovrebbero fare un confronto sugli interventi con parti sociali e opposizioni, ma soprattutto dovrebbero ragionare: chi li compra questi titoli? Si desume che non si interviene nella gestione dello Stato e nel governo della cosa pubblica in modo srtutturale, si rimandano i problemi. Si faranno anche interventi importanti per famiglie e aziende,  ma di fatto si evitano le riforme.  Dopo 3 anni questa maggioranza non ha la capacità di intervenire in modo strutturale. E’ un assestamento privo di confronto reale con il Paese, non c’è stato confronto istituzionale su questi temi e numeri. Se questa è la modalità, il vero problema è che non si sta supportando il paese al cambiamento e ad una fase migliore, si stanno solo spostando i problemi in avanti.
Roger Zavoli, Rf
La sostenibilità è il tema chiave, senza non ci potrà essere lo sviluppo di cui abbiamo bisogno. In questa manovra c’è uno sforzo per mantenere l’equilibrio delle finanze pubbliche, è un atto di responsabilità: nonostante l’eredità ricevuta, vogliamo mantenere il paese in equilibrio e perseguire la strada della crescita economica del Paese. Le nostre intenzioni sono quelle di dare sostegno alle fasce deboli, l’introduzione dell’Icee è finalizzato al raggiungimento del principio di equità. Lo spirito di Adesso.sm è il contenimento della spesa. C’è tanto ancora da fare, esorto il governo ad aumentare l’energia per il rafforzamento del settore bancario e finanziario e a mettere in campo tutti gli strumenti affinchè la banca di Stato torni a un bilancio sostenibile.
Davide Forcellini, Rete
Gli emendamenti ci sono arrivati 1-2 ore fa, rendendo difficile il lavoro consiliare di andare vederli e proporne di nuovi. Sono stati depositati precisamente alle 14.09 della sessione odierna. A livello introduttivo ho diverse perplessità e le esprimo dopo una prima lettura non approfondita, non per colpa nostra. Chiedo già chiarimenti al Segretario di  Stato sull’emendamento 2 ter: di fatto si demanda al congresso di stato, sempre sotto forma di decreto delegato, una serie di benefici per il consolidamento delle imprese. Come poter dire che non va bene? E’ ovvio che le imprese, in un momento critico come quello attuale devono essere salvaguardae, d’altra parte questo modo di fare è superficiale. Non si va a dettagliare quali potranno essere i benefici e quali i settori interessati. L’articolo dovrebbe essere più dettagliato. Dando incentivi a pioggia non si risolve il problema dello sviluppo.
Alessandro Cardelli, Pdcs
Non si arriva all’ultimo con una imboscata, con emendamenti su temi anche importanti su cui ci si dovrebbe confrontare per mesi e di cui invece non si sa niente. Le categorie economiche sono a conoscenza di quello che state portando? La concertazione alla base della democrazia dove è in questo momento? Io faccio fatica a intervenire su emendamenti visti solo mezz’ora fa. Farò un esame veloce, con il presupposto che voi state facendo un’ennesima forzatura. E mi sorprende che Ciacci si auguri che le forze di opposizione convergano sugli argomenti, come si fa a trovare sinergie con queste modalità? E’ impossibile. Voi state portando avanti slogan di tipo elettorale. In 2 anni e mezzo volete dare il contentino a qualcuno per ottenere consenso, ma continuate a dare deleghe, come continuate a fare promesse, ma non risolvete nulla. State semplicemente prendendo in giro i cittadini un’altra volta, promettendo decreti delegati. E’ questo il modo di andare avanti con le difficoltà che vive Paese?
Benissimo aiutare gli ultra50enni senza lavoro, che possono già beneficiare di incentivi, ma qui oggi proponete una delega per introdurre reddito di cittadinanza solo per loro. Perchè a qualcuno sì e ad altri no, senza valutazioni del loro impatto? Qui non abbiamo un intervento economico ma un intervento di tipo clientelare, si vogliono prendere in giro i sammarinesi che tra due settimane dovranno andare a votare il referendum.
Andrea Zafferani, Sds Lavoro, Industria, Commerico e rtigianato
Quando arriva il proprio turno, si interviene per criticare senza aver nemmeno letto gli emendamenti. Tra gli emendanti presentati come Segreteria di Stato all’Industria figura il Pacchetto crescita che contiene una serie di misure volte a incentivare la crescita in territorio. Abbiamo messo parametri di accesso talmente chiari, che tutto può esserci tranne che discrezionalità. Ci sono tantissime imprese sammarinesi che stanno facendo investimenti all’interno della Repubblica di San Marino, per ampliamento produttivo, avvio di nuove attività, acquisto di nuovi macchinari e anche per la formazione dei dipendenti…stanno crescendo e investendo in buona parte con capitale proprio. Abbiamo tenuto conto di 10-11 progetti superiori al milione di euro, alcuni molto superiori- Alutitan per 40 mlm di euro, Sit per 50 mln. di euro- cifre molto rilevanti per il nostro sistema. Il pacchetto prevede misure importanti, oggi abbiamo solo la detassazione degli utili investiti per favorire gli investimenti, è poco, dobbiamo fare di più per riuscire a sfruttare una fase di investimento e di propensione alla crescita delle nostre imprese.
