Politica

Il PSD sulla politica di integrazione europea

San Marino. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici esprime la propria soddisfazione per la mediazione raggiunta e l’approvazione dell’Ordine del Giorno promosso sulla politica estera, in particolare sul rapporto con l’Italia e sull’accordo di associazione con l’Unione Europea.

Un largo consenso, trasversale rispetto a maggioranza e opposizione, è stato espresso verso l’esigenza, espressa nell’Ordine del Giorno e parte fondamentale delle politiche del PSD, di coinvolgere la cittadinanza e parti sociali e datoriali rispetto ad una maggiore integrazione con l’UE ed alla collaborazione con la Repubblica Italiana.

Così facendo si supererà la riservatezza tenuta in questi mesi dal governo, che ha voluto comunicare con i soli consiglieri e attraverso la modalità del comma segreto in Commissione Esteri, andando incontro alla sensibilità espressa dalla raccomandazione del Parlamento Europeo in discussione in queste settimane, che vede come fondamentale la ricerca del consenso pubblico nel processo di integrazione con l’UE.

Nel momento in cui l’immagine di San Marino è fortemente compromessa, soprattutto fuori dai nostri confini, per le vicende bancarie e finanziarie e non appaiono chiare le scelte sul panorama internazionale, il PSD ha voluto con il suddetto OdG mettere al centro dell’attenzione un tema fondamentale per il nostro futuro, in particolare per le giovani generazioni.

Importante l’avere accettato anche il dispositivo dell’OdG che indica chiaramente di ricercare un accordo con Banca d’Italia al fine di accelerare l’assestamento del settore bancario e favorire gli investimenti esteri.

Il PSD rivendica il risultato raggiunto perché sgombra il campo dalle preoccupazioni sorte rispetto alle scelte di politica estera degli ultimi mesi ovvero di una collocazione internazionale della Repubblica di San Marino non in linea con gli sforzi compiuti negli ultimi anni.

Riaffiora di tanto in tanto nel dibattito pubblico come soluzione salvifica quella dell’isolamento e dell’affidamento dello sviluppo economico a privilegi, opacità e sudditanze istituzionali, per il PSD non può essere questa la via.