A Cardelli che parla di reddito di cittadinanza: non lo è assolutamente. Tutti i sussidi che si mettono a tutela delle fasce sociali devono essere finalizzati al reinserimento del mondo del lavoro, non si finanza in nessun caso chi non cerca occupazione. E vale per tutti.
Marica Montemaggi, C10
Le affermazioni del consigleire Cardelli hanno fatto sollevare dalla sedia molti di noi. Quante volte ci è stato detto che questa maggioranza non ha mai voluto dare ossigeno e guardare alla crescita di questo Paese? Ci avete più volte criticato e insultato per tasse, patrimoniali..ci avete accusato di voler affossare il paese… e nel moento in cui si portano interventi mirati alla crescita che vanno incontro alle esigenze di piccole imprese e lavoratori e delle categorie deboli allora non va nemmeno bene. Cardelli dice di non aver neanche avuto tempo di leggere gli emendamenti ma non ha esitato a gridare allo scandalo su questi interventi. Mi sembra gli dia fastidio si portino interventi che lui chiama ‘clientelari’. L’intervento che chiama reddito di cittadinanza non è proprio così, e quando dice che ci sono già interventi per sostenere i disoccupati, vorrei sapere che misura conosce per ricollocare ultra55enni disoccupati.
Stefano Canti, Pdcs
Siamo di fronte  una legge di assestamento di bilancio che di assestamento di bilancio non ha nulla. E’ piuttosto una legge finanziaria o una manovra bis. Oggi il nostro bilancio ha bisogno di maggiori entrate e minori spese, ma questo assestamento sta facendo esattamente il contrario. Si vanno a ridurre le entrate e c’è un aumento delle uscite. Mi dite cosa state facendo con questa legge di bilancio? Andate in direzione opposta alle necessità del Paese. Sugli emendamenti: benefici a supporto delle imprese. Di fatto è un ritorno al passato con la reintroduzione del forfettario. Quanto inciderà? Poi il reddito “di cittadinanza” per gli ultra 50 enni: quanti sono, Segretario Zafferani, gli ultra 50enni senza lavoro? Quanto questa norma pensate possa incidere sul bilancio? Quale è la forma di sostentamento che pensate di dare in un decreto delegato? Quanto inciderà sulle uscite di bilancio? Sui grandi investimenti citati da Zafferani, che possono godere degli incentivi che l’Aula si appresterà ad approvare, quali sono Segretario? Mi sembra sia una legge di sviluppo “2”.
Marco Nicolini, Rete
La legge di Assestamento di per sé non dice nulla, a stravolgere il disegno originale stanno giungendo emendamenti di maggioranza e governo a dibattito già iniziato. Reputo mio diritto e dovere non impegnare minuti dando informazioni a vanvera, li discuterò quando avrò avuto il tempo di leggerli. Se è prassi quella di volere un dibattito mutilato ad ogni provvedimento depositando emendamenti all’ultimo, ciò rafforza la mia convinzione che la macchina politica va cambiata radicalmente con 30 professionisti e niente più. Voi state rendendo la cittadinanza sammarinese un inutile foglio con cui soffiarsi il naso. Ogni articolo della legge è uno specchietto per le allodole.
Teodoro Lonfernini, Pdcs
Elevate continuamente un muro con il vostro metodo di lavoro e l’atteggiamento per compartimenti stagni. Come si fa a trovare soddisfazione quando gli emendamenti arrivano 5 minuti dall’apertura del comma in oggetto? Come possiamo risolvere i problemi se non conosciamo il percorso che volete tracciare per il Paese? Devo constatare che una sola cosa è stata eseguita. Avete aumentato la parte che riguarda l’intervento per Banca centrale, dove è aumentata fino a 50 mila euro la soglia di messa in evidenza di chi è debitore di Bcsm, che avevate indicato in 20 mila euro. Per noi era troppo poco per essere identificati come debitori seriale. E’ l’unica osservazione nostra che avete tradotto in emendamento. Il resto è tutta roba vostra che l’opposizione non conosce e non ne capisce l’interpretazione. Mettetevi nei nostri panni. Le ripongo un altro elemento: le chiedo se lei Segretario riesce a rispondere ai cittadini rispetto al fatto  o meno che quello che traducete in assestamento di bilancio corrisponda anche a esigenze immediate. A me sembra piuttosto che per ogni cosa che eseguite ci mettete le vostre bandierine, per partito e politica.
Iro Belluzzi, Psd
Con l’articolo 10 ter che prevede l’emissione di titoli di debito pubblico arriviamo a 45 milioni di disavanzo. Avete valutato chi acquisterà i titoli e quali saranno i tassi di interesse con un paese che ha rating BBB-?  All’articolo 7 bis si dice che si vuole da un lato favorire investimenti, dall’altro snellire la burocrazia. Ma è bene che determinate funzioni rimangano in capo a quegli istituti  stabiliti dalle norme, ad Aif invece andate a dare rapporti che con l’amministrazione non dovrebbe avere. Durante l’esame dell’articolato, cercherò di farmi spiegare articoli non comprensibili. Il 2 ter, il salario di cittadinanza e il pacchetto sviluppo per le aziende temo restino solo proclami elettorali, data la poca ‘ciccia’ che abbiamo nel paniere e il disavanzo attuale di 45 milioni di euro.
Sandra Giardi, Rete
L’assestamento dovrebbe essere un disegno di legge finalizzato ad aggiustare quanto previsto dal bilancio previsione. Mi sarei aspettata una variazione di bilancio più snella, con i dati principali ed eventualmente interventi mirati per raggiungere la tanto proclamata stabilità che resta tuttora una chimera. Avrei evitato un intervento che sa più che altro da “campagna elettorale”. Si prevedono i 34 mln di euro in obbligazione per sostenere Cassa di risparmio, ma oggi non abbiamo ancora un piano industriale serio su cui ragionare. Dispiace constatare che ancora questo governo non ha portato solo una variazione di bilancio, ma altri contenuti.
Marco Podeschi, Sds Cultura e Istruzione
Ci sono considerazioni che i colleghi delle opposizioni fanno sui contenuti degli articoli ma le rinviierei al mittente. Riteniamo ci siano proposte e atte pratiche per rilanciare il Paese in una situazione complessa, penso sia ipocrita negare che il paese non viva una condizione economica formidabile. Nessuno al governo ha nascosto criticità strutturali di fondo e che servono decisioni concrete. Ci sono interventi su Cassa, ahimè è un problema complesso. Mi piacerebbe sapere quali sono le proposte che i colleghi delle opposizioni intendono presentare a questo Pdl. Se devono essere valutate seriamente bisognerebbe poterle vedere per tempo, ma mi pare ancora oggi non sia così, ce ne faremo una ragione. Da chi ha avuto ruoli di governo per anni, certe critiche le rimando al mittente, ricordo quando presentavano proposte last-minute a inizio di discussione dell’articolato. Come ha operato il governo mi pare più che sensato.
Margherita Amici, Rf
Mi ha colpito un intervento in particolare, per il fatto che l’argomentazione principale dell’opposizione è stata che l’assestamento contiene elementi volti alla campagna referendaria che potrebbe trasformarsi in campagna elettorale. E’ uno slogan che non è difficile da smontare, ma tra altri slogan mi ha colpito poi una frase per orginalità: il consiglieri Canti ha detto che servono meno uscite e più entrate al bilancio.
L’articolo 2 ter mette le basi a sostegno dell’imprenditoria, il super ammortamento, sgravi contributi per assumere sammarinesi e residenti e credito agevolato per le imprese. Non si tratta di entrate dirette, ma di misure per sostenere l’imprenditoria che possono determinare condizioni perché fare impresa e investire in una propria attività economica sia più semplice. E’ una misura che va letta insieme a tutte le altre misure a sostegno dell’imprenditoria, come il decreto 69 sulla sburocratizzazione. L’articolo 6 bis a sostengo del nostro sistema finanziario introduce la delega per normare operazioni straordinarie in ambito finanziarie. L’Articolo 7 bis è stato ingiustamente sminuito, riguarda gli accordi di collaborazione Aif e enti partecipati dello Stato che hanno il compito di attrarre investimenti in Repubblica. E’ evidente che ci sono ragioni tecniche alla base di questo articolo.
Massimo Andrea Ugolini, Pdcs
L’Assestamento dopo 4 mesi dal bilancio era una richiesta particolare, in prima lettura il Pdl era asciutto e con gli emendamenti consegnati poc’anzi si inizia a capire meglio quali erano le intenzioni  e motivazioni a questo assestamento. La copertura in maniera sostanziosa allo sbilancio di Cassa di risparmio è l’intervento più cospicuo. All’interno del vostro programma di governo era prevista la diminuzione della decretazione, ma anche in questo Pdl sono presenti più richiami a decreti che articoli in sé. Vanno piuttosto portate riforme in Aula, non questi interventi spot e una tantum, è ora di dare risposte all’economia e al Paese.
Denise Bronzetti, Ps
Rilevo una questione di metodo, è difficile fare osservazioni pertinenti su emendamenti depositati- tanto per cambiare- all’ultimo secondo. Ve ne sono alcuni di portata non indifferente, su cui occorre fare approfondimento. Da parte del mio partito sono presentati emendamenti con difficoltà evidenti, visto che ci troviamo un testo stravolto con emendamenti dell’ultimo secondo.
L’occupazione di ultra 50enni non è mai aumentata in maninera sostanziale, neanche in piccoli numeri. Il problema è che non c’è lavoro, Segretario. Poi c’è un problema che riguarda in particolare le donne, non solo le ultra 50enni. E finora non vi siete mai occupati di sostegno alle imprese esistenti, ma solo per nuovi investitori che non sono arrivati. L’aiuto agli ultra 50enni non servirà a nulla. Poi ci sono articoli dal sapore estremamente elettorale e di consenso. Mi riferisco all’art.6 quater che addirittura prevede in favore di studenti che svolgono volontariato sociale un compenso. Ma se è volontariato, non ho mai sentito parlare di compenso. Ci vuole molto coraggio a scriverlo. Poi ci sono articoli che saluteremmo con favore, in riferimento alla semplificazione normativa. Ma poi si rimanda di continuo a decreti. Non è per noi possibile lavorare così, non possiamo esercitare un ruolo di controllo fino in fondo quando le cose arrivano buttate là, si va avanti solo con la forza dei numeri.
Angelo Della Valle, Ssd
Criticare fortemente senza avere soluzioni è facile per tutti. Ma avete già detto che avete emendamenti e li vedremo come saranno fatti. Logico che in questo momento è facile fare critica. C’è chi si è riferito alla spesa corrente che oggi è al 94%, ma tempo fa era al 98% e nessuno si lamentava.  Chi parla dovrebbe ragionare e dire ‘il paese è anche mio’ e dovrebbe lavorare per il Paese, non buttare fango continuamente sulla Repubblica, non lo accetto. E detto da chi da anni è in Consiglio e ha sostenuto maggioranze, e oggi si presenta come verginello, non è accettabile. Noi abbiamo presentato emendamenti secondo le regole e si è trovato da ridire anche su questo. Credo che alla popolazione queste cose non vadano bene. E la questione degli ultra 50enni non è nata adesso, non è stata mai risolta, e qui si tenta di fare qualcosa. Nonostante la disoccupazione stia scendendo infatti, non si riesce a trovare soluzione per gli ultra50enni. Noi siamo fiduciosi su quello che facciamo. Sappiate bene che “se non si lima oggi, domani sarà anche peggio”.
Oscar Mina, Pdcs
Obiettivo dell’assestamento è la riduzione della spesa e si è annunciato poi un ulteriore assestamento ad ottobre. Più che di modalità irrituali di presentare l’assestamento, è da sottolineare le modalità ormai abitudinarie di presentare emendamenti a inizio comma, senza averli potuti vedere. Visto gli interventi di sostengo per categorie, il tutto mi sembra davvero un provvedimento da campagna elettorale. Sembra poi un’operazione meramente contabile di contenimento della spesa e in termini di sviluppo, secondo me, non produrrà granché. Come pensate poi di trovare convergenze continuando ad andare avanti per decreti delegati? Ci sembra vogliate avvallare in modo unilaterale il vostro assestamento, elevando barricate a suon di maggioranza sull’intero provvedimento.
Giovanna Cecchetti, Gruppo Misto
Gli emendamenti presentati dal governo alla variazione sono stati consegnati a inizio dibattito, è mancato il tempo per approfondirli. Mi riservo di farlo durante l’esame dell’articolato. E’ il metodo cui purtroppo siamo abituati. Una breve considerazione di carattere generale :gli emendamenti presentati dal governo vanno di fatto a stravolgere il progetto normativo con l’inserimento del pacchetto sviluppo. La mia impressione è che sia proprio uno slogan di fine legisltura e che oltre a enunciazioni non si vada. Se si portano decurtazioni delle entrate, mi chiedo allora se gli interventi siano sostenibili e gli impatti sul bilancio. Gli incentivi che verranno introdotti – art- 2 bis, ter e quater- su cui concordo- per le piccole e medie imprese, d’altra parte produrranno sicuramente minori entrate per l’erario. In una situazione in cui non si vedono investitori in territorio, credo queste misure non bastino.

Repubblica di San Marino, 21 Maggio 2019/01

 

